Semi di fede

24 OTTOBRE

Pastorale della zappa

Mi ha sempre colpito quando ero bambino un vecchio

Durante questo tempo passava per la campagna

Aveva fili di rafia attorno alla cinghia,

un coltello particolare, un seghetto e

un fornellino che portava a mano come la lanterna.

Questo aggeggio nella parte bassa aveva il carbone acceso

e nella parte alta aveva la pece

Mi incuriosiva e spesso lo seguivo

Arrivava vicino a una pianta giovane di due anni

Con il seghetto capitozzava la pianta, faceva uno spacco

prendeva due rametti tagliati a becco di clarino

li infilava nello spacco, metteva la pece e legava con la rafia

Mi diceva: “abbiamo fatto il battesimo alla pianta”

Il battesimo alla pianta? Pensavo che fosse matto

Invece mi insegnava il catechismo

dove mi hanno dato i sacramenti per raccomandazione

poiché avevo una zia suora e al catechismo ero una zappa

Il mio caro amico mi diceva una cosa molto semplice

“Vedi dobbiamo tagliare questo alberello perché è selvatico

ha le spine e fa frutti piccoli e insapori e mettiamo questi due zeppi

Poi questi portano frutti buoni, delle albicocche buonissime”

Dopo alcuni anni, non vedevo più la differenza tra il selvatico

e i zeppi che portano frutti buoni

Siamo selvatici il battesimo ci innesta nella vita di Cristo

e diventiamo con Lui una cosa sola

Questo vecchietto faceva un servizio alla comunità non prendeva soldi

Non riuscivo a capire che per avere Cristo bisogna pagare

Tutto ciò mi è costato tre anni di catechismo e una raccomandazione