Semi di fede
venerdì 22 gennaio
Pastorale della zappa
Signore non dirci: “Non vi conosco”
Abbiamo sbagliato
perchè non ci hanno riconosciuto
Non conosciamo la nostra miseria
E non sappiamo conoscere il nostro peso
Quanti sforzi per trovare un consenso
E poi ?
Cerchiamo la tua Parola
Essa è viva e come lama a doppio taglio
Entra nella separazione delle giunture
E quando viene fuori porta via il male che è in noi
La tua resurrezione è speranza certa
La tua misericordia ci accompagna e ci difende
Se non conoscessimo questo oceano di misericordia
La nostra vita sarebbe una stagione
E’ in questa misericordia assaporiamo la vita senza fine
La chiesa luogo degli uomini liberi
Perchè ha liberato la sua libertà
E si è messa al servizio dell’umanità
Tu Signore liberaci dal maligno
e non dirci “non vi conosco”
mercoledì 20 gennaio
Pastorale della zappa
Leggi Mc 3,1-6
In quel tempo, Gesù entrò di nuovo nella sinagoga. Vi era lì un uomo che aveva una mano paralizzata, e stavano a vedere se lo guariva in giorno di sabato, per accusarlo.
Egli disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati, vieni qui in mezzo!». Poi domandò loro: «È lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o ucciderla?».Ma essi tacevano. E guardandoli tutt’intorno con indignazione, rattristato per la durezza dei loro cuori, disse all’uomo: «Tendi la mano!». Egli la tese e la sua mano fu guarita.
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Immagina la delicatezza con cui Gesù prende per mano questo uomo
La compassione per questo uomo è grande
La domanda è impegnativa per chi è chiuso nel mondo del legalismo
Sicuramente il silenzio si taglia con il coltello
Gesù guarda i presenti
Ha un amore forte per questo uomo che ha bisogno
La collera e la tristezza verso questi che non vogliono capire
La collera per il cuore indurito
La tristezza perché non sono in grado di amare
La sua compassione vince e l’uomo stende la mano
Questi vigliaccamente hanno taciuto
Perchè hanno avuto paura di esporsi
Escono per rabbia
Ora vigliaccamente, nel segreto, decidono di uccidere Gesù
Il potere quando non sa come rispondere
Ammazza nel nome della legge
Non riduciamo a chiuderci nel nostro mondo
Aprendo la bocca che sentenzia
Noi le mani le abbiamo anche il cuore
Facciamo il bene e amiamo con-passione
martedì 19 gennaio
Pastorale della zappa
Guardare
Guardiamo per condannare
Guardiamo per criticare
Guardiamo appuntare
Il nostro sguardo è volto fuori di noi
Per indagare su come vive l’altro
E trovare il tempo per il giudizio
Quasi sempre negativo
Se è positivo nasconde l’acidità dell’invidia
Gesù non guarda tutto ciò e non condanna
Trova sempre una soluzione
L’amore trova sempre una via di vita
Si guarda intorno e ci vede come fratelli
Davanti al bisogno del mangiare
Lui fa capire che la legge falla
La legge non conosce i bisogni dell’uomo
Ha come credo la morte degli atti
Le attenuanti della legge sono dei marchi
Che fanno capire che non sei affidabile
L’amore non ha bisogno di fare la radiografia
L’amore avverte in se la bellezza di imitare
Qualunque cosa hai fatto di piccolo l’hai fatta a Lui
E se passi per i campi nel giorno di sabato
e hai fame la legge vieta di muovere le mani di sabato
Specialmente quando ti vedono
Meglio farlo di nascosto come i ladri
Pensate questo è per le cose materiali
Quando poi il pensiero è subdolo e arriva alla coscienza di molti
a una parola che in se potrebbe essere buona
Diventa strumento di ricatto morale
E questo l’Amore non lo fa
Gira l’indice di 180° verso te
Forse conoscerai il bisogno di misericordia
lunedì 18 gennaio
Pastorale della zappa
Cerchiamo il più delle volte di salvare tutto
Mettendoci le toppe alle realtà intorno a noi
Ma questo il Signore non vuole
La vita con Dio non conosce compromessi
La toppa che usa la carità in maniera compiacente
Inevitabilmente porta alla violenza
Il nuovo ha bisogno di trovarsi nel puro
Certi momenti di conversione sono degli aggiustamenti
Non critico la eventuale buona fede
Ma gli aggiustamenti sono attaccamenti
Questi quando cominciano a rivendicare i loro diritti
Ecco lo squarcio addio conversione
E’ della conversione fare la lotta agli attaccamenti
E la continua battaglia non sono squarci
Bensì atti che rinnovano da dentro l’uomo
Che vuole convertirsi
Il digiuno fatto per amore dello Sposo
Non è la barbosa penitenza dai peccati
Quelli non ci mancano mai di farli
Il digiuno ci permette di vivere l’esperienza
che lo Sposo ha vissuto nel deserto
La riuscita o non riuscita del digiuno
Non dipende da eventuali cadute
Ma tante volte dipende:
E’ che non sappiamo fare sintesi,
tra carità e penitenza, perché il nostro cuore è doppio
Vino nuovo in otri nuovi
La gioia del vino nuovo nasce dalla freschezza del presente
Il vino bevuto in nome di un ricordo del tempo che fu
E’ tavernello invecchiato
Vatti a bere il tavernello invecchiato poi vai dal gastroenterologo
venerdì 15 gennaio
Pastorale della zappa
Trova il tempo per consegnare a Dio ciò che è suo
Quanti atti fatti durante la giornata
Nessuno di questi viene consegnato a Dio
E’ un gesto di povertà e di amore
Come è brutto fare le pulci di ciò che abbiamo fatto
E dire….Io ho fatto; è anche un po’ frustrante
E’ il bravo bambino che rinfaccia al padre
Mentre è bello dire:
“Padre nelle tue mani ti consegno questi gesti e le persone
Che mi hanno dato il permesso di farli”
Ecco la povertà e l’umiltà quotidiana
Questo è ciò che Gesù ama sentirsi dire
Ieri sera una telefonata una persona con problemi spirituali
e le procurano dei forti dolori in tutto il corpo
Le ho chiesto di non scoraggiarsi e offrire quei dolori per la chiesa
Le sono passati, ma poi è subentrata la paura
Ha cominciato ad avere una forte paura
Perchè era legata a tanti anni di odio
Le ho detto:
che la paura era proprio un’occasione per sperimentare la paternità di Dio
Se lei invece di lamentarsi la offriva a Dio
L’abbiamo fatto insieme
Poi un silenzio….. era di meraviglia
Si sentiva avvolta dal Suo paterno amore
giovedì 14 gennaio
Pastorale della zappa
E’ tempo questo di liberare la libertà
Come liberare la propria libertà?
Non è un fare qualcosa di originale
Ma un interrogarsi su certe affermazioni
Specialmente la Scrittura è ricca
Ti mette in discussione
E poiché sei prigioniero del tuo Io
Dai interpretazioni che non convincono o chiudi la Bibbia
Da quelle affermazioni non ti fai interrogare
Ma giri pagina dicendo che sono difficili da capire
Fermati e chiedi allo Spirito santo di aiutarti
Egli ti guiderà alla verità nella sua interezza
E così cominci a dare un nome alle difficoltà
Una volta dato il nome hai aperto la prigione
Ora si tratta di liberare la libertà
Comincia un tira e molla
Che ti può far scadere nel moto perpetuo del pendolo
Oggi infatti non siamo liberi perché omettiamo
E ripetiamo sempre gli stessi gesti
Il peccato di omissione ha invaso tutti i mercati
Le omissioni sono figli della paura e dal non volere responsabilità
In questo modo la volontà si affloscia
E diventa vittima del leone ruggente
“ Che va in cerca chi divorare resistetegli saldi nella fede” S. Pietro 1lettera
Solo la fede ci fa alzare la testa e ci fa uscire dalla prigione
E liberare la libertà della nostra volontà
Chi è coraggioso e responsabile è libero
Perchè è veramente capace di essere servo
Ascolta con quanta potenza Maria dice:
“Eccomi sono la serva del Signore”
Entra nella potenza di queste parole
E capirai le montagne che Maria ha dovuto scalare
E ha detto il “Si” per la nostra salvezza
mercoledì 13 gennaio
Pastorale della zappa
Una vita fatta di schemi e strategie è una vita morta
Perchè non tiene conto dell’imprevisto del presente
E’ dell’imprevisto la parola evangelica “Ora”
Ora puoi amare dopo non sai
Ora puoi fare una carezza
Dopo hai una mano che accarezza l’aria
Beato te che ti accontenti dell’aria fritta
Ora puoi ascoltare chi ti parla
Ma se la strategia dei pensieri si affolla
A chi ti parla ritornano le sue stesse parole
Ora è tempo di gioia anche se intorno non c’è gioia
Camminando in inverno per sentieri solitari
Ora vedevo gli alberi sfogli poi uno sguardo su un fico
Questo era sfoglio ma aveva le mummie dei fichi
Colsi quelle mummie di fichi erano dolci
Impara dalla natura anche se morta in inverno
Troverai sempre qualche dolce
Nel lutto del vivere ora è sempre tempo di gioia
Peccato che ora non ci accorgiamo
Di Lui che fa nuove tutte le cose
lunedì 11 gennaio
Ben ritrovati tutti voi
Il Signore ci da ancora del tempo per amarlo su questa terra
E chiedergli misericordia senza rivendicare il diritto di figli
Ben sapendo che il suo amore è senza limiti
Pastorale della zappa
Un giorno ho chiesto alle pietre di una chiesa diroccata
Era abbandonata
Le mura sembravano brandelli di tessuto stesi al sole
Il Tetto era per un quarto di superficie
Calcinacci misti a rovi coprivano quello che era un pavimento
Allora ho interrogato alle pietre erano tristi ma non morte
Con delicatezza la più coraggiosa mi ha detto
Molti secoli fa tutto era vivo
Molte erano le persone che venivano
Se ci fai caso c’è ancora la mulattiera
E quando la gente passava si fermava
Il verde come è ora, è lo stesso del tempo passato
Il carro si fermava, una preghiera e poi via
La domenica la messa era una festa
Ed ecco una pietra tagliata ad angolo retto
Mi era sembrata saggia e meno triste
Comincia a parlare:
Ascolta!!! E mi interroga
“Hai letto questo versetto del vangelo?”
E dice:
“Se fate tacere la gente parleranno le pietre”
Continua
“Mettiti al centro e ascolta:
I canti delle solennità e del tempo comune
Le lacrime di chi ha invocato il Suo Santo Nome
I giochi dei bambini
Il pianto di chi chiede perdono
Tutte le pareti sono impregnate di questi umori
Per questo siamo vive e parliamo di parole non comuni”
Un po’ confuso mi sono alzato e sono andato via
Voi siete pietre vive per l’edificio spirituale
A maggior ragione non lasciamoci morire dentro
lunedì 4 gennaio
Pastorale della zappa
Signore guardo alle colpe commesse
Invoco o Dio la Tua pietà
E chiedo alla Tua Misericordia di invadere la terra
Sono richieste fiduciose
Perchè la fede in Te stimola la speranza
Ciò che si chiede si possa realizzare in tutti
Il peccato ci sta sempre d’innanzi
Non per denunciare la sola colpa
Ma l’occasione che ci dai per ricevere il Tuo amore
La Luce del Tuo perdono
Ci fa riconoscere il peccato commesso
E Tu Signore ci stimoli la sana compunzione
E fai sperimentare il paradiso
Beata Misericordia acqua che viene attinta alla sorgente
E quanto più ne bevi più hai sete
La colpa scompare e la memoria è salva
Perchè ha saputo riconoscere Chi l’ha guarita
Padre di perdono il mondo non ti conosce come tale
Eppure il perdono è balsamo al cuore
Chi ne ha fatta esperienza del Tuo perdono
Si è trovato immerso nella Tua pace
martedì 29 dicembre
Pastorale della zappa
C’è un dono che Dio ti ha fatto
E tu l’hai scoperto nello Spirito
Forse hai dimenticato
Anche a Simeone Dio ha fatto un dono nello Spirito
Non avrebbe visto la morte se non dopo aver visto Suo Figlio
Una promessa un’ attesa
Dio è fedele a ciò che promette
E il dono che da serve a chi lo riceve
E non solo a lui è proprio del dono essere donato
La pazienza di un’attesa
Dove il cuore aspetta fiducioso la promessa ricevuta
E nell’attesa cammina
Perchè la pazienza non prevede la sosta
Essa lavora nell’intimo
E ingentilisce l’azione
Mentre il cuore va nel suo cammino
Sale monti
Scende valli
Attraversa guadi
Fa sosta nei prati
Ha sempre dentro la promessa
Ha in se la certezza che il suo Signore è fedele
Poi un giorno ecco il dono che il tuo Spirito riconosce
Anche lo Spirito ha portato Simeone al Tempio
Ha visto la Madre e il Bambino
Ha riconosciuto il Bambino e ha detto alla Madre
Poi sazio di aver avuto tra le braccia Dio
Può anche morire in pace
lunedì 28 dicembre
Pastorale della zappa
Nell’innocenza del tuo cuore trovi la bellezza di Dio
Signore rendi puro il nostro cuore
E’ lì che ti incontriamo e ci beiamo della Tua presenza
Troppi ammassi di impurità abbiamo accumulato
E non ci siamo accorti che ci siamo appesantiti
Non c’è nessuna tecnica per arrivare all’originale bellezza
In virtù del battessimo siamo purificati
Ecco perché la chiesa ha voluto il battesimo dei bambini
Coltivare la vita nel ripristino della sua originale bellezza
Rimane quell’innocenza che oggi nessuno coltiva
E quando si diventa adulti si gioca con i sentimenti
Quella parte sensibile di noi che se non si sa gestire
Ci travolge in una discontinuità nel rapporto con il Padre
Quanta confusione nella nostra mente e di conseguenza nel nostro cuore ?
Rendi puro Signore il nostro cuore
Tu hai detto:” E’ il cuore che va purificato e non l’esterno”
La preghiera con il cuore puro lascia all’anima la gioia
Infatti questa salta nelle mani di Dio e Lui ci gioca
Nella Tua innocenza Bambino di Betlemme
Cerchiamo la nostra innocenza perduta
Con tutta la fede di esserti fratelli e ti apparteniamo
Purifica il nostro cuore
Donaci l’intelletto che sappia vedere gli obbiettivi sensibili
Che ogni giorno minano il nostro cuore
Tu sorgente pura dissetaci e facci avere ancora sete di Te
giovedì 24 dicembre
Pastorale della zappa
Che Tu sia Benedetto Signore oggi e sempre
Non perché ci dai qualcosa
O sei maledetto perché ci togli
Tu sei sempre Benedetto e Benedetto il tuo nome
E’ la Tua presenza tra gli uomini che celebriamo
Una presenza che si è incarnata e ci ha visitato
Ci visita ogni giorno
Forse un tempo lontano duemila anni fa
Forse un’ora che non conosceremo mai
Ma quel giorno sia benedetto
Quel giorno ci hai visitato tutti, uomini e bestie
Hai scelto un luogo comune
Perché tutti potessero accedere
Che Tu sia sempre benedetto
Tu dall’alto dei cieli sceso per noi
La nostra solitudine l’hai spezzata
perché ti troviamo sempre
Sole di giustizia la tua luce dissolve le tenebre
Nella notte più buia dove l’occhio si confonde
Irrompi nelle tenebre della menzogna e dell’ingiustizia
Porti luce sui nostri volti stanchi
Che Tu sia benedetto
Tu che illumini il sentiero della vita
Fa che alla Tua luce vediamo la Luce
La Luce che nasce muore e risorge nel miracolo Eucaristico
Che Tu sia benedetto per la presenza quotidiana
Tu ci sei sempre e questo deve rimanere fisso in noi
Facci innamorare di Te e ascoltare la Tua viva voce
Senza ascoltare rumori confusi o silenzi strategici
Che Tu sia sempre Benedetto
mercoledì 23 dicembre
Pastorale della zappa
Dio è fedele alle Sue promesse
Ma batte delle vie che non sono le nostre
Una logica di aspettative che attendiamo
Vengono disattese da una modalità
Che Dio ha;
Un Messia e già la parola è maestosa
Un piccolo bambino che ha bisogno
E’ il Re dei re dovrebbe nascere in una reggia
Invece nasce in una stalla
Un nato che dovrebbe avere suoi pari a fargli visita
Un nato dove tutti vanno a vedere
C’è la meraviglia degli angeli
Che vedono il loro Dio nella carne dell’uomo
Un nato che dona speranza nella vita eterna
Un nato che segna la fine del tempo al male
Un re nato per la gloria di pochi
Un Re nato per la gloria di tutti
Un arca che ha in se manna e bastone di Mosè
Un Arca che ha in se il Pane della vita e la Croce
Il ricordo del Bimbo che nasce
Al di la della dimensione del tempo
Una via troppo battuta dall’uomo
Se lo contempli nella Verità della sua incarnazione
E’ un atto d’amore di Dio per te
Dio è fedele alle promesse
E ti invita a percorrere la sua Via
Quella via che nessuno batterà al posto tuo
Perchè è la tua via con Lui
Lunedi 21 dicembre
Pastorale della zappa
Nei pochi versetti del vangelo di oggi
C’è una piccola donna che ama ed è Missionaria
Se solo potessimo imitarla nelle piccole cose
Il mondo sarebbe diverso
Dio non sarebbe messo ai margini
E noi saremmo credibili
La nostra conquista è prendere la gente e metterla nei recinti
Il nostro è più un atteggiamento strategico
Dove l’anima che ti segue l’hai resa schiava
La cosa più sconvolgente la tieni al tuo servizio
Mentre prima siamo chiamati ad amare i fratelli
In questo amore il fratello scopre l’Amore
Nel fare così tu non sarai conosciuto
Anzi ti può succedere di essere abbandonato
Ringrazia Dio hai fatto un buon lavoro
E se ti calunnia sei come Lui
Infatti
Nella piazza di Gerusalemme tanti gridavano
“Osanna al Figlio di Davide”
Dopo neanche pochi giorni gli stessi urlavano
“Crucifige”
Tu vuoi appartenere a Lui
O conquistare tanta gente ?
Sappi che la conquista del fratello non serve a niente
Mentre conquistare la sua anima a Dio
E’ il più grande servizio che fai come vero servo
Perchè ogni anima costa il sacrifico della croce
venerdì 18 dicembre
Pastorale della zappa
Nell’andare porta solo te stesso
Se appesantisci la tu mente di pensieri
Parli di ciò che hai elaborato
Lo Spirito che è in te parlerà per te
Ricordati di purificare le tue intenzioni
perché tutto ciò che sa di proselitismo
di difesa di distruzione di potere
questo è un abominio per il Signore
Lui tramite te vuole portare la guarigione
vuole scacciare il male
Vuole che tu porti la sua pace
C’è un bene ancora più grande
che é andato smarrito
è l’unità dei credenti
Quando si porta Lui il primo frutto è l’unità
prima di andare via ha chiesto al Padre l’unità
In questo tempo il pensiero personale
se pur bello e perfetto e anche logico
non fa che alimentare divisione
Non è importante “l’amore per la verità”
questa è espressione di satana
quindi falsa e pericolosa
Ma portiamo “la Verità dell’amore”
Davanti a Lui ogni ginocchio si pieghi
e Ogni lingua canti la Sua grandezzaP
giovedì 17 dicembre
Pastorale della zappa
La preghiera è vivere la relazione con Dio
Gesù vive nel Padre e ha necessità di incontrarlo
Deve prendere una decisione e la prende con il Padre
E’ quello stare in dialogo che non consuma
Ma che ti porta a vivere nella pienezza ciò che tu vuoi
Le nostre preghiere sono fatte di richieste o a tempo
Quando abbiamo qualcosa di importante da fare
Prima passiamo tutta la notte a immaginare strategie
E ci facciamo male non dormiamo e siamo pieni di ansie
E al mattino esausti gli concediamo un “Fai Tu Signore”
Oppure atti devozionali che confinano nella magia
Gesù sceglie un luogo alto ci vuole dire:” va su in alto,
estraniati dal mondo e vivi la pienezza dell’amore”
Prende un tempo straordinario quello della notte
Si sa che è nella notte si parla di cose intime e profonde
Tante volte siamo curiosi di sapere cosa si sono detti
Mentre Lui vuole che siamo noi a prendere l’iniziativa
Perchè vuole darci se stesso
Poi scende dal monte e vive il suo quotidiano
Chiamando a se gli uomini
Appena inizia il tuo quotidiano Lui sta con te
E’ alla fine del giorno al calar del sole
Sei tu che cerchi Lui per riposarti in Lui
Non dico di ringraziarlo o lodarlo
Quello che penso è uno stare insieme a Lui
mercoledì 16 dicembre
Pastorale della zappa
Quante volte ha gettato in alto la monetina
Pensando che la tua vita aveva solo due possibilità ?
Ti sei arrabbiato con Dio perché ha fermato la moneta
Poi hai capito che avevi diverse possibilità
e tra queste una solo era quella buona
Dio non ti accusa che sei mediocre
Per Lui tu sei prezioso
Ti sei sfidato a essere perfetto
E l’amara delusione ti ha fatto mettere da parte
Ora come un bambino rimani nell’angolo della paura
Lui vuole che tu non ti prenda sul serio
E se vai fuori strada non fare un dramma
Lui ti conduce e riconduce sulla strada vera
Molto più in avanti da dove eri uscito
In questa pazienza e discrezione si perde nella tua libertà
Hai mai visto quei papà che tengono tra le loro braccia i piccoli
che si dibattono capricciosi perché vogliono fare ciò che il papà
non può permettere ?
Dio si prende i calci e i pugni che noi gli diamo, e ci tiene stretti
Affinchè noi non ci perdiamo
Un Padre così tenero e forte va tutto il nostro amore
martedì 15 dicembre
Pastorale della zappa
Per essere in comunione con Lui vuol dire
che siamo in comunione tra noi
La comunione come l’unità è stabilita dall’amore
Basta tante volte una piccola ombra
e la vita diventa un inferno
monadi impazzite che non trovano un po’ di pace
La Luce vera quella che illumina ogni uomo
fa vedere la bellezza dell’altro nella sua diversità
Ma se il mio occhio è appannato a causa della durezza del cuore
Allora le tenebre regnano e non ci permettono di incontrarci
Spesso facciamo i conti con il nostro occhio prigioniero
E’ infatti prigioniero dei giudizi e pregiudizi
Le apparenze e le competizioni causano picchi di tristezza e invidia
Il peccato diventa domestico e ci serve piatti avvelenati
Giovanni ci consiglia di autodenunciarci per i peccati commessi
E farci purificare nel Sangue di Cristo non serve rimanere nel buio
Lui fin da bambino è entrato nell’Egitto della nostra esistenza
Dove ci siamo isolati a causa del buio
Per portarci alla luce e andare verso il tempo eterno
Dove le lacrime verranno asciugate
Il sole non tramonta e la sua luce non ci darà fastidio
Perchè saremo più splendenti del sole
lunedì 14 dicembre
Benedizione
Fare di ogni giorno una benedizione del Signore
E’ una bella giornata di sole
Tu mio Dio sei la luce e il calore
E’ una giornata piena di nuvole
Tu mio Dio sei la luce e il calore
Appena sveglio la fatica del giorno che si apre
Ti benedico Signore tu sei con me
Appena sveglio la bellezza del giorno che si apre
Ti benedico Signore tu sei con me
Incontri il marito la moglie i figli Ti benedico Signore
Loro sono la relazione visibile che ho con te
Sono da solo e non ho nessuno
Ti benedico Signore di questo silenzio
Parlami in modo che ti possa servire
La Tua presenza riempie la mia esistenza
Durante il giorno momenti di dolore
Ti benedico Signore di questa visita
Un attacco alla mia presunta perfezione
Ti benedico perché mi umili Signore
Una gioia inaspettata ti benedico Signore di questa consolazione
Questo fiume di grazia che parte da Te
Mi arriva inondandomi di luce
Ci sono volte il pensiero si affaccia come tiranno
Amplifica il mio dolore e mi da sconforto
Donami la lucidità che è benedizione
Tu sei mio padre e io so che tu vuoi il mio bene
venerdì 11 dicembre
Pastorale della zappa
“ Ma tu vuoi la sincerità del cuore” Sl 50
I sensi nascondono la verità
E non ci fanno vedere bene
Allora a secondo del pensiero
Che ci trascina nel ragionamento
dello stato d’animo agiamo
E la relazione con Lui subisce un arresto
Mentre le relazione con i fratelli
subiscono delle variabili
Si dice tutto e il contrario di tutto
Ci auto-manipoliamo e manipoliamo
“Crea in me un cuore puro Sl 50
rinnova in me uno spirito saldo”
Il nostro spirito deve essere saldo
Perchè si abbandona a Lui
Sorgente di acqua che disseta
Proprio a questa Sorgente prendiamo acqua vera
Che lui stesso ci vuole dare
Fiumi d’acqua viva sgorgano da Cristo
Purificaci Signore i nostri sensi
Affinchè il nostro sguardo sia limpido
Affinchè il nostro udire sia senza riserve
Affinchè il nostro tatto sia per dare e per chiedere
Affinchè il nostro gusto non sia unto o velenoso
Affinche il nostro odorare sia il profumo di Te
Tutto ciò vissuto rende il cuore puro
Solo allora saremo veri nelle relazioni
E la semplicità ci caratterizza
giovedì 10 dicembre
Pastorale della zappa
Un’ affermazione che mi frulla in testa:
“Voi non conoscete il valore di un’anima”
Lasciamo perdere da chi viene quest’affermazione
Guardando le rose fiorite in questo tempo
Ho avvertito il potere della loro bellezza
Eppure sono come l’erba del campo
Al mattino fioriscono e alla sera disseccano
E pensare che Dio per salvarci in quanto persi
Si è fatto uomo per amore
E vuole relazionarsi con noi con il Suo amore
Anche se la nostra vita è come l’erba del campo
Al mattino fiorisce e alla sera dissecca
Perchè questo Dio si scomoda per amore
C’è qualcosa in noi che non conosciamo
Si chiama anima è tutt’uno con il corpo
Ma noi vediamo solo la parte tangibile
E la curiamo così tanto attraverso il pensiero
Che lasciamo da parte il soffio vitale di Dio
Solo ciò che la mente riesce a ragionare è vero
A parte che può essere reale ma non vero
Perchè è l’intelletto che ci fa comprendere:
… I cristiani dimorano sulla terra, ma la loro cittadinanza è nei cieli Cfr Lettera a Diogneto
Avere nel cuore il paradiso
come luogo dove siamo diretti
Ci porta a guardare il mondo in maniera diversa
Non avremo sempre gli occhi puntati per terra
o puntati verso l’orizzonte verso il fratello
Dove poi il fratello diventa il nemico
Sempre questa bellissima lettera dice:
“come l’anima nel corpo così è il cristiano per il mondo”
Il cristiano è la briciola
che indica una relazione con l’Invisibile
Perchè porta dentro al proprio scrigno
Un diamante che si chiama anima
mercoledì 9 dicembre
Pastorale della zappa
Come sarebbe bello trovarsi sempre pronto
Non essere sorpreso nella pigrizia del niente
C’è in te la forza di una vita che non tace mai
Ogni giorno bussa alla porta e ti spinge ad andare
Non chiederti… dove ?
Perchè l’amore ha le sue vie
Tu le scopri nella vigilanza del momento
Per la tua fragilità molti sono i momenti amari
Momenti di rimpianto e dei sospiri
Se vai a vedere anche quelli sono buoni
Basta che li presenti come tuoi
Ti prego presentali con la tua nudità
Sei stato tu a fare le mancanze e non giustificarti
All’Amore piace questa verità
E in questa verità avrai la risposta di misericordia
“molto ti è perdonato perché molto hai amato”
Se chiudi gli occhi queste parole di misericordia
Sono una carezza al tuo cuore
Lui non vede mentre pecchi
E’ proprio il buio del peccato a escluderlo
Quando esci dalla torbiera paludosa fitta di nebbia grigia
Vede solo la ferita del tuo cuore
Ti stringe al suo cuore puro
Approfitta !!!
Lascia perdere tutto riprendi il cammino
lunedì 7 dicembre
Pastorale della zappa
E’ vero sotto la coltre di tanta confusione
I fili della comunicazione alterati dai toni
Le parole dette che si ripetono nella forma
Posizioni diverse che coincidono per opportunità
Il falso è amico di turno
E al tempo opportuno svela il suo tradimento
Niente di originale trita e ritrita sempre le stesse cose
Si vuole costruire un mondo nuovo
Sempre con le stesse intenzioni equivoche
Dove si dice tutto e il contrario di tutto
Si perde tempo sull’ora della tua nascita Signore
Mentre all’uomo semplice interessa che sei nato
Parole pretestuose per confondere
Prese di posizioni confuse nella nebbia della falsità
Davanti a questo disastro ecologico della parola
Sei rimasto tu solo caro vangelo
Tu originale nella forma semplice
Tu vero e senza compromessi
Tu segno di contraddizione per confondere i sapienti
Tu con la tua bellezza attiri ancora
Chi nella semplicità del tuo messaggio
Trova la Speranza di andare avanti
Perchè porti in Te acqua viva
E non sei omologato negli acquedotti della ipocrisia di oggi
venerdì 4 dicembre
pastorale della zappa
Tutto ciò ti sorprende
Perché la tua ragione non ti da ragione
Di quello che ti parlo non è sentimento
E’ lo stato di vita di chi ha conosciuto l’amore
Questo è un amore sorgivo
Nasce nelle profondità del tuo essere
E’ sgorgato nel profondo di te
Non ha pretendenti che gli siano uguali
Ci provano in molti ma sono monete false
Quando tu esci Lui ti aspetta
Quando tu ritorni Lui ti accoglie senza giudizio
Quando tu vaghi nell’abisso Lui ti cerca in modo discreto
Quasi che pensi che ti abbia lasciato
L’amore è così
Perchè l’amore sorgivo è di un cuore profondo
Di cui tu non conosci se non solo la superficie
Lui sazia la tua sete ma se ti fermi in questa sazietà
Non può darti di più
Perché tu metti il limite al Suo eterno amore
Che buffo che sei ?
Passi tutta la tua vita a essere perfetto
E sei schiacciato dai tuo limiti
Poi davanti all’amore eterno hai paura
E’ vero che non sei all’altezza perché sei un nano
Ricordati che per amare
Gli spazi e il tempo sono deleteri
Rovinano la bellezza e la poesia dell’esistenza
giovedì 3 dicembre
Pastorale della zappa
Non so se ti è mai capitato
Dio risponde con i Suoi tempi
Stai tranquillo e una parola ti arriva
Se cerchi nella tua memoria
Ricordi un fatto e una richiesta che avevi fatta
I tempi in cui l’avevi fatta non erano maturi
Oggi quella risposta ti serve per qualcosa di utile
Tutto ciò da gioia non tanto per la risposta
Quanto per la meraviglia che produce al cuore
Non solo tutto questo è bello
Ti da una svolta alla giornata
E’ perché è vero
Che Dio si ricorda di te
Una frase della scrittura recita così:
Se tua madre ti dovesse abbandonare
Io non ti dimenticherò
Una risposta differita nel tempo
Ti fa capire quanto sei importante agli occhi di Dio
Chi ama non dimentica il pegno d’amore
Dio non dimentica il suo amore per te
Poichè la Sua sapienza è infinità
Risponde nei tempi giusti
Forse la tua richiesta era in anticipo
La risposta te l’ha data nel tempo bello
Dove tu hai veramente bisogno
Mi chiedevo:
“ Quante risposte di Dio ho fatto abortire ?”
E ho fatto di testa mia
Perché non ho saputo aspettare il tempo bello?
Ho pensato anche questo:
Dio non è un barman
Perchè la tua vita non è una richiesta di una tazza di caffè
Lui lo sa perché l’ha pagata con il Suo sangue
E ti vuole dare una vita bella
mercoledì 2 dicembre
Pastorale della zappa
Coscienza del limite e Accoglienza del limite
In questo deserto che è il limite dobbiamo entrare
Abbiamo venduto la perfezione che non esiste
La potenza che è un bluff è la vanteria del gallo cedrone
E abbiamo creato malattie da noi stessi accusando Dio
Anzi abbiamo spinto Dio al margine di tutto e di tutti
Siamo stati dei farlocconi e oggi paghiamo il biglietto
Il nostro Dio è Dio della compagnia
E’ il Dio con noi l’Emanuele
Facciamoci trovare da Lui e con Lui viviamo il deserto
Siamo fragili e non vittime e gioiamo di questo
Siamo gente bisognose e non macchine efficienti
Ci hanno messo delle responsabilità addosso gonfiandoci come zampogne
Per quattro soldi e per un po’ di potere
Mentre il Padre del cielo si fa piccolo per portarci su
Abbiamo usato anche l’umiltà per mantenere il potere
Mentre l’umiltà è la vita dell’uomo comune
Ogni giorno ti fa vivere la libertà della conoscenza
Sei piccolo, hai paura e ti paralizzi e Lui ti dice:
“Prendi la barella e va a casa tua”
E tu non devi spiegare niente puoi solo rispondere:
“l’uomo che mi ha guarito me lo ha detto”
Una testimonianza secca e umile di chi sta portando le sue paure sotto il braccio
Sono contento di fare la pastorale della zappa
Avere a che fare con l’humus mi fa capire
Che io e la terra siamo una cosa sola
Con la differenza che nelle mie narici Dio ha soffiato
martedì 1 dicembre
Pastorale della zappa
Negli spazi ampi dove l’occhio si perde
Spesso stando nell’orto in questo tempo
Guardo il passaggio degli uccelli
Vanno verso est o sud a seconda della destinazione
Nuvole di uccelli che fanno capovolte
O disegni mobili che attirano
In questa visione si è inserito nella memoria un canto
Un canto napoletano popolare:
“La vanità è comm l’auciell ch migr’n
La vanità è come gli uccelli che migrano”
Certo la vanità attira e porta lo sguardo fino all’orizzonte
Come gli uccelli migratori li segui con l’occhio
Quando scompaiono ritorni un po’ frastornato al tuo lavoro
La vanità è uno spazio che si inserisce
E mette in subbuglio la tua esistenza
Tanto che ti cattura e aspetti ancora
Aspetti un tempo non vissuto e non vivibile
Eppure ti incatena nel niente
Quando abbandoni la vanità?
Quando il quadro si ripete e ti accorgi
che quello che vedi è vanità
Monotona nella sua visione
perché il soggetto è lo stesso
Anche la sensazione che l’accompagna è la stessa
lunedì 30 novembre
Pastorale della zappa
Dove Tu sei non è nascosto
Aspetti affinché noi rimaniamo con Te
Ti mostri a noi senza tenere niente per Te
Noi miseri mortali ci nascondiamo da Te
La Tua presenza mette in difficoltà il nostro orgoglio
Tu ti mostri e noi scappiamo dalla Tua presenza
Dall’ora decima stettero con Te
C’è una precisione di ora nell’incontro
Non c’è un’ora di addio
Perchè una volta che si sta con Te
Si vuole rimanere
E se per negligenza noi andiamo via tu ci aspetti
Perchè Signore?
Ci pare di aver trovato di meglio
E come farfalle neanche due secondi ci fermiamo
Passiamo la vita di fiore in fiore e non rimaniamo
“Rimani con noi ,i discepoli dicono, perché si fa sera”
Durante il giorno non avevano visto la Sua presenza
Durante il cammino ne avevano assaporato la presenza
E la sera che è fatta per rimanere e mangiare insieme
Lui scompare
Quando la sera della vita arriva
E vorremo dare sapore a quella presenza
Siamo impreparati
Sappiamo che Lui viene per stare con noi
Rinnoviamo questo incontro
E questo tempo di attesa
ci aiuti a fa tesoro delle esperienze passate
Giovedi 26 novembre
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina Lc 21,20-28
Quando cominciano le catastrofi nella tua vita
Non avere paura non ti agitare
Non rimanere fermo aspettando il peggio
Comincia a togliere dal tuo cuore ciò che è superfluo
Vedrai che la vita ti sta togliendo ciò che non conta
Abbiamo accumulato solo per avarizia
Oggi ci troviamo a disfarci di beni
che non possiamo sostenere
E’ un occasione questo vangelo per aiutarci a fare pulizia
Se andiamo nella parte interna di noi
Troviamo il cuore ingrossato di tante cose
Queste appesantiscono il cammino
E’ come un viandante che sta arrivando alla meta
La stanchezza è tanta e lo zaino è stracolmo
La voglia di arrivare incalza
Allora si ferma e comincia a discernere
Tra ciò che serve e ciò che è superfluo
La meta è il luogo che tiene conto solo l’interno di te
E’ la grotta del Dio infante
Beati coloro che sono spogli di cose superflue
Sta per cominciare l’avvento che ci porta a Natale
Comincia a prepararti il cammino per arrivare alla grotta
mercoledì 25 novembre
Pastorale della zappa
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita Lc21,12-19
Stare dentro la vita con Dio
Ecco la perseveranza
Dove tu mi vuoi Signore io ci sto
Dove tu vai io ti seguo
Non mi difenderò perché sarai Tu a difendermi
Sulle orme della tua croce camminerò
Se il dolore bussa forte sarò fedele alla parola data
Tu mi rassicuri e non ho paura
Perchè nel cammino tu non mi lasci mai
Quando sono stanco e mi fermo
Tu mi aspetti
E’ inutile il giudizio che fiacca
E nei mille pensieri lascio il cammino
Fa che a qualsiasi distanza possa ascoltare la tua voce
E abbracciare la vita che non muore
Che non per meriti o importanza
vivo nell’ordinario
E mi rende testimone visibile del mio amore per te
In questo modo la perseveranza mi fa salvare
l’unico bene che ho tra le mani
La vita
martedì 24 novembre
Pastorale della zappa
Certe volte le gioie semplici ti cambiano il giorno
Sono gioie che non si preannunciano
Non hanno tempi di attese
Non sono costruite nella mente
Nascono in fondo al cuore
E sanno vedere la verità
Danno a questa la sua importanza
L’importanza del cavolo
Sabato sono andato nell’orto
Ho notato che i cavoli ormai sono pronti
Nel loro candore bianco attirano l’attenzione
Una semisfera perfetta
Con la peluria di stami bianchi
Forse cavolfiore viene dalla meraviglia
Nel dire “ che cavolo di fiore?”
E mi è partito un sorriso
Ne ho colti alcuni e ho condiviso la gioia
La gioia semplice ha i quotidiano dalla sua parte
Quel quotidiano fatto di piccole gioie
Che danno sapore allo stesso giorno
Se si fissassero queste gioie nel nostro cuore
Ci lamenteremo un po’ di meno
Avremo più tempo a disposizione nel fare
Prenderemo la vita nel positivo
Prova a mangiare le frittelle del cavolo
Forse non dicono niente a te
che sei elaborato nel pensiero
Ricordati che c’è sempre un piccolo bisogno
Facendosi una risata del cavolo
lunedì 23 novembre
Pastorale della zappa
Oggi Gesù mette in cattedra una vedova
Perchè ha visto qualcosa
Che ci potrebbe interessare
Non è quella di Gesù invadenza
Ma il silenzio di chi fa
Una vedova che da i suoi ultimi spiccioli
Per se non li ha tenuti
Non ha altri soldi da parte
E’ il suono di due monetine
Che risalta davanti al rumore del superfluo
Chi sa perché?
Questa vedova è un eroe da due soldi
I suoi due soldi li ha dati per gli altri poveri
Un dono che costa la vita
Per dare tutto vuol dire
che la sua ricchezza è la sua fede
A lei provvederà Dio
Lei lo sa è molto probabile ne ha fatto esperienza
C’è ancora un altro insegnamento sottile
potrebbe sembrare una forzatura
E’ come se quei pochi spiccioli
Accompagnati ad altri pochi spiccioli
Fanno un soldo prezzo di una giornata di lavoro
Spiccioli che diventano comunione
Una società dove c’è un flusso di comunione
E’ viva
Mentre il contrario è una società morta
venerdì 20 novembre
Pastorale della zappa
Donami un cuore semplice
Sappia accoglierti in semplicità
Che conosca poche parole
E non faccia discorsi noiosi
E’ lo stare seduto e il cuore proteso
Con le braccia allungate
Non possono stringere per possedere
Perchè è troppo il bello che toccano
Che restano aperte e tese
Gli occhi del cuore non vedono
Sono chiusi perchè avvertono
Cosa?
Non sa definire
Il cuore semplice vede con gli occhi chiusi
Ciò che avverte non sa dire
La sua semplicità non ha slogans
I suoi desideri sono vagliati dallo Spirito di verità
Che sfronda i superflui e lascia l’essenziale
Il cuore semplice non ha proponimenti
Sono visti come soprammobili
Questi occupano aria e polvere
Il cuore semplice non ha progetti o strategie
Sono mobili ingombranti
Questi non danno spazio all’incontro
La stanza del cuore semplice
Ci sono pareti trasparenti
Di giorno entra la luce del sole con il suoi colori
Di notte le stelle e la luna con le sue fasi
Quando quest’ultima diventa piena
La stanza si colora d’argento
Nel cuore semplice c’è una fiamma
Che arde non si consuma e fa luce
Questo è luogo di preghiera
Dove il Re di pace sta con te
In quel cuore c’è tutto
giovedì 19 novembre
Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace! Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Lc 19,41-44
La dove è il tuo tesoro
La sta il tuo cuore
Tu sei il tesoro, Signore
Il mio cuore non trova pace
Finchè non riposa in Te
Ogni giorno il mio cuore è assediato
E molti sono i nemici
che vogliono espugnarlo
Il sottile ragionare è una causa
Che mi devia dal discernere
E trovo alla porta del mio cuore
Nemici perfidi che si insinuano
Mi sollecitano e mi deviano
Il sentiero che porta al mio cuore
E’ pieno di lance e di spade
Allora il terrore mi prende
Il desiderio mi spinge
La ragione mi frena
In questo duetto condito di paura
Ti vedo lontano dal mio stesso cuore
E l’anima arde
Ha sete di Te eterna pace
Il desiderio di Te è forte
Occorre una botta di follia
Per poterti abbracciare e stringerti a me
La ragione va in mille frantumi
Il desiderio prende il sopravvento
Corro in mezzo a lance e frecce
Ricordi Signore!
Volevano buttarti giù dal precipizio
E tu passasti in mezzo a loro
E l’anima ricorda
Sta in buona compagnia
Tu folle in croce per amore
Anche il cuore comincia a battere forte
Un salto folle
Cado tra le tue braccia
E li la pace trova casa
Anche se a brandelli nel corpo e nello spirito
Il desiderio trova pienezza
mercoledì 18 novembre
Pastorale della zappa
Sii un libero professionista della tua vita
Spesso è capitato di ascoltare espressioni del tipo:
“ Hai molti doni”
Queste espressioni hanno anche un tu
Possono sembrare incoraggianti
Ma non hanno la concretezza del vangelo di oggi
Allora mi sono rivolto al Signore
e gli ho posto questa domanda:
“ Signore non per essere maleducato….
Tu come hai vissuto il Tuo talento ?”
Mi ha detto:
“ Non hai ancora capito il vangelo?
E mi ha spiegato:
Vedere mio Padre che soffriva perché vi perdevate
Gli dissi di mandarmi sulla terra
Sono venuto sulla terra per amore
e darvi l’amore di mio Padre
Un amore che voi non capivate
e nemmeno ora avete imparato
Questo amore aveva un prezzo di riscatto
Ho detto al Padre mio e vostro di essere io il talento
Ho deciso di investire la mia vita per riscattarvi
L’ho fatto liberamente nella verità e nell’amore”
Signore è vero che non abbiamo capito
Perchè ci fermiamo ancora alla quantità dei talenti
O consideriamo il loro valore intrinseco
Tutto ciò sminuisce la verità sulla conoscenza
perché quello che siamo è dono già di per se stesso
Tu Signore attraverso il dono del Tuo dare
Ci hai dato te stesso
Il talento è un mezzo che ci rimanda a te
E che ci fa capire “chi sono”
Questo è il senso del talento,”mezzo d’amore”
E’ l’amore che tu ci hai dato non quantizzabile
Espone il nostro essere alla libertà e alla creatività
per cui possiamo investire nell’amore e per gli altri
martedì 17 novembre
Pastorale della zappa
Zaccheo un uomo curvo su se stesso
Allontanato da tutti per il suo mestiere
Vuole vedere ma non essere visto
Questo perché voleva possedere tutto
Due occhi dal basso che lo guardano
E la parola amica che lo chiama per nome
E dice:
“Oggi verrò da te”
Immagino l’imbarazzo e la gioia
Di essere visto e accolto
Prova a fare verità nella tua storia:
Le volte che ti sei nascosto e Lui ti ha chiamato
Quando non ascolti che ti parla
E tu parlando a Lui seppure pregando
Non ascolti queste parole:
“..N… voglio stare con te oggi”
Come Zaccheo vuoi possederlo
E dirgli quello che deve fare a te
Lui vuole stare con noi
ha il desiderio di arricchirci di lui
Mentre non comprendiamo
Che Lui per trent’anni ci ha studiati come uomo
Se tu pensi che Dio fatto uomo
Ti sta vicino e ti comprende nella tua umanità
Vuole passare un giorno con te
per non farti sentire solo e abbandonato
Anche tu come Zaccheo sovrabbondi nel dare
Perchè ti senti accolto dall’uomo-Dio
Pensa solo :
E’ Dio che si invita a stare con te
lunedì 16 ottobre
Pastorale della zappa
La fede è una virtù che si esercita nel dialogo
Il più delle volte siamo ciechi
Il nostro è un ragionare intorno alla fede
Ma non entriamo nella comprensione della fede
Ci fermiamo a considerare l’impossibilità
di prendere un albero e trapiantarlo nel mare
Questo paradosso evangelico non lo comprendiamo
E seguono tanti ragionamenti fittizi
Che non ci fanno vedere a come avere fede
Il cieco ha parlato con Gesù
Ha gridato la sua certezza e dolore a Gesù
Era cieco ma la sua vista era acuta per la fede
Ci sono di molti che hanno fede per sentito dire
Il cieco aveva sentito parlare di Gesù molte volte
Poiché viveva in mezzo alla strada
Quel sentito dire era passato a conoscenza
Il suo cuore già si era aperto alla fiducia in Gesù
Si trattava di cogliere l’occasione
Ecco perché grida forte e lo vogliono zittire
Lui sa quello che vuole
e conosce bene nel suo cuore a chi lo chiede
Immagino il desiderio di vedere grazie a Gesù
Quante volte gli era sfumato?
Forse la sua stessa superficialità
Forse ripiegato nel suo dolore che mette tutto in dubbio
Tante sono le variabili che ci limitano nella fede
Ma se centriamo il cuore nella conoscenza di Lui
Dalla nostra bocca usciranno solo parole di fede in Lui
E le richieste che ci vengono da fare nella verità della conoscenza
Vengono esaudite prontamente
Perchè hanno radici nella conoscenza del dialogo con Lui
venerdì 13 novembre
Pastorale della zappa
Hai mai provato a vedere il sapore ?
Una minestra senza sapore è sciapa
La si butta via
Perché non ha gusto
Il gusto è invisibile quando c’è da sapore
Così è il cristiano quando la sua vita umana
Si intreccia con la vita divina
Da sapore a tutto ciò che è intorno a lui
Dio può manifestarsi
Se l’uomo si perde nella Sua divinità
La vita in Dio non ha un progetto
E’ un quotidiano che si srotola nel mondo
La luce basta a se stessa
Ci vede e fa luce
Ma una luce se non viene usata
Chi non la usa e ne ha bisogno rimane al buio
Un vecchio una volta mi disse ?
“Non posso darti un bicchiere di vino perché non ho la candela”
Che c’azzecca il vino con la candela?
La luce della candela gli permetteva di scendere in cantina
Trovò un mozzicone di candela
Accese la candela e scendemmo in cantina
Quelle scale ripide e quel buio
Quella piccola e fioca luce ci permise
di scendere e prendere il vino
Quella luce aveva permesso al mio amico di farmi un regalo
E farmi bere un vino buono che allieta il cuore dell’uomo
Quella piccola luce aveva permesso tutto questo
A quella luce di candela non gli ho detto grazie
Però mi ricordo ancora quello che ha fatto per me
Il cristiano porta la luce divina che ha dentro
Nella sua piccolezza e senza trionfalismi
dona la pace perché ha la Pace dentro
dona l’amore perché è Amore
Nessuno sfiora invano
perché nel suo andare semplice e ordinario
da sapore al vuoto dei cuori intorno
giovedì 12 novembre
Pastorale della zappa
…..perché il bene che fai non sia forzato, ma volontario. Fm 1, 7- 20
Fare il bene nella libertà senza i vincoli
E farlo dal profondo del nostro essere
Oggi fare il bene è farlo come ideologia
Questo atteggiamento è il più offensivo
Non ha il sapore dell’eternità
Perchè viene fatto in nome di una idea
E questa è una forzatura pericolosa
Anche Giuda chiese a Gesù
Di vendere l’olio che la peccatrice sprecava per i suoi piedi
E che poi il ricavato veniva dato ai poveri
Giuda era un ladro
La cosa sacrilega è prendere i beni ricevuti nella gratuità
E stornarli per gli interessi personali
Ricordati il bene che fai lo fai a Gesù
Quindi lo fai alla persona di Gesù
Se il tuo atto è libero e nell’amore
Gesù stesso ti ricompenserà
Un padre della chiesa diceva:
Fai il bene al povero e Dio ti è debitore
Dio è preciso nel pagare il suo debito verso di te
Ma se tu fai questo perché è un atto forzato
E tanti sono i fattori della forzatura
Tipo: la compiacenza, l’ostentazione, per il potere,
o altre forme pericolose all’anima
Sappi che tutto ciò davanti a Dio è una forzatura
Poichè tu non tieni conto della tua libertà
Ricordati è un atto libero di carità:
Ha in se la gioia della gratitudine
Perchè tutti siamo poveri e bisognosi
Ha il sapore del dono
Perchè sai che la tua vita è un dono ricevuto
La gratuità con cui lo fai
Ti fa creditore verso Dio
E Lui è largo di maniche
Ricordati che tutto ciò è evangelico
E non è un valore da mettere in pratica
martedì 10 novembre
Pastorale della zappa
Esci entri
vai torni
Parti arrivi
Cammini ti fermi
Ciò che caratterizza il tuo essere
E’ il servizio
Quel servizio che tutto da e niente chiede
E’ condito dalla fede piccola
Solo questa è capace di ricevere
Per una fede piccola arriva il grande amore
E questo porta in se la sapienza
Ti rendo lode Padre
perché ai piccoli hai rivelato la tua sapienza
Il servo piccolo pieno di fede piccola
a questi quando serve a tavola
gli viene rivelato nel servizio
tutto ciò che il Padrone vuole
E il servo va nella sua piccolezza
Rivela il segreto che ha ricevuto
Il fratello diventa suo padrone
che vuole servire
Quella piccolezza lo rende agile
E nel suo movimento continuo
Il suo cuore batte per chi incontra
Asciuga lacrime
Ascolta nel silenzio
Accarezza con garbo
Sorride per amore
Tutto fa e non si stanca
Ringrazia per quello che fa
Il suo anelito è dare
Per questo sa che ciò che fa
E’ la forza del suo Padrone
Che gli da quando lo serve
lunedì 9 novembre
Pastorale della zappa
Credo in Dio padre onnipotente
Un’affermazione che fa pensare
Sono figlio di un padre che tutto può
Sei mio Dio unico e solo
Aumenta la mia fede in Te
E Tu dici a me:
Non temere figlio abbi fiducia in me
Non voglio rivendicare niente
Sappi che tutto ritornerà a me
Non vedere quelli che comandano come dei
Sono come l’erba del campo al mattino fiorisce
Alla sera dissecca
Questi poteri stolti e oscuri hanno la loro fine
Tu non sbraitare o agitarti
Non smarrirti o disorientarti
Confida in Me
Fa ciò che ho messo nel tuo cuore
Fa nel tuo piccolo ciò che devi fare
In questo grigio prova a vedere qualche colore
Perchè i colori ci sono
Guarda nel tuo orto la terza fioritura di rose
E’ vero sono piccole non come quelle di primavera
Anche le piante hanno la loro fisiologia
E la luce in questo tempo è di meno
Sono belle hanno gli stessi colori
Non mettere le dimensioni alle cose
Guarda piuttosto i colori
Non darti da fare come se dovessi assolvere un dovere
Fa nel tuo piccolo ciò che puoi
Io mando a coloro
che hanno fede in me tutto il necessario
Oggi chi comanda non è capace di provvedere neanche a se stesso
Grazie Signore per la speranza che infondi nel cuore
Dammi quella fede certa che tutto può
Tutto passa Tu solo Signore rimani
venerdì 6 novembre
Pastorale della zappa
Il padrone lodò quell’amministratore disonesto, perché aveva agito con scaltrezza. Lc 16,1-8
Si accorto non vuol dire si malizioso
Ma abbi la prontezza di agire con decisione e discernimento
Sembra che il passo del vangelo di oggi
Voglia dirci fatti furbo a discapito del padrone
C’è un’azione davanti a te da compiere
indipendentemente che tu sia colpevole o innocente
E che tu devi affrontare
Non ti puoi perdere nel calcolo delle possibilità
Guarda la realtà che ti circonda
Impara ciò che hai vissuto stando con gli altri
Con la calma e la lucidità agisci
La nostra spiritualità se non si incarna nella nostra umanità
E’ solo uno spiritualismo incapace di cogliere il momento
Impara ad agire solo quando c’è necessità
Nel caso contrario è perversione
Dice un salmo:
“Con l’uomo buono tu sei buono
Con il perverso tu sei astuto”
Il servo disonesto ha capito il suo errore
Fa i conti con quello che vuole dalla vita
E agisce con accortezza e lucidità
Non togliendo niente al padrone
Anzi facendo su i beni del padrone una differenza
Su l’olio fa un cinquanta per cento
Perchè l’olio è un bene di lusso
Mentre per il grano il di più va al padrone
E’ un bene necessario il pane
Il padrone lo loda perché ha capito che in questa differenza
C’è la saggezza della conoscenza
E che questo servo fa gli interessi del padrone
Pur togliendo arbitrariamente una percentuale differente di beni
giovedì 5 novembre
Pastorale della zappa
Ed egli disse loro questa parabola: «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una,
non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? Lc 15,1-10
Quella pecora che si smarrisce possiamo essere ognuno di noi
Quante sollecitazioni nel nostro cuore che ci fanno smarrire?
La curiosità , la delusione, la solitudine, l’incomprensione
il peccato, la paura….
o anche quella ricerca che ci fa allontanare dal gregge
facendoci smarrire nei sentieri delle delusioni
Aspettiamo qualcuno che ci prende per mano
e ci porta nel gregge
Dio fa tutto questo nel silenzio del suo amore
Ci prende e ci accompagna nel gregge
Quelle anime che si sono smarrite prese da Dio
Quando ritornano hanno un non so che di bello
Pur dilaniate dentro dalla lotta che hanno sostenuto
Hanno quella bellezza umile di chi sa di aver sbagliato
E che vuole stare con il Padre
Veramente si fa festa in cielo
Perchè queste anime che tornano hanno una luce diversa
Sono coccolate dalle anime dei santi
E dall’amore unico del Padre
Non hanno bisogno di contenitori che le contengono
Vogliono solo amare le novantanove che sono rimaste nel recinto
O beato ritorno a Te Padre mio
La Tua pazienza fa dileguare le nostre ombre
Dandoci uno sguardo nuovo che ci fa vedere:
Ciò che abbiamo cercato era solo spazzatura
Il nostro zelo tante volte è una commedia senza senso
O beato smarrimento ci fa entrare in noi
Ci rivela chi siamo e davanti all’amore del Padre
e l’anima vola tra le colonne della Sposa in terra
L’anima canta sulle spalle del suo Pastore
Perchè amata di un amore unico
mercoledì 4 novembre
Pastorale della zappa
Quando vuoi costruire con il Signore
Devi calcolare la spesa
Ciò che sei pronto a rinunciare per amore
Amarlo più di se stessi
Questo è il vero investimento di amore
Davanti alla propria fragilità cosa fare?
Quando il mondo ci obbliga a reprimerla
e non conoscerla ?
Sentire il peso della propria debolezza
e nasconderla a se stessi e agli altri
Fino a che punto siamo disposti a costruire
accettando questi buchi neri ?
Da solo con le tue forze non puoi andare da nessuna parte
Devi investire su qualcuno e non sei neanche tu
Perchè devi lasciare per amore ciò che ami
Aggrapparti con amore ciò che è amaro, la sofferenza della croce
Persino rinunciare all’amore verso te
Davanti a queste parole di stamani
Rimaniamo un po’ spaventati e rinunciamo ben volentieri
Un’impresa del genere è impossibile da soli
Troppe sono le contraddizioni e troppe le paure
E poi fare tutto questo per amore ?
Questo tipo d’amore così originale lo trovi presso il Signore
Da solo non ci riuscirai mai ti incarti
Alla Sua scuola di amore impari ad amare
E’ vero la sua richiesta è amara ma non c’è inganno
E’ la fiducia che poni in Lui e la bontà della sua proposta
Ti fa passare dall’amarezza iniziale della paura
alla dolcezza dell’abbandono
E’ Lui che segui il vero amore fatto carne per amore e solo per amore
Lui ha preso la nostra debolezza
affinché noi potessimo avere la sua divinità
Tutto questo avviene per amore se sai fare bene i calcoli
martedì 3 novembre
Pastorale della zappa
Signore tu vuoi che la tua casa si riempie
Ci chiami e ci richiami
Ci attiri ci vuoi
Sei contento di festeggiare le nozze di Tuo Figlio con noi
La Tua gratuità ci fa sospettare:
Che tu ci inviti perché non conti niente
Che i nostri affari sono più importanti
Che è una perdita di tempo stare alla Tua festa
Questi e altri sono i divieti che ci poniamo
Poi c’è la paura della fregatura
Troppe feste ci hanno deluso:
Hanno dato vino buono all’inizio e poi aceto
Hanno chiesto soldi per la partecipazione
All’inizio ci hanno sedotto e poi trattati da scarto
Poi davanti alla porta del Tuo palazzo si mette il Suggeritore
Con parole del tipo :
Tu non sei degno di partecipare a questa festa
Sei troppo grande per partecipare ad una festa gratuita
Meriti un posto in prima fila e qui invece tutti uguali
Chi ti invita ti inganna perché è geloso di te
Tutto questo manca di verità
e teniamo chiusa la porta della gratitudine
Abbiamo dimenticato tutte le volte:
Che alzandoci in alto ci ha portato alla sua guancia
Che ci ha fatto sentire unici figli
Che ha provveduto anche al companatico
Che non ci ha mai chiesto niente ha solo dato
La nostra ingratitudine non ci permette di essere felici
lunedì 2 novembre
Pastorale della zappa
Sabato mattina sono andato nell’orto
Con gioia ho visto alcuni boccioli di rosa
E’ inevitabile che il bello attira
E’ vero che il fiore è piccolo
e si posa su uno stelo anche piccolo
Questi sono i fiori della terza potatura
In questo tempo dove i giardini sono un po’ scomposti
Vedere i colori e i fiori da un non so che di vita
Mi veniva da fare questa riflessione:
La rosa ha una forza vitale intrinseca
Ogni bacca che viene potata esce un nuovo fiore
Pensando i giorni che stiamo vivendo
E la riflessione che ci pone la chiesa in questo giorno
Morte e vita si alternano in un prodigioso duello
La bacca divina che sta in noi
Può essere potata ma noi non possiamo morire
E’ in noi questa forza divina
Certo che rattristiamo lo spirito in noi e moriamo ogni giorno
Anche ogni giorno risorgiamo ogni attimo risorgiamo
Abbiamo la responsabilità di tenere vivo lo spirito che è in noi
Quante volte la vita ci pota eppure lo Spirito ci da forza ?
La rosa sboccia con la sua bellezza e nei suoi tempi
Che sono fissati dal Creatore
I nostri tempi sono attimi e abbiamo la responsabilità di unirli
E fare una storia di vita eterna
dove la redenzione è la gioia della novità della rosa in autunno
Tutto questo in un giardino sgangherato come il mondo di oggi
venerdì 30 ottobre
Pastorale della zappa
Lo zelo cattivo
C’è un atteggiamento pericoloso nel guardare al Signore
Fare tante cose per Lui, ma che non servono al Suo regno
Quale è lo zelo cattivo?
E’ fare le cose per il Signore con intenzioni perverse
E’ credere non in Dio, ma ciò che loro fanno per Dio
Così Dio deve avere verso di loro uno sguardo particolare
Che poi si sviluppa nel rendere la chiesa una sposa obesa
Disquisizioni con lunghi e ammorbanti incontri-scontri
Dove viene salvato il niente, ma solo l’importanza personale
Dove il prestigio il ruolo e altro sono gli idoli che si servono
Quale è lo zelo di Dio per noi?
Il Suo sguardo è verso la purezza del cuore
Che fa senza pensare al merito
Egli vede quella sofferenza vissuta e offerta in silenzio
Che nulla chiede e tutto da
Non ama essere considerato bisognoso di inchini e pantomime
Perchè chi le fa vuole asservirlo a se stesso povero uomo
Chi prende il dono e volge le spalle è un ingrato
La libertà di Dio è lasciarti fare questo
Perché non può rinnegare se stesso
Ma tu quel dono preso per merito non lo godi
Perchè il tuo cuore lo qualifica e quantifica
La perversione sta nel fatto
che il tuo cuore fa una cosa per fare
E’ schiavo di ordini che Dio non da
E’ cieco fino a quando non cade da cavallo
E quando apre gli occhi si accorge della sua cecità
e che Dio sceglie : ciò che povero piccolo insignificante
per confondere i sapienti di questo mondo
mercoledì 28 ottobre
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
Tutti vogliamo una terra vivibile
Ci accorgiamo quando ci viene a mancare
Ma l’egoismo del divertimento ci fa prendere senza misura
Tutti abbiamo diritto a guardare un fiore bello
Ma nessuno ha il diritto di coglierlo
Chi lo fa è un ladro
Siamo grati al medico che ci da una medicina amara
Se la prendiamo è per il nostro bene
E possiamo guarire
Non sempre riusciamo a capire,
le prove sono medicine buone che ci fanno crescere dentro
Vuoi la pace?
Comincia a potare i desideri superflui
Tale potatura va fatta alla radice
Un accumulo di desideri porta all’agitazione
Essa è la madre della confusione
Condiziona le scelte
e ti lasci convincere dal primo che ti passa accanto
Tieni a bada l’ira come un domatore esperto
E’ una bestia
Devi controllare anche con la coda dell’occhio
Non pensare che la perfidia ti aiuti nelle relazioni
Sappi che ti agita solo e il suo veleno ti porta a morte certa
Fa la guerra al tuo egoismo
I tuoi frutti saranno saporiti
Martedì 27 ottobre
Pastorale della zappa
L’uomo fa i progetti e Dio se la ride
Preoccupati nel fare i progetti a breve e lungo termine
Ci rendiamo ridicoli davanti a Dio
Chi di voi per quanto si agiti può allungare un’ora sola
E’ vero Signore
Siamo preoccupati di fare programmi in una certa forma
E poi la vita si snoda diversamente
Sappiamo interpretare i segni del cielo
E non sappiamo riconoscere i segni che tu ci dai oggi
Non sappiamo intessere la tela di oggi
E guardiamo un futuro inesistente
Stolto ti sarà chiesto stanotte la vita
Guardiamo il futuro a secondo dei nostri stati d’animo
E non sappiamo vivere il presente nella fede di oggi
Oggi stesso Dio può stravolgere la tua vita
Non lo fa per non disorientarti
Mentre tu stravolgi il tuo presente
Per un futuro che è una chimera
E’ bella la fiducia di oggi che hai nel fare
Dio come Padre attento guarda la trama di oggi che intessi
Ma se ti vede che vivi nel futuro se la ride
E si sa che quando uno ride si distrae
Pensa Dio se la ride e tu rosichi perché si distrae
Qualche volta mi è capitato di pensare a questo
Ho rosicato una cifra arrabbiandomi della Sua poca attenzione
Lui non mi ha fatto nessun discorso morale
Ha riso ancora di più
Dopo il Suo riso mi ha coinvolto e cominciando a ridere anch’io
Addio progetto faraonico
Era solo un emerita ….
venerdì 23 ottobre
Pastorale della zappa
Disorientati dalla paura
Confusi dal “ si dice”
Non sappiamo vivere ciò che avviene dentro e fuori di noi
Cosa ci manca affinché possiamo affrontare nel bene
L’arroganza del male che ci sovrasta ?
Sai interpretare lo scirocco che porta acqua
Ti attrezzi per incanalare l’acqua nella cisterna
In modo che quando non piove attingi alla cisterna
Tu hai in mano la tua vita e la lasci fuggire con la paura
Progetti che vanno a gambe per aria e tu insisti ancora a proporli
Vuoi fuggire da ciò che ti circonda
Proponi cose tue e intorno a te i cuori sono agitati dalla paura
E ciò che proponi non si incarna con il tempo che vivi
Questo non è il tempo per tremare dalla paura
Questa realtà che vivi non è la verità
Tu sai dove stai andando o meglio Dio ci sta venendo incontro
Allora sappi discernere tu questo tempo
Non ti far disorientare dagli ipocriti che si stanno arricchendo
Osserva e entra nelle cose che vivi con la tua sensibilità
Hai tra le mani la Parola di oggi che ti da la capacità di valutare
e avere un criterio di giudizio
La tua vita interiore che non è ricchezza materiale
Che la tignola consuma
E’ ciò che vivi nel profondo di te nel silenzio nel meditare e nella preghiera
E’ tempo questo di non mettersi in cattedra
Oggi non abbiamo bisogno di maestri
che insegnano ciò che non vivono e non credono
Abbiamo necessità tutti di mastri dello spirito
Che indicano il Maestro che con la faccia dura si avvia verso la Croce
Tutto ciò lo fa per salvarci e darci la Speranza della vita
Non fermiamoci ai capannelli per le stolte considerazioni
Anche noi andiamo verso il Signore che viene
In modo risoluto viviamo tutto ciò
Chiediamo aiuto a chi sappiamo che ce lo può dare
Almeno quello scegliamolo noi
giovedì 22 ottobre
Tu Pastorale della zappa
Paglia
Hai mai visto la stoppa?
Basta un fiammifero acceso prende fuoco
Un fuoco che non riscalda
Per un attimo fa luce e poi sparisce nel niente
E’ capace di fare grandi incendi…. dannosi
A differenza il fuoco dei ceppi
Essi danno una fiamma piccola e calda
E messi uno sull’altro si consumano insieme
Quando si consumano lasciano la brace
Solo per un attimo vi siete scaldati al fuoco del mio amore
Lui stesso è Fuoco
Venuto sulla terra a portare il suo amore
Il suo è un amore che consuma e da calore
Tutti vogliamo amare e bisognosi di amore
Tutti ardiamo di amore
Ma al dunque scopriamo che è paglia
Per accendere il camino la legna la devi mettere
In modo che si toccano i pezzi di legno
Altrimenti non arde mai
Ognuno di noi è chiamato ad ardere insieme
Un fuoco in una famiglia da luce e calore
Se i due sono uniti e si consumano insieme
Una comunità è viva
quando i singoli si consumano insieme
Allora c’è l’accoglienza e il calore
Chi entra in questi camini trova calore e pace
Allora si ritorna in quella casa
Se ci fai caso la legna dei camini
Non ha la stessa forma
e i rami non sono della stessa pianta
Sappi:
Affinchè il fuoco possa bruciare bene
Devi mettere legni diversi di forma
La stoppa non ha queste caratteristiche
Il filo di paglia da solo brucia e fa la fiamma
Quello è un amore effimero
Come randagi cerchiamo amore individuale
Per un attimo bruciamo e poi
A quelli che hanno il camino acceso
E’ bene che tengono aperte le porte
Se non muoiono asfissiati su loro stessi
Mentre se la porta e la finestra sono aperte
Entra il soffio vitale dello Spirito Santo
mercoledì 21 ottobre
Pastorale della zappa
Siate pronti E’ il vangelo di oggi
Non gettate tutto su Dio
Evitate di fare tutto con le vostre forze
Due eccessi che spesso si vedono
E questo non vuol dire essere pronti
Quando l’anima è vigile nel pregare e nel fare
Protesa in avanti nel cammino
In questo protendere le mani
Attende riceve da
Attende lo sposo per le nozze
Il movimento che la muove
E’ il desiderio di affidarsi allo sposo
Camminare e attendere
Riceve una gioia un sorriso
Riceve un qualcosa che le permette di andare
E’ visitata anche dalla sofferenza
Ciò rende l’attesa più attiva
Tutto concorre al bene
Ciò che ricevo mi fa stare vigile
E’ uno stare nel cammino
Qui sta la vigilanza nel ricevere
Accorti alla grazia che ci visita
Le mani sono protese per ricevere
E sono tese nel dare
Quando diamo facciamolo nella gioia
Nella gratuità del sapere di aver ricevuto
Diamo nella gratitudine il dono
Un dono dato nella gratitudine
Da a chi lo riceve la possibilità
Di rendere grazie al vero Donatore
E’ questa l’economia dell’amore
Quando il Donatore arriverà dalle nozze
A te servo che attendi ti servirà
lunedì 19 ottobre
Pastorale della zappa
In agosto piantai sei piantine di zucchine
Già all’inizio di ottobre ne colsi alcune
Ieri mi sono trovato due zucchine grosse
Pensando alla preghiera questa non basta da sola
Le zucchine primaverili erano piccole
Queste invece sono proprio grosse
Vuoi il caldo, la luce con tempi lunghi
Ho dato acqua tutte le sere e mattino
Sono state sempre cariche di frutti
Come dicevo questo mi ha fatto pensare:
La preghiera da sola non basta
Tante preghiere e poi non cambiamo mai
C’è qualcosa che può aiutare la preghiera
Come l’umiltà ci fa essere accoglienti
Vivi nell’amore che si da
Quella che apre il cuore alle piogge di grazia
E’ la sincerità verso se stessi
Allora può esserci anche l’autunno
con le piogge e i primi freddi
Il tuo cuore sorride sempre
La preghiera prende vigore
Solo allora potrai contemplare veramente il Signore
Sarai fertile produrrai molti frutti
Venerdi 16 ottobre
Pastorale della zappa
Dalla paura dei nemici liberaci Signore
C’è una lotta che dobbiamo organizzare
Perchè questa paura ci fa cedere all’ipocrisia
E non solo
Pur di non morire secondo la carne
diventiamo carnefici del fratello
Ciò che viene dall’esterno diventa una minaccia
Ciò che partoriamo dall’interno ci rende ipocriti
Dove è la libertà?
Temiamo piuttosto Dio
Egli ha il potere di condannarci per l’eternità all’Inferno
E svelerà ogni cosa fatta nel buio della menzogna
Certo se vivo senza la meta di Dio e la vita eterna
Voglio concludere tutto qui pensando di stare bene
Pensa invece quando Egli svelerà:
L’ingiustizia commessa
Gli inciampi messi ai ciechi e ai semplici
Ciò che abbiamo rubato al povero
La vita vissuta nell’ipocrisia
Davanti a questo e altro non ci sono giustificazioni,
sport amato dagli ipocriti
C’è la giustizia di Dio
Egli darà secondo le opere ciò che giusto
In Lui c’è la misericordia e la giustizia
La misericordia sarà amministrata fino fino alla morte
Potrai sempre urlare misericordia sperando che l’urlo ti esce
e non si ferma in gola, poiché ti sei nascosto alla verità
Dopo che il corpo sarà un ammasso di materia
L’ anima si troverà alla presenza dell’Eterno
sarà giudicata se ha amato Dio prima di tutto
il corpo in cui stava e il fratello con cui si relazionava
mercoledì 14 ottobre
Pastorale della zappa
La bugia dell’ipocrita
Pur di seppellire la verità scomoda
che sta dentro di noi
Cerchiamo i primi posti per essere riconosciuti
Fingendo di preferire gli ultimi
In questo non vediamo il fratello
Vediamo solo noi stessi
Una ricerca minuziosa della legge attenta alle virgole
Che filtra il moscerino
E inghiotte un cammello
Cambia la realtà mettendo l’altro fuori
Emarginandolo in un confine
Dove la relazione viene tagliata in modo violento
Così i poveri non vengono difesi
Non c’è accoglienza del fratello
Poi c’è chi parla e pontifica:
Con il muscolo della bocca presenta progetti
Proclama possibili cambiamenti importanti
Mentre i muscoli delle braccia sono a riposo
Dire e non fare è l’ipocrisia degli intelligenti
Di coloro che sono istruiti…. a non fare
Ma a dare ordini con parole vuote
e atteggiamenti arroganti
Su persone già curve per la fatica di andare avanti
Poi c’è lo sport degli ipocriti
La palestra della giustificazione
Non ci vuole molto:
Dare la verità come menzogna
Gesù dice: “Avete colmato la misura”
martedì 13 ottobre
Pastorale della zappa
Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro». Mt 11,37-41
Come si fa a dare in elemosina ciò che si ha dentro ?
Certo sembra strano dare in elemosina la cattiveria
C’è la nuova religione di cui siamo tutti osservanti
E’ la religione del nostro io
Che ci fa essere ipocriti e adulteri
Vendiamo il nostro io con atti d’amore per l’altro
E il nostro cuore sarà puro
Non ci arrocchiamo sulla bilancia della giustizia
Dove il nostro io è sempre mancante
Perchè ha bisogno di soddisfare i suoi bisogni
Tutto ciò che vogliamo
sia fatto a noi per alimentare il nostro io
Investiamolo sul fratello
Vogliamo un sorriso che non ci viene fatto
Facciamolo noi per primi
Poi l’io dei ruoli che pretende
e non si accorge di chi soffre
Investi sull’interessarti all’altro
Ammazzi l’io guadagni un amico
Il tuo cuore è più leggero
Se andiamo a vedere quante cose l’io brama
Facciamogli fare il digiuno
E’ proprio il digiuno
che rende libera l’anima da vincoli
allora vedrai il piatto della bilancia
E’ abbassato perché il tuo amore investito ha un peso
L’io è più leggero e felice
Lunedì 12 ottobre
Pastorale della zappa
…..essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno,…. Lc 11,29-32
Corriamo da tutte le parti per vedere segni
Pensando che il segno ci stimoli a sentire cose mai viste
E poter renderci conto che Dio esiste
Questa passività della fede Dio non la concepisce
Vuole che tu vivendo nel quotidiano sei aperto con il cuore
Se la tua mente vola a cercare segni per poter capire rimane all’asciutto
Gli occhi di un cuore semplice e puro che amano Dio
Ogni giorno sono testimoni di miracoli
Vivono con Dio una vita vita intima:
“Che è già una meraviglia ai nostri occhi”
Gesù nega dare i segni su richiesta
Aspetta che ci muoviamo noi purificando il nostro cuore
Anche noi come i Niniviti abbiamo bisogno di convertirci
Essi si convertirono alla predicazione di Giona
Tu puoi aver fatto anche pellegrinaggi faticosi
E non hai ricevuto il miracolo
Chiediti dietro a quale chimera ti sei incamminato
Perché gli occhi del tuo cuore dovevano vedere le tue illusioni
Dio fai i miracoli di nascosto e non su ordinazioni
Cerca di capire questo con il tuo cuore
Che aspetta ciò che sogna e non ti sarà dato niente
Cambia il tuo atteggiamento di fede
Forse devi aprire una relazione vera con Gesù
Basata sulla fiducia senza aspettative o alleanza manipolitiva
Nella semplicità del tuo essere povero
Ti basta la sua grazia di ogni giorno
Vivi così senza aspettative di miracoli
Ti accorgi che tu stesso sei un miracolo vivente
Venerdì 9 ottobre
Pastorale della zappa
Il segreto della felicità
Nella chiesa trovi di tutto
E’ il luogo degli uomini liberi
Trovi il grano come la zizzania
Trovi Satana che ti vuole fregare
Trovi uomini che si fanno sedurre da stupidaggini
Trovi uomini retti che quando non li vedi senti la mancanza
Nella chiesa c’è di tutto
E’ bella per questo
C’è l’ipocrita che si scandalizza
e fa di peggio
C’è il radicale del vangelo
Che non ha mai messo la mano all’aratro
Ci sono attori da quattro soldi
Solenni quando recitano e poi…. Lasciamo perdere
Trovi un bioparco assortito
Guardala con tenerezza e amore
Per contro ci sono uomini che danno la vita nel silenzio
Amano nella gratuità
Sono padri pur non avendo figli naturali
Accolgono tutti per amore a Cristo
Noi tutti spesso siamo smarriti e senza senso andiamo
Dove?
Non lo sappiamo abbiamo smarrito l’indirizzo
Te lo do io l’indirizzo
Le coordinate sono:
Trovi manufatti solenni e semplici grandi quanto basta
in armonia con il luogo
Porte solenni e impegnative o di legno
queste ti aiutano a ridimensionarti
Trovi una lucetta rossa
C’è il Cuore che batte per te
Si chiama Eucarestia
E’ il segreto della felicità
Quando sei lontano ti manca
Quando sei vicino ti riempie e non vorresti andare via
Trova sulla faccia terra un’altra chiave come questa
Possono accedere tutti quelli che vogliono essere veramente felici
C’è il Cuore dell’Uomo-Dio che pulsa per te
giovedì 8 ottobre
Pastorale della zappa
Gesù può fare tutto in noi
Spesso non riusciamo ad abbandonarci
Perchè in noi ci sono delle insincerità
Spesso facciamo il doppio gioco
E le nostre menti si incartano
Facciamo dei ragionamenti assurdi
Tutto ciò va svantaggio della relazione con Lui
A Natanaele poiché è un vero israelita
promette i cieli aperti in vita
Vediamo se per caso nel nostro non abbandono
Quando preghiamo non ci sia falsità
Purificate il cuore e non le menti
Perchè un cuore sincero è gradito a Dio
La bellezza del cuore di Davide era la schiettezza
Era un peccatore che faceva verità in se
Se facciamo verità in noi
Ci spogliamo dai falsi vestiti che ci mettiamo
E in questo abbandono verità
Siamo liberi nella relazione con Lui
Lui sa che siamo polvere di seconda scelta
Quindi siamo fragili per questo ci accoglie
Mal sopporta il nostro atteggiamento falso
Quando la nostra sufficienza non ci permette
di entrare in relazione con noi stessi
Lui si ferma
Solo quando siamo pienamente abbandonati in Lui
perché scesi nella verità di noi stessi
Allora quando gridiamo a Lui
Egli ci accoglierà e ci userà misericordia
mercoledì 7 ottobre
Pastorale della zappa
Non sempre le rinunce fatte
hanno a che fare con l’amore
Succede a volte e spesso
che tali rinunce possono essere atti di potere
Tale potere si nasconde alle stesse rinunce
Spesso nel cuore nel tempo delle rinunce
Viene un avviso di fare attenzione
Ciò avviene tramite il fratello
Quando trovi un confessore ispirato
Che mette in luce il tuo inganno
Certo la rinuncia è un’azione buona
Ma certe volte è contraria all’amore
Specialmente quando si confonde :
Il dominio di se con il potere
che si vuole mostrare
Allora lo Spirito Santo interviene;
Con il suo vento spazza il vestito di paglia
che abbiamo cucito sul nostro corpo
o lo brucia con il suo amore
Facendoci vedere il limite delle nostre rinunce
e il poco amore che mettiamo
Poi c’è la Parola che ci fa da lampada:
“Il Padre tuo vede nel segreto ti ricompenserà”
“Amore voglio e non sacrificio”
La rinuncia non deve insuperbirci
Ci può essere di aiuto per disciplinarci
La rinuncia deve essere il pane quotidiano
E’ sempre buono;
sia quando si mangia secco
che quando è appena sfornato
La rinuncia vissuta nel quotidiano è come il sale
Si perde nella minestra e le da sapore
Tante piccole rinunce sono piccole luci
Accese dallo Spirito Santo che è in te
Diventano tanti atti d’amore
che non ti collocano in una nicchia
Ti fanno vivere nel mondo
Tu sai bene che non sei del mondo
martedì 6 ottobre
Pastorale della zappa
Vivere una vita nascosta
C’è un atteggiamento di Gesù che mi fa pensare
Quando vede la sua popolarità crescere
Prende il largo andando nel deserto
Sarebbe interessante se alcuni uomini di chiesa
Lo imitassero
E non usassero i media per essere visti o per giustificarsi
Ma perché Gesù non amava la notorietà?
Quando un’ anima è al contatto con Dio
E’ proprio il Signore a proteggerla
Come una mamma che protegge il proprio bambino nel grembo
Anche se ora quel luogo non è più sicuro
Perchè lo si invade
Mentre il bambino continua a stare nella sua posizione
Incurante delle sollecitazioni dall’esterno
L’anima che prega è incurante di quello che succede all’esterno
Non ha bisogno di appendere la sua felicità alla notorietà
Vive beata nel seno del Padre nascosta dai riflettori
E’ protetta da Dio e questo basta
Certo che pecca anche, ma il Padre non chiede credenziali
Per stare con Lui con occorrono preliminari
Come non è necessaria una preparazione teologica ascetica
Se tu pensi usando i media per giustificarti da accuse infondate
o anche per un pizzico di notorietà devi svendere la tua dignità
E’ meglio stare nel grembo del Padre
Dove non si sa nulla , non si vede non si sente
e hai in te la felicità e la pace che nessuno ti può togliere
Non disperarti perché non sei famoso
Se entri nel seno del Padre diventi unico per l’Onnipotente
Trovami un’altra notorietà simile a questa
Lunedì 5 ottobre
Pastorale della zappa
Spesso ci poniamo questa domanda sulla preghiera:
“Pregare molto quantitativamente o basta solo la qualità?”
La quantità dipende da noi la qualità è da Dio
Con tutti gli accorgimenti che abbiamo,
la preghiera non è un affare privato
E’ Dio che lavora su di noi quando preghiamo
Per qualificare la preghiera cerchiamo:
Luoghi ameni, silenziosi,un tavolo, una candela
stecchini di incenso altre cose che non servono
Poi ci sediamo mettiamo la musica e pensiamo
Andiamo alla scuola del Vasaio è Lui che ci da ordini:
“Portami oggi tanta argilla che voglio lavorarla
Non ti mettere a sbirciare quando lavoro.
Tu lavora
Quando hai portato molta argilla
La metto sotto chiave
In modo che tu non ci metta le mani
Poiche sei un pasticcione se metti le tue mani
Devi sapere con tanta argilla
ho fatto da piccole bozze grandi capolavori
Quello che io faccio con l’argilla che tu porti
Ne farò una meraviglia ai tuoi occhi
Venerdì 2 Ottobre
Pastorale della zappa
Nella relazione con Dio oscilliamo tra due realtà
Affidiamo ai sentimenti la relazione
Si sa che i sentimenti non sono stabili
E la relazione che viviamo è incostante
Allora ci diamo ai poveri
Perchè Lui ha detto:
“Ciò che fate al fratello l’avete fatto a me”
E’ vero ciò che ha detto
Ma noi vogliamo amarlo
Allora diventa come un bambino
Che vive in modo semplice la relazione
Non come vediamo noi attraverso le lenti
Loro vedono ad occhi nudi la verità
Non sappiamo se la amano o la rifiutano
Tanto che quando parlano da soli
Molto spesso non ci dicono ciò
che hanno visto e detto
Noi interpretiamo il loro fare
Ma non riusciamo ad entrare per capire
E diciamo che sono bambini
Eppure quello stare da soli nella serenità
Da la dimensione di come vivere la relazione con Dio
mercoledì 30 settembre
Pastorale della zappa
Sotto la spinta di un entusiasmo senza radici
Bisognoso di fare ma non reale dentro
Dove l’espressione è :
“Ti seguirò dovunque”
“ Ti amo alla follia”
Sei così entusiasta che vuoi coinvolgere tutti
Gesù risponde:
Sono povero non ho niente
Confido solo in mio Padre
Gli animali hanno le loro sicurezze
Non ho neanche un sasso come cuscino
Gesù chiede: “Seguimi”
Risposta:
“ Ho la mia collocazione sociale”
“Ho un cognome da difendere”
“Ho paura di rimanere solo”
“Senza protezione dove vuoi: che vada?”
L’uomo concreto dice :
“Ti seguirò… permettimi di rimanere attaccato ancora ai miei”
Gesù risponde:
“Nell’orto degli ulivi ho avuto tanta paura
Che volevo tornare vicino a Mio Padre”
“ Ormai stavo qui sulla terra e volevo tracciare un solco
con il mio aratro di legno per donare il mio amore
Conosci il solco della croce della vita ? E’ li che mi segui
Alla fine ti aspetto non sul Golgota ma in Paradiso”
Altre domande?
martedì 29 settembre
Pastorale della zappa
Una preghiera con gli occhi dell’anima chiusi
Non ti permette di guardare negli occhi Dio
Lui vuole guardarti negli occhi per dirti chi è
Se tu lo guardi negli occhi saprai chi sei
La menzogna non permette questo perché è un “non sei”
La menzogna ti allontana dalla verità
Infatti la verità ti fa stare davanti a Lui ritto
Non come un palo di ferro rigido
La sola materia è statica
E’ lo Spirito che si muove
E da continuità alla preghiera
Quest’ultima inizia nel colloquio con Lui
E continua con Lui nelle verità quotidiane
Tutti possono fare una vita con Lui
In qualsiasi stato essi sono
Non c’è bisogno di uno stato per definirci
Quanto un modo di vivere la relazione con Lui
La verità nella relazione con Lui ci fa essere luce
Non è importante definirci luce
Quanto essere luce
La grandezza del cristianesimo e non è far rumore
Perchè Dio mena da fermo
lunedì 28 settembre
Pastorale della zappa
Va a comprarti il collirio e mettitelo
così comincerai a vedere cfr Ap
Fai verità in te,
prima di pregare e di avere una relazione con Lui
Non credere solo perchè preghi
hai raggiunto la meta
C’è qualcosa di noi che non sopportiamo
e celiamo a noi stessi
E se qualcuno lo fa notare
saltiamo su come se avessimo preso una scossa
Eppure continuiamo a pregare
E a pensare che abbiamo raggiunto il top della santità
Questa roba la diranno dopo morti semmai
Compra il collirio e mettilo ai tuoi occhi
Certo vedrai cose che ti sei nascosto
Ma tu non vuoi vedere
Certamente quella intimità che avverti a sprazzi è vera
Ma non ha continuità
Perchè spesso trovi inganni per non andare alla festa
Tante volte Lui fa l’invito alla festa gfr Vangelo
Noi rispondiamo:
Ho preso moglie
Devo provare un paio di buoi
Ho comprato un campo
I nostri affari sono più importanti
Di un invito a nozze fatto dallo Sposo
Poi pretendiamo di pregare senza collirio
Con la menzogna che ci riempie il cuore
Fino a quando non entriamo nella verità
Siamo fuori dalle nozze
E lo Sposo ci invita a far festa con noi
presentiamoci con la veste bianca della verità
venerdì 25 settembre
Pastorale della zappa
Ieri Signore dodici ore di lavoro senza sosta
Quanta solitudine ! quanta sofferenza !
Ieri ho incontrato almeno una ventina di fratelli personalmente
Vederli tornare a casa in pace era per me una grazia
Lo Spirito Santo ha lavorato veramente bene
Gli ho fatto ogni volta l’occhiolino
Se mi avesse chiesto tu cosa pensi di me ?
Gli avrei risposto:
“ Sei grande e fai i miracoli economici”
Sono andato anche in una struttura a fare una benedizione
Gente molto cortese e imbalsamata
Pezzi di marmo scolpiti bene, ma senz’anima
Sofferenti e assetati , pieni di soldi e di potere
Dire una parola non era il caso
Ho pregato in silenzio
Ho benedetto uno per uno
Sulle mie spalle è calato un dolore angosciante
Allora ho capito:
C’è un dolore caldo pieno di umanità
Che si scioglie con l’amore e diventa pace
C’è un dolore freddo non riconosciuto tale
Anzi viene nascosto a se stessi
Dove si pensa di stornarlo in modalità nascoste
Per umanizzarlo occorre lo Spirito Santo
Che scioglie ciò che è rigido e gelido
giovedi 24 settembre
Pastorale della zappa
L’orto l’ho diviso in piccoli quadrati di terra
Questi giorni guardo con gioia l’insalata
E’ proprio bella, fa bene vedere quel verde
che passa a un bianco venato di verde
Fa gioire e mi rende felice
Ho pensato a luglio quello stesso quadrato
Aveva prodotto degli agli piccoli
Ora un’insalata stupenda
Ed ecco una parola del Vangelo mi risuona dentro :
“ Peccatori e prostitute vi passeranno avanti “
e ancora:
“In cielo si fa festa per un peccatore pentito che si converte
che per novantanove giusti
che non hanno bisogno di conversione “
Quel piccolo quadrato di terra mi aveva fatto gioire
Dio gioisce quando un’anima peccatrice si converte
Come quel quadrato di insalata mi aveva fatto gioire
Più del resto dei quadrati che erano stati costanti nel produrre
E’ vera quest’altra profezia (Ingresso a Gerusalemme)
“ Se questi tacciono parlano le pietre”
Se tutti i cattolici tacciono e non annunciano
Parlerebbe un quadrato di terra con sopra l’insalata
C’è poco da fare il Signore le prova tutte per attirarci
mercoledì 23 settembre
Pastorale della zappa
Dammi Signore intelligenza e sapienza
La Tua parola sulle mie labbra sia intera
Se la spezzo è per darne infiniti pezzi di pane
Niente venga a mio vantaggio
Se non la gioia di servirti
Allontana la cupidigia dalla mia casa
Che io mi contenti di quello che mi dai
Perchè tu non metti la museruola al bue che ara
E il passero non cade per mancanza di cibo
Dammi la saggezza nell’amministrare :
I doni che tu mi hai dato siano partecipati a tutti
Le grazie siano investite per il bene di tutti
Niente rimanga per me se non il tuo amore
Quello lo custodirò come dono supremo
Anche questo non sarà trattenuto
Se è bene per i fratelli
In ogni istante fammi vegliare il mio cuore
Sii geloso del mio cuore in modo che sia tuo
Perchè molte sono le volte che si perde
E per tornare a te fa fatica
Dammi la pazienza di sopportami
E ironizzare sulle mie mancanze
In modo che l’intelletto faccia risaltare la Verità
Tu Verità infinita tienimi lontano dalla menzogna
Perchè nel Tuo volto possa specchiarmi
martedì 22 settembre
Pastorale della zappa
Spesso può succedere
Ci sono tante cose da fare
E si vuole tirare un po il fiato
Si vuole far riposare il cuore
Crede che dopo una lotta dura
Ormai si trova nel porto sicuro
Non tiene conto di qualche piccolo vento
Non ha preso l’ancora della preghiera
Succede che le passioni nascoste
Affiorano alla mente e turbano
E la barchetta si cappotta
Non abbassare mai la guardia
Puoi anche rilassarti,
ma invoca sempre il Suo Santo nome
Allora dai continuità alla tua esistenza
Perchè sei sempre vigile e allenato
Quando vai in montagna fa pure la sosta,
ma non ti stravaccare
Rimani in piedi pronto a ripartire
Altrimenti conterai i dolori delle tue ossa
Come la passione che è affiorata al tuo cuore
Non ti lascia in pace
lunedì 21 settembre
Pastorale della zappa
Mi son trovato a setacciare i semi di rapa
E’ un lavoro che si fa con le mani
Occorre una buona vista perché sono semi piccoli
Quelli che non erano buoni li buttavo
Quelli buoni li ho seminato
Mi veniva da pensare,
la stessa pratica va fatta con i pensieri
Il tribunale del giudizio deve essere il cuore
Ogni pensiero che arriva vaglialo con il cuore
I pensieri buoni custodiscili
e chiudili in una cella interiore dell’anima
Sarà il suo patrimonio per l’eternità
I pensieri negativi allontanali in modo ragionevole
per poi bandirli dalla mente
Questo è un lavoro di pazienza
I semi buoni vengono custoditi nel terreno
Marciscono e danno i frutti
Quelli cattivi saranno preda di uccelli o formiche
Non abbiamo paura di fare questo lavoro
Nel tempo saremo ricompensati
Setacciare è un lavoro duro ,
infatti nel setaccio rimane ciò che è cattivo
Anche questo occorre per allontanare il male da noi
venerdì 18 settembre
Pastorale della zappa
Testimoni del Risorto
Portiamo un pegno nel cuore che è la Speranza
La virtù è che crediamo in un Dio vivo
Proprio in questo tempo dove le speranze sono fittizie
Possiamo testimoniare la forza che viene dalla vita
Cristo mia Speranza è risorto e vi precede
Lo trovi in ogni atto che compi
E lungo il cammino ha seminato la Speranza
Certo è morto come il chicco di grano
E’ Risorto con la forza della vita
Perchè non rendiamo quotidiana questa nostra Speranza ?
Questa nostra testimonianza oggi è necessaria
Fa bene prima a noi che crediamo
E questo bene si propaga dalla nostra vitalità
Tutte le differenze abbattute hanno puzza di morte
Anche se per un attimo danno speranze
Sono come foglie secche prese dal vento
Cadono per poi marcire per sempre
La nostra vita è eterna ci è stata donata con la resurrezione
Questo termine è stato allontanato dal nostro parlare
Eppure facce redente le vedo dietro le rughe della sofferenza
E’ necessario questo annuncio oggi
Perchè rende liberi e non mette paura
Testimoni smarriti ciondolano nel loro cammino zoppicando
Mentre dritti e passo svelto
dovrebbero camminare verso il Risorto
Se quest’anno la Pasqua l’hanno vietata
Il significato profondo è: il Risorto la vuole vedere in te
Succede sempre così la chiesa risorge sempre
specialmente nelle persecuzioni ;
Ha in se il Seme del Risorto
giovedi 17 settembre
Pastorale ella zappa
Grazie e merito
Se conoscessimo veramente la differenza
Avremmo dato una bella batosta all’invidia
E non solo anche l’orgoglio avrebbe partecipato
costernato alla morte della gelosia.
Dio dona la grazia in abbondanza
e non ci tenta oltre le nostre forze
Per contro noi invece di usufruire la grazia
Ci mettiamo a fare i bravi bambini pur di meritare
Che cosa ? Non lo sappiamo
O meglio lo sappiamo benissimo
Dobbiamo presentare il conto dell’essere stati bravi
Tu Dio mi devi….perchè….
E poi sono stato migliore dell’altro….(invidia)
Tutto ciò distrugge in te la vera essenza di Dio
Piuttosto gioisci della grazia che oggi ti è concessa
Perchè Dio non ha il braccino corto
Anzi ti dona più di quello che pensi di ricevere
Perchè la bellezza dell’amore è quella di sorprendere
Ti sforzi facendoti del male e facendo del male
perché pensi di essere giusto
Se Dio dovesse essere giusto con ciascuno di noi…..
La cosa più giusta che potremmo fare verso di Lui
E’ quella di mettere la mano sulla bocca
Invece sbraitiamo e rinfacciamo alzando la voce
Perchè siamo al centro dell’universo e abbiamo diritto
Di che cosa? Non lo sappiamo neanche
Perchè non conosciamo
che il Padre le grazie non solo le dona personalmente
Ma poi manda il fratello
che ci sta a fianco a darci ciò di cui abbiamo bisogno
L’amore del fratello è il braccio visibile di Dio
Anche su questo noi miseri mortali riusciamo a lamentarci
Si sa che Dio non fa mai niente di Buono
Ha il difetto di perdonare una peccatrice e dirle “…. che molto ha amato”
Piuttosto ama e non perdere le grazie
Ricordati che siamo tutti peccatori e bisognosi del Suo perdono
mercoledì 16 settembre
Pastorale della zappa
Il vangelo di oggi ci invita a essere responsabili
Ci chiama a essere maturi per la nostra età
Per ogni cosa abbiamo la giustificazione
Per scusarci e fare ciò che abbiamo sempre fatto
Umanamente questo atteggiamento è da immaturi
Perchè per ogni cosa abbiamo da dire qualcosa
Il Signore ci vuole veri e capaci di essere responsabili
“ Abbiamo abbassato la mangiatoia” è un detto contadino
Ogni animale aveva la sua mangiatoia
I maiali mangiavano in una pietra di basalto scavata posta a terra
Gli è stato fatto una mangiatoia di cemento
Si sa che i maiali mangiano tutto anche il cemento
Per le galline le si raccoglie chiamandole in modo
che mangiano subito e poi razzolano nella terra
Le abbiamo messe nelle stie con le luci e mangiano giorno e notti
Cavalli buoi e asini la mangiatoia sta a un’altezza tale
Dove gli animali mangiano il fieno tranquillamente
Per questi animali ci sono a disposizione gli ormoni
Sono rimasti gli stessi solo gli asini
Noi abbiamo alterato tutto questo per interessi economici
Il Signore ci da mangiare con parole semplici
ma noi le semplici parole evangeliche le snobbiamo
con le scuse e i giudizi
Un detto dei padri del deserto dice:
“Le cose complicate le facciamo subito perché ci interessano
Le cose semplici le facciamo con difficoltà,
perché pensiamo che non sono alla nostra altezza”
E cosi ci incartiamo come salami
Cerchiamo di essere semplici
e approcciamoci alla Parola con umiltà
Perchè l’orgoglio di sapere
e la presunzione di dare qualcosa di più del vangelo
Non ci fa essere nella Verità
martedì 15 settembre
Pastorale della zappa
Se uno guarda la montagna
Che si staglia con la sua vetta
Pensa come sarebbe bello essere lassù
L’interno dell’uomo si muove
E cerca di salire per respirare aria buona
E tutte quelle sensazioni della vetta
Se tu guardi l’Amore e vuoi arrivare a Lui
L’interno del tuo essere si muove
Per salire su in montagna ti devi agganciare
Il tuo corpo deve aderire alla roccia
E’ come farsi amica la pietra
Allora la montagna si concede a te
Il desiderio che si trasforma in emozione
Ti fa scalare e quando sei su
Leggero come una piuma respiri a pieni polmoni
Se tu prendi le stesse emozioni
E vuoi salire verso Lui
Devi fare corpo con Lui
Abbandonare la superbia che sfida
E fare casa con Lui
Lui ti accoglierà e l’aria che respiri è fine
Come per la montagna guardi orizzonti infiniti
Con Dio dalla Sue altezze guardi il mondo
Quando scendi dalla montagna sei sereno e felice
Dopo che sei stato nelle vette alte dello spirito
Scendi tra gli uomini e dona ciò che Lui ti ha donato
Non trattenere niente del bello vissuto
Da a chi ti chiede
Come la montagna dona leggerezza Dio dona la gioia
Non fa mancare la gioia richiesta
Accompagna alle vette dello Spirito chi ha bisogno
Allora tu hai conosciuto un pezzo della tua montagna
lunedì 14 settembre
Pastorale della zappa
Esaltazione della Croce
Fammi conoscere Signore la tua logica
Vedo l’uomo mascherato un po’ smarrito
Anzi è diventato arrogante
E’ come un bambino che si deve difendere
E nel suo isolamento porta se stesso
Non gli interessa più del fratello
Se non per dirgli: “mettiti la museruola”
Nell’ipocrisia generale il furbo fa soldi
E corre da solo nell’isolamento
Chi comanda mette vincoli e regole
Che rende la vita una rete fatta di trappole
Gesù:
Invece di guardare i primatisti mascherati
Guarda la Croce che spicca in alto
Come uomo sono sceso nelle miserie dell’uomo
Certo mi sono ridotto male
Questo per amore dell’umanità
Vi state disperando nell’agitarvi
Scendi nelle piaghe della tua umanità
Non abbatterti
Certo il lavoro è duro ma proficuo
Perchè entri nella tua miseria
Trovi me crocifisso che ti sana
Poi puoi fare un altro lavoro
Guarda l’umanità che ti sta accanto
E prendi su di te la sua croce
E in tre Io tu e l’altro camminiamo
Ricordati che chi urla è solo spaventato
e perde il controllo
Il frutto di questa esaltazione dello scendere
E’ la resurrezione e tanti uomini anche di chiesa negano
Ora chi è negazionista ?
Chi nega il virus proclamato dalla sacerdotessa scienza
Chi nega che Cristo è risorto
Non dire c’è una confusione generale è troppo comodo
Guarda piuttosto i martiri di oggi e di ieri che pagano per la resurrezione e danno la speranza
Mentre i pontefici della scienza proclamano economia di pochi e noi come cani randagi ci aggiriamo a fregarci
Non combattete il virus annunciate la resurrezione
venerdì 11 settembre
Pastorale della zappa
Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; Lc 6,39-42
Signore liberaci dalla superbia di pensare di essere più di Te
Poichè la superbia ci rende stupidi ai tuoi occhi
Correggere il fratello senza il suo permesso è già una violenza
Da cui ci dobbiamo liberare in quanto non siamo maestri
Tronfi del nostro clericalismo pensiamo di correggere tutto e tutti
Presumiamo di guidare e accompagnare il fratello
Prima di tutto la vera e originale Guida è il Maestro Gesù
Che spesso dimentichiamo e non poniamo al centro dei colloqui
Sembra che tutto debba passare attraverso quelle quattro nozioni
Accompagnare un’anima verso il Signore
Occorre:
Ringrazia il Signore che ti ha scelto non per la tua dignità ma per la Sua misericordia
Affida quell’anima a Dio giorno e notte nel silenzio
Chiedi allo Spirito Santo che ti dia luce e sapienza
Ascolta nel silenzio anche per un’ora e dalle un ritorno che viene da Dio
Non sfoggiare il tuo sapere facendo una lezione privata
Oggi le anime hanno bisogno di ascolto
Perchè sono intasate di tutte le porcherie che ascoltano
e desiderano vomitarle a te
Tu in silenzio e senza commento ascoltale
Abbi sempre cura che partano via da te sempre nella pace e nella gioia
Ricordati accogliere un’anima è accogliere Gesù in persona
giovedì 10 settembre
Cerchiamo tutti acqua fresca perché assetati
E al primo rubinetto che fa uscire liquido proviamo a bere
Signore nessuno sa proporre più come te
Il vangelo di oggi è una proposta
che ti porta fuori dagli schemi
Oggi il Signore il ci invita a essere generosi
Certo sono parole che abbiamo sempre ascoltato
Oggi con un battito di ali vogliamo vivere
Usciamo dalla minestra delle considerazioni
Alle analisi socio-economiche proponiamo relazioni vere
Alla paura che ci spinge negli angoli della vita
E ci fa chiudere nel privato isolandoci
Mettiamo l’amore aperto alle situazioni nemiche
A tutte quelle forme privatiste la generosità
Alla giustizia liquida se non gassosa
proponiamo quel modo giusto che educa la persona
Non ci accodiamo a quella maggioranza di pensatori
Che hanno mille proposte
e loro non sono capaci di alzare con un dito
Oggi il Signore ci invita a essere responsabili
Uniamo le forze è solo quando diventiamo corpo
E la paura perde la sua forza
Piccoli passi nell’amore legano tanti uomini che cercano amore
Forse è un sogno era un sogno poco tempo fa
Distrutto dalla violenza del Divisore che prima ha sedotto
E ora tiranneggia
Mercoledì 9 settembre
Pastorale della zappa
Cerchiamo una fede senza rischi
Fatta di comodità e senza intoppi
Dio deve esaudirci quando chiediamo
Il più delle volte pensiamo
Che l’amore non è rischio
Anzi amare è rischioso perdi tutto
Quando poi la tentazione ti fa vedere i rischi
Batti in ritirata
Le beatitudini di oggi sono un rischio
Per essere pacifico non puoi ammazzare
Infatti coloro che sono violenti
Non ereditano la terra
Essere prede della rabbia vuol dire ingannarsi
La terra dei pacifici è avere sempre parole buone
Dare speranza e non essere uccelli nefasti
La consolazione è per chi è afflitto
L’afflitto non è chi piange un caro
Le lacrime degli afflitti non sono quelle dei morti
L’afflitto è chi si prende cura del dolore del fratello
E tante volte si sente impotente nell’asciugare le lacrime
Dio gli concede il dono delle lacrime
Attraverso le quali la sua impotenza viene consolata
Beato il povero che si fa carico del ricco
Il povero è chi ha raggiunto la libertà dalle cose
non solo quelle materiali anche quelle spirituali
Il povero non ha nessun potere serve
Libero di aprire le porte,
perché non ha nessun segreto da difendere
di accogliere perché ha l’unico bene, il cuore
martedi 8 settembre
Pastorale della zappa
Chi è umile si rinnova
In questi giorni vedo l’orto rinnovato
Durante agosto sono rimasto Roma
Ho zappato tolto le piantine vecchie
Ho messo le nuove per l’inverno
Ora l’orto è verde e tutto nuovo
Ho rivoltato il terreno
Ho trapiantato nuove piantine
Ho innaffiato
Ora ammiro questo tappeto verde con le sue piantine
Penso e parlando tra me e me:
L’umile è come questo orto conosce tutto questo
Non rimane fisso nei suoi schemi
Non è che si ricicla cambiando solo l’esterno
Porta in se il segreto
che Chi lo ama lo rinnova sempre
Umile nella fede è chi come Maria
Sa di essere ultimo
Sa che l’amore del Suo Amato è così grande
Da abbassarsi fino a Lei
In questo sta la verità dell’umiltà
Non ha bisogno di complimenti o dinieghi
Nel semplice scorrere della propria esistenza
Vive il suo ordinario come l’unica cosa vera
Per questo l’umile non è un alieno
E’ come Maria la donna del quotidiano
Lunedì 7 settembre
Pastorale della zappa
Togliete il lievito vecchio
Sento la puzza del vecchio con la sua malizia perfida
Metti gli azzimi dell’amore
Questo imperativo mi sconvolge e mi attira
E’ vero solo l’amore guarisce
E’ l’amore che ti fa battere le ali e prendere quota
La dove la vita si era mischiata con la morte
E il limite è confuso
Dove la libertà subisce dei condizionamenti
E non si è capaci di tagliare le catene
L’amore scioglie le catene senza rumore
Guarisce nel profondo
Ti da nuova forza di vita e ti porta dove tu non vuoi
Tu sa invece che l’Amore vuole
Allora davanti a te non ci sono più due strade
C’è la Vita che ti aspetta
Il lievito vecchio ti conduce alla logica sterile
Dove le tue strategie diventano pula
L’amore non ha strategie
Infatti gli azzimi sono nuovi e le confondono
E’ sempre così l’amore
Di nuovo in nuovo c’è la gioia e la fertilità
Il vecchio invecchiato nelle strategie
Va di vecchio in vecchio fino alla mummificazione
Li si tocca con mano la sterilità del vecchio
Stendi la mano e crei con la tua fantasia
Tienila ferma puoi usare solo l’indice
Guarda i santi hanno l’indice verso l’Alto
Guarda i legalisti hanno l’indice per accusare
Venerdì 4 settembre
Pastorale della zappa
Vedo queste piccole piantine di basilico
Hanno le foglie grandi come le foglie di insalata
Composte sullo stelo duro
Le foglie convesse verso l’esterno
mostrano con orgoglio la loro ampiezza
Le guardo e penso verrà un buon pesto
Metto mano alle forbici e comincio a tagliare
Le mani profumano della loro essenza
E’ inconfondibile l’odore di queste piante
E poi queste foglie mi ponevano una domanda:
“ Quale è il tuo profumo di credente?”
Pensavo ad un rimprovero visto che le tagliavo
(solito atteggiamento moralista clericale)
Poi questa espressione di Paolo:
“Noi siamo il profumo di Cristo” 2Cor 2,15
Il nostro profumo è la coerenza
Quella piantina è stata coerente
e ha dato il massimo nel suo profumo
Il Cristiano coerente :
E’ chi da pur non avendo niente
e lo si vede dal suo stile di vita
mercoledì 2 settembre
Grazie Signore per quello che mi dici
L’amore dato nella gratuità
è più grande di quello dato perché devi
Il dolore vissuto con Te
Non ha paragone di quello vissuto soli
La solitudine può generare pensieri dannosi
Quando sono autoreferenziali al proprio io
Generano dolori che portano alla consumazione
Solo nel coraggio di uscire da se spingersi nell’abbandono a Te
Comincia la pace, prima medicina per comprendere il dolore
Valutiamo il dolore nella sua complessità
Perchè può essere anche medicina
Ho visto tanti malati redenti
E ne ho visti altri disperati
Non dobbiamo moralizzare
Dobbiamo essere solo accanto a tutti e due tipi
Perchè in essi c’è il dono della croce
che fa bene prima a noi
martedì 1 Settembre
Riprendiamo il nostro cammino dopo le vacanze estive …..
Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Lc 4,31-37
Una volta mi è capitato di leggere questo passo in un esorcismo
Chiedendo che fosse il Signore a parlare
E di attuare in quel momento ciò che Lui aveva detto e fatto
nel momento presente in cui le pronunciavo
La bestia ebbe una reazione la stessa del vangelo
Dopo l’esorcismo mi fermai davanti al tabernacolo
Ringraziai il Signore e gli chiesi perdono per tutte le volte
Che non avevo letto il vangelo con la stessa fede
E’ vero quello che dice S. Paolo:
“La Parola di Dio è un’arma a doppio taglio che penetra fino alle giunture”
Se noi avessimo più fede nell’ascolto
Potremmo avere a che fare con la potenza di Dio
Questo non succede per la nostra poca fede
venerdì 31 Luglio
Pastorale della zappa
Ed era per loro motivo di scandalo. Mt 13,54-58
Il Signore è ancora oggi motivo di scandalo
Quando le nostre aspettative non vengono soddisfatte
Il primo verbo che coniughiamo è “non riconoscere”
Quando le attese false da un’interpretazione non di fede ma di magia
Allora si alza il grido : “Dio dove sei ?”
Dio non è il maggiordomo dello spirito
Che quando viene chiamato
Deve conoscere la pietanza desiderata
Si da il caso che Dio è nostro Padre
Certo Dio quando si presenta non lo fa secondo schemi
O con forme evanescenti che sono illusioni
E’ vero si presenta come uno comune
Ma tu preferisci la scarica di adrenalina
Perchè ti fa sentire vivo
Eppure riconoscerlo ti fa entrare nel Suo mondo
Dove i fiumi di pace e di serenità ti sommergono
Il tu ha un senso è il tuo nome
E tu a Lui non sei nascosto perché cerca te e solo tu
Ma nella foresta del pensiero unico gassoso
Ti sei perso in mille bolle
Meglio farsi gestire dai burattinai di turno
Che incontrare il Figlio del falegname
Mastro Ciliegio ha cercato sempre suo figlio Pinocchio
Fino a quando non è entrato nel seno della balena
E poi vomitato come uomo non potrai mai capire la bellezza di Dio
mercoledì 29 Luglio
Pastorale della zappa
La via dell’amore perfetto
La via dell’amore perfetto non ha tempo
Inizia dall’eternità e va verso l’eternità
E’ così impercettibile come l’amore
Spesso la confondi come una qualsiasi vita
E’ la tua personalissima vita
Spesso la definisci con tanti aggettivi :
Scialba bella insignificante dura dolce
bella brutta dolorosa avventurosa
e altri mille aggettivi
La via dell’amore perfetto è diversa
Non è una diversità percettibile dalla realtà
Solo l’occhio puro della verità entra in questa perfezione
Non fai cose diverse dal tuo quotidiano
Ci hai fatti per Te e il nostro cuore non riposa che in Te
Dio ci ha fatti per Lui non per asservirci ad altri uomini
Lui vuole stare con noi
Nella nostra libertà scegliamo di stare con Lui
Si arriva alla via dell’amore perfetto come scelta di vita
Perchè la via dell’amore perfetto è una proposta
La vita imposta con l’inganno in questi tempi bui
E’ da fuggire più della peste
Dove il fantasma della paura riemerge per controllare le coscienze
Questo Dio non lo vuole l’amore perfetto si esprime nella libertà
martedì 28 Luglio
Pastorale della zappa
Frenesia di partire
dove andare ?
Fa un viaggio dentro di te
Devi avere solo la pazienza e il coraggio di andare
Ti puoi concedere una vacanza che ti dia luce
In questi tempi bui avere riserva di luce è bene
Beato chi rimane vigile
La vista dello spirito gli allarga gli orizzonti
Gli fa vedere particolari in arrivo
Sgama gli imbrogli satanici che si stanno preparando
Ed è pronto a lottare fino in fondo
Non vi alienate nel dire eccolo qua o la, il regno
Il regno di satana piochè è limitato ha le sue strategie
Non abbiate paura di resiste
Il regno di Dio viene nell’attimo di questi due tempi
viene-è già
lunedì 27 Luglio
Pastorale della zappa
«Aprirò la mia bocca con parabole,
proclamerò cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Mt 13,31-35
Una cosa è certa,
le parabole scompigliano le nostre sicurezze
Tutti siamo protesi a fare i soliti rituali
Che ripetiamo in maniera programmata
Come se fossero fini che ci aprono alla vita
Le parabole che escono dalla Sua bocca
Non sono quantità da raggiungere
Non sono schemi da copiare
Non sono progetti da realizzare
Non abbiamo ancora capito che il tesoro nascosto
“ E’ Dio che si fa trovare e ti da gioia quando lo trovi”
E che la perla preziosa:
“Se lo cerchi da esperto di Dio ti fa trovare una perla che ti stupisce”
O le piccole quantità di lievito:
“ Non solo altro che pochi cristiani che si perdono nella farina”
Altro che progetti pastorali e piani pastorali questi sono così pomposi
da rendere rancida la farina
Se poi prendi la senape, è un piccolissimo seme, che diventa un albero
Trovami il progetto pastorale e la sua spiegazione logica ?
Non c’è c’è una legge naturale impressa da Dio
Che il cristiano è:
Uno che si lascia trovare da Dio
Se è un intenditore di perle sa trovare la perla vera, Gesù Cristo
Si confonde nella massa di folla e la fermenta facendola diventare popolo
E’ un terreno dove il seme fruttifica e porta certe quantità che sono per il bene comune
Leggi le parabole e trova il tuo progetto di vita
La nostra maestà orgogliosa non si china davanti a tanta semplicità
Per questo le vostre case sono diventate deserte
E avete affidato il mio popolo al deserto dove i leoni li stanno sbranando
venerdì 24 luglio
Pastorale della zappa
Gli agli sono piccoli che delusione!
Sono andato a scavare gli agli
A dire la verità sono un po’ rachitici
Durante la primavera lo stelo forte e le foglie rigogliose
mi davano da pensare
Che sotto, il bulbo sarebbe stato grande
Invece, mi sono trovato davanti capoccette d’aglio
Riflettevo sull’apparenza tutto è bello
Ma nel profondo non c’era niente
Allora ho pensato forse la terra non è adatta
Le cure non sono state sufficienti
Però la domanda è d’obbligo:
“Perchè un fogliame ricco e stelo forte con radici
è in disarmonia con il bulbo ? ”
Non volevo cadere in una riflessione ovvia
Fatta di moralismo e sentenza stupida
Ci sono variabili nella vita molto fini
Che non riusciamo a calcolare
Perché il giudizio è sempre grossolano
E’ come se l’aglio mi rimproverasse e mi dicesse:
“Attento prete contadino anche in piccolo
non sono apparenze, perché il frutto c’è stato”
“Poi, ricordati che se mi vuoi paragonare al fico evangelico,
il paragone non tiene il fico aveva solo foglie, neanche mummie”
e ancora…
“Io ho deluso le tue aspettative di grandezza
perché ti potessi vantare
A te il compito che quando cucini metti il giusto
Vedrai che il mio sapore e odore sarà uguale”
Non sono io piccolo sei tu
Che sei un moralista matematico equazionale
Lasciati meravigliare non tanto dalle dimensioni
o dalle quantità e accetta tutto come dono di Dio”
giovedì 23 luglio
Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla.
Gv 15,1-9
Non puoi fare niente senza di Lui
E’ solo l’amore che fa rimanere in Te
E’ dell’amore vincolo di unità
Altrimenti il tuo ego si espande
E pretende di portarti dove lui vuole
In questa folle unità con Te
Dove l’anima muove il corpo
E opera con il suo sguardo verso Te
Lascia al mondo che sei vivo
Se guardi alle opere dei santi
Esse sfidano i secoli
Questo ci fa capire che creature piccole
Unite a Te hanno fatto portenti
Buona parte dei santi sono cacciati dalle loro opere
Come Cristo è morto fuori dalle mura di Gerusalemme
E’ così dell’amore, fa e si allontana
L’anima sa ciò che fa, non è opera sua
Sa anche una cosa importante
Tutto ciò che ha fatto è opera dell’Amato
E sempre l’anima segue l’Amato e non le opere
Questo sta a significare
Che la fertilità non dipende dal fare
Ma dallo stare sempre con Lui
Penso ai padri del deserto dei primissimi tempi
Le loro opere resistono ancora
Ciò che hanno scritto con la loro vita
E’ attualissimo e la conoscenza di oggi
Arrossisce perché non scrive niente di nuovo
Veramente senza di Lui non possiamo niente
Basta saperlo e la libertà fa capolino a casa tua
mercoledì 22 luglio
Pastorale della zappa
Mi hanno incontrata le guardie che fanno la ronda in città:
“Avete visto l’amore dell’anima mia?”.
Da poco le avevo oltrepassate,
quando trovai l’amore dell’anima mia». Ct 3,1-4
Quando l’anima passa ogni ostacolo
Non è ancora arrivata
C’è un ultimo ostacolo da superare
Oltrepassare le sentinelle della morte
E’ quella morte quotidiana
Che per amore ti fa rinunciare persino a te stesso
Allora troverai l’Amore dell’anima
Non è facile fare questo passaggio
Tante volte l’anima si mette di polso buono
Dopo ore di veglia e di corsa
E’ stanca
Qualsiasi appiglio è buono ma non trova
C’è un oltre che chiede la morte quotidiana
Meglio dire spoliazione quotidiana
Una ginnastica , solo chi ha vissuto sa insegnare
Un peso ti schiaccia se non sai portarlo
Un peso ti schiaccia se con il pensiero pensi di riuscire
Un peso ti realizza quando vai in cerca dell’Amore
Solo quando l’hai veramente trovato
Devi morire perché c’è un solo amore che ti fa nuovo
Fuori di questo Amore ci sono relazioni belle
Ma sono sempre limitate se non pericolose
Quella con Cristo è diversa
Perché ha vinto la morte
E ci ha assunto nella sua carne risorta
Tanto che, se uno è in Cristo, è una nuova creatura;
le cose vecchie sono passate;
ecco, ne sono nate di nuove. 2Cor 5,14-17
lunedì 20 luglio
Pastorale della zappa
E poi ti accorgi in un attimo di silenzio
Quando tutto va bene e stai in pace
Che non l’hai amato come si dovrebbe amare
Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora».Sal 49
Tu Signore non mi hai rimproverato
Mi hai fatto solo notare il mio amore funzionale
Correre a Te quando le cose vanno male
E amarti quando le risolvi
Eppure fino a ieri sera pensavo di amarti
E’ dell’amore darsi fino al tutto
E il tutto è un oltre che riconosco di non conoscere
Insegnami ad amare quell’oltre
Il Tuo, Signore, è un amore che non ha confronto
Dammi d’amarti come Tu fossi il tutto della mia vita
E se non lo sei voglio che lo diventi
Non guardo ciò che mi hai insegnato questa notte
Ti ringrazio di ciò che la tua voce
Ha suggerito al mio orecchio
Una vera offerta se non è fatta nella gioia e nel silenzio
Pur restando l’anima nella sofferenza
Non onora l’amore
Che Tu dai ad ognuno nel fondo della sua anima
venerdì 17 luglio
Pastorale della zappa
Se aveste compreso che cosa significhi: “Misericordia io voglio e non sacrifici”, non avreste condannato persone senza colpa. Mt 12,1-8
Facciamo fatica davanti a questa espressione
E rimaniamo perplessi a pensare
Perchè non abbiamo capito
Mettere la misericordia al posto del sacrifico
Signore ma che stai a dì !
Un sacrificio fatto bene mi da accesso più vicino a te
Se mi sacrifico veramente ho pieni diritti
La cosa più importante è che sono migliore di te
I sacrifici che faccio mi danno la possibilità di giudicare
Perchè il sacrificio è l’unità di misura
Che come la lama della ghigliottina cade
Quando il giusto nella pienezza della sua giustizia vede,
chi sa godersi la vita
L’idolatria del sacrificio ha fatto tante vittime
Solo perché ti sei sacrificato all’altare
Pensi che hai diritto al contraccambio
E chi non riconosce le tue rinunce
Deve subire la tua condanna
Questo atteggiamento di giustiziere è ipocrisia di prima scelta
Perchè nel segreto quando nessuno ti vede
Sei così trasgressivo che i demoni si scandalizzano
Ti giustifichi dicendo almeno non do scandalo
Lo scandalo più grave davanti a Dio
E’ che nella tua ipocrisia hai condannato un innocente
E tu carnefice ti sei assolto da solo
Questo è lo scandalo comune che non fa notizia
E addormenta la coscienza
Nella misericordia affidi tutto a Dio
anche chi è più peccatore di te ( ammesso che potessi giudicare)
Poi, ricordati che la giustizia e la verità sono sorelle
e si trovano davanti al trono di Dio
Cedono il passo alla misericordia
giovedì 16 luglio
Pastorale della zappa
….imparate da me che sono mite e umile di cuore
e troverete ristoro per le vostra vita Mt 11.28-30
Quanta pesantezza regna nel nostro cuore ?
E’ fatta: da preoccupazioni, liti, ingiustizie fatte e subite
Tutto ciò trasciniamo con fatica e sudore
E non riusciamo ad avanzare neanche un po’ nella vita
E se avanziamo, un carico che trasciniamo, ci fa compagnia
Non so se è il caso vivere in questo modo
Eppure con una musica triste avanziamo
Perchè questa pesantezza che opprime l’anima ?
Scrollatela da voi – dice il Signore – e datela a me
In un mondo fatto di marmo levigato
Dove neanche l’olio ci lascia traccia
Pensiamo che dietro la nostra apparenza
Possiamo di lasciare e prendere qualcosa
Peccato!!!
Andiamo a rovistare sempre nel carico che trasciniamo
Il nuovo che sta davanti a noi
Si propone e ci vuole insegnare qualcosa
Ci vuole accompagnare su i Suoi sentieri
Non sono erti ma dolci
Poichè il nostro sguardo è rivolto indietro
Gli diciamo “ la mia merda la voglio con me”
Mentre Lui ci dice “dalla a me”
Lui aspetta
Fino a quando non decidiamo di lasciare ciò che vano
E dopo avere fatto delle sceneggiate strazianti
Quanto tempo perso nei nostri tortuosi ragionamenti ?
La Sua pazienza senza limiti aspetta
E’ d’obbligo prima di lasciare il carico di merda
Il capo chino dovuto alla tristezza di ciò che perdiamo
Alza invece lo sguardo la tua liberazione è vicina
E’ Lui che ti vuole insegnare a vivere
mercoledì 15 luglio
Pastorale della zappa
Ci sono cose nascoste
Che non riusciamo a capire
Anche quando qualcuno ce le fa vedere
Non comprendiamo perché non è il momento
Poi un giorno ci svegliamo e sulle nostre labbra
Una domanda:” Perché non l’ho capito prima ?”
E nel nostro cuore le domande sono tante
Che come tessere di un mosaico cercano di dare un volto
Ai perché non hai capito
Lascia stare e fattene una ragione
Avevi bisogno dei tuoi tempi
Poi la grazia viene quando la possiamo capire
Se per pigrizia o stati d’animi diversi ci sfugge
Ritorniamo a Lui con cuore sincero
Manifestando la nostra compunzione
E avanti senza fare propositi eroici
Perchè i propositi è pellicola trasparente
Che ripete sempre lo stesso film
Un cortometraggio piccolo e monotono
Ti porta poi alla noia e ti allontana da te e da Lui
Ritorna a Lui con cuore contrito
Abbandonati al Suo volere
Dagli il tuo niente
E Lui ti darà l’intelletto e la sapienza
I primi due doni dello Spirito Santo
Un consiglio non interpretare cose nascoste
Che non puoi conoscere ancora
Senza saperlo ti trovi sul burrone della solitudine
martedi 14 luglio
Pastorale della zappa
Vedere il bene è difficile
E’ più facile vedere ciò che fa rumore
Anche perché noi vediamo solo il male in noi
Non è che non c’è il male in noi
Dal nostro cuore esce di tutto
Facciamo male e ci facciamo male
Il nostro occhio invece di fermarsi
nella contemplazione del bello
Cerca di vedere il male intorno
L’anima allora si rattrista e si abbatte
Nel vangelo di oggi ci sono dei guai
Il Bene ha fatto bene
Gesù denuncia il fallimento pastorale
E come giudice condanna che ha visto il bene
e non vuole prenderlo
Oggi come allora l’uomo è lo stesso
Davanti alla vita sceglie la morte
Eppure vuole vivere
Fai tanti tentativi di bene che falliscono
E desolato ti chiudi
Continua non fermarti mai
Comincia a coltivare il bene che è intorno a te
Puoi cominciare dalla natura
Questo tempo è tempo di colori
Se guardi i colori della frutta
Noti i passaggi di sfumatura di colori
Rimani colpito da tutto ciò
Neanche il pittore più bravo può
mettere certi colori sfumati
Prova a imparare dalla natura
E guarda passaggi sfumati
Educa i tuoi occhi a quelle piccole variazioni
di colore del bene fino a trovare il vero Bene
Lui ti aspetta
lunedì 13 luglio
Pastorale della zappa
Smettete di presentare offerte inutili;
l’incenso per me è un abominio,
i noviluni, i sabati e le assemblee sacre:non
posso sopportare delitto e solennità. Is 1,10-17
Salga a te Signore la mia preghiera come profumo d’incenso
E’ il vero orante che ama il Signore
Più delle parole che escono dalla sua bocca
Amiamo più le parole che escono dalla nostra bocca
E che sono sincronizzate con il cervello
E il nostro ego pasciuto in se stesso
Pensa!! “Sono stato proprio bravo”
Beato chi sa stare in silenzio nella preghiera
Il fumo dell’incenso lo vediamo
Il profumo lo sentiamo
Non ci dobbiamo vedere come preghiamo
O ciò che abbiamo scritto
Piuttosto dobbiamo avere dentro
che abbiamo ascoltato
Forse non c’è scritto:
Prima che la parola esce dalla mia bocca
già la conosci ?
Ora se il profumo lo sentiamo
Perchè non sentiamo la dolcezza della Sua presenza
La Sua presenza diventa profumo per noi
Nelle ore che seguono alla preghiera
Circostanze, parole ricevute, carezze
situazioni difficili e Lui è lì
Ricordati che il profumo d’incenso è:
Il tuo lavoro, la tua sofferenza, il tuo amore
il darti senza misura
Poi c’è la sosta dove i due che si sono amati nel giorno
E nella sosta il Creatore con la sua creatura
si dicono parole indicibili
venerdì 10 luglio
……..
fiorirà come un giglio
e metterà radici come un albero del Libano,
si spanderanno i suoi germogli
e avrà la bellezza dell’olivo
e la fragranza del Libano.
Ritorneranno a sedersi alla mia ombra,
faranno rivivere il grano,
fioriranno come le vigne,
saranno famosi come il vino del Libano. Os 14,2-10
Hai mai visto un giglio fiorire?
Ritto sullo stelo con la sua chioma bianca,
e il fiore che profuma
Il suo vestito non ha difetti
Fai tanto per apparire e ostentare
Guardate i gigli non cuciono non mietono
e non tessano
Neanche Salomone con la sua saggezza vestiva come loro
Gente di poca fede voi valete molto di più
La chioma del cedro del Libano
è pari alla radice che non vedi
Tante volte il nostro manifestarci è senza radici
E quando parliamo siamo tristi
Perchè ciò che diciamo con la bocca
Non ha a che fare con la nostra vita
L’olivo
La sua maestosità e la sua longevità
Al soffio del vento le sue foglie argento e verde
I suoi fiori con un odore delicato
I suoi frutti perle ciondolanti
all’orecchio di una bella donna
Il Signore è tutto questo per noi
Dio non sta in queste piante
Queste piante sono i testimoni
Di ciò che Dio fa per noi
giovedì 9 luglio
…ero per loro
come chi solleva un bimbo alla sua guancia,
mi chinavo su di lui
per dargli da mangiare. Os 11,1-4.8-9
Sollevare un bimbo e poi portarlo alla guancia
E’ un gesto d’affetto di un padre
Ho visto bimbi piangere
Ma appena sollevati ridere
E accoccolarsi alla guancia del padre
Due gesti che Dio fa con noi
Egli ti solleva sulle Sue ali
Affinché tu non inciampi Sal 91
Quando arrivano le consolazioni
Egli fa così con noi
E noi ne vorremmo ancora
Ci piace di più la sensazione che proviamo
E non riconosciamo che ci ha riconosciuti
Dio ti ha riconosciuto come Suo
E’ il Dio tuo che ti ha liberato dalla terra
E ti ha portato alla Sua guancia
Poi si da a te come cibo
Per farti crescere e irrobustirti con la Sua grazia
Ma come bambini che pensano di conoscere tutto
Ci allontaniamo da Lui
La presunzione ci porta per luoghi lontani
E nel giogo del ritorno Lui ti solleva alla Sua guancia
Poi pensiamo di essere adulti
Qui la nostra superbia lo ferisce
Ma Lui continua a imboccarci con il pane della vita
Il Suo amore eterno in eterno ci alimenterà
Perchè la farina dell’orcio non finirà
E l’olio della giara non si prosciugherà
mercoledì 8 luglio
…..Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino». Mt 10,1-7
Nel tuo cammino verso Dio
Annunciati che il Regno è in te
Lo dimentichi perché la vita ti occupa
E non hai il tempo di guardare il cielo
Che è dentro di te
E’ questa la tua condanna
Non poter guardare il cielo
Oppresso come sei da tante cose
Poi quando sei libero dalle preoccupazioni
Ti disperdi in mille pensieri
Il regno è in te ricordalo
Non fa rumore per farsi sentire
La sua presenza è fedele
Il suo parlare è debole
Sei tu che devi aderire al regno
Non è viceversa
Quante volte si è presentato a te il regno ?
E non lo hai riconosciuto
Ricordati il regno è un pezzetto di cielo
E’ in un vicolo stretto e buio
Assorto a guardare nel buio
Non riesci ad alzare la testa
E’ quello il regno
E’ l’azzurro che scorgi tra due palazzi
E li sovrasta
E’ un fazzoletto di blu
Che ti fa volare
E tu voli guardando dall’alto
Ciò che vedi buio dal basso
Il regno ti fa scorgere la bellezza
Che è in te
E ti fa dare ciò che tu sei
Perchè tra te e il Bello c’è unità
martedì 7 luglio
Vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite come pecore che non hanno pastore. Mt,9,32-38
Gesù vede le folle e non il popolo
Vede una massa disordinata che non sa dove andare
Questo può succedere quando non c’è il pastore
Compito del pastore è quello di tutelare gli agnelli e le pecore
Avere un contatto diretto con le pecore
Sono gli agnelli che debbono essere tutelati poiché deboli
Il pastore porta gli agnelli sul petto
E conduce pian pian le pecore madri (Salmo)
Gli agnelli possono trovare delle spine
Che si infilano negli zoccoli teneri
E non possono camminare
Il pastore tiene il passo con le pecore madri
Per dare la Vita e affinchè questa possa entrare
Il pastore non può stabilire i tempi e i modi
Deve dare ciò che ha dentro
Altrimenti non sa dove condurre le pecore
Pastori ,indecisi e organizzatori, non sono tali
Perchè non ascoltano la fame delle pecore
Rendono fiacche quelle forti
E ammazzano quelle deboli
possono avere sempre dei vantaggi in carne e lana
Questa modalità distrugge il gregge
Perchè disorientato gira a vuoto per le montagne
E le pecore nella loro fame
Quando incontrano la seduzione del lupo
Gli vanno dietro e si perdono
Il vero pastore non fa proclami o programmi
Da ciò che ha imparato alla scuola del Pastore Crocifisso
lunedì 6 luglio
Pastorale della zappa
Spesso sorge una tentazione a cui prestiamo i fianchi
Pensiamo che una volta abbracciata la fede
Siamo esenti dalle difficoltà
Puoi arrivare a scrutare persino il cielo
Ma da te non si allontana la difficoltà del vivere
Uno perché le piccole idolatrie, dove ci inchiniamo,
diventano le compensazioni da quattro soldi
Cadiamo in questo attaccamento
e non ci accorgiamo della tirannia di essere schiavi
Altre volte usiamo la relazione con Lui per le consolazioni
Che Lui non ci da non perché è di manica corta
Lui guardando la nostra perversione è astuto
Lo stare bene non significa non lottare
Ricordati che quando lotti Dio fa il tifo
Fin quando lotti puoi sempre vincere
Solo quando dai il consenso al pensiero negativo
O fai decidere a forze esterne a te
Allora la caduta è sicura
Nel primo caso hai deciso tu
Nel secondo caso hai fatto decidere alle circostanze
Pensando che la tua vita sia una monetina gettata in aria
In questi casi il peccato è sicuro
Il secondo è più grave ti sei venduto a causa della tua accidia
Venerdì 3 luglio
Pastorale della zappa
Questo è tempo di frutti
Notavo le piante di pomodoro sviluppate
e portano grappoli di frutti che sono grandi
Piante un po’ malandate con frutti piccoli e malati
Alcune le ho piantate a tempo giusto
Altre invece piantate , le più piccole, tardi già quando il sole era forte
Nella natura c’è una legge immutabile
Da i frutti nella loro misura e nel tempo opportuno
Noi invece vogliamo fare cose grandi più delle nostre forze
E nei tempi che decidiamo noi
Tutto ciò non viene a nostro vantaggio
Facciamo un esempio:
Voglio fare un’opera di misericordia
Tu calcoli anche la portata inizi l’opera e non la puoi finire
E’ superiore alle tue forze
Hai sbagliato misura
Voglio fare una novena al terzo giorno la chiudi
Non è colpa del demonio che te l’ha fatta interrompere
Sei tu che non hai calcolato i tempi
Ci sono molti che si ingolfano di pratiche di pietà
E non hanno il tempo per amare
Non perché la pratica è dannosa, è consigliata
Ma tu sbagli i tempi e le dimensioni
Questo succede spesso con i digiuni e le buone intenzioni
Perché anche un pianta di pomodoro rachitica porta frutto
Se il rachitismo della pianta è colpa del contadino
Dio ti da la libertà di fare le cose
Sappi:
Per ogni opere c’è una misura e ogni pratica il tempo è noto
Se comincia qualcosa oltre misura e fuori dal tempo
Hai solo danni e nessuna utilità
giovedì 2 luglio
Pastorale della zappa
Le infermità, i bisogni, il tormento del corpo
o la paura che viene dalla sue pene
Tutto ciò turba il pensiero
E lo allontana dalla gioia e dalla speranza
E’ come se andassi lento
Perchè il corpo non permette altro
Allora ti senti prigioniero e solo
Vorresti spiccare il volo
Ma le ali della meditazione e della preghiera
non battono più
Il corpo attira tutte le tue attenzioni
E la vita dello spirito subisce un arresto
Vedi solo una necessità, uscire fuori,
Perché frate asino (corpo) si è fermato
Tante volte pur di uscire da queste situazioni
Nel nostro intimo ci agitiamo
Non ci occupiamo del Signore
Non solo il corpo si ferma
Ma anche l’anima comincia a vivere nel deserto
Quello si può chiamare il deserto delle potature
E’ come se il corpo parla all’anima
Le suggerisce parole nuove
Il cuore si scuote e ribalbetta la parola amore
Anche se lo stato non passa, non è importante
Anzi proprio in quello stato di impotenza fisica
l’anima si staglia tra le vette come un aquila
martedì 30 giugno
Pastorale della zappa
Scegli quello che vuoi
E’ nella tua libertà lo scegliere
Stai attento a non farti sedurre dalla realtà
Quando guardi per scegliere
Vigila su i tuoi pensieri
Perchè la suggestione è solo l’inizio della fine
specialmente nella vita dello spirito
Coltiva in te il seme della Parola
Entra nel tuo cuore e cerca tra il tesoro che è in te
Il gioiello di cui ti vuoi adornare
Scegli tra la bigiotteria e il vero oro
Tra la virtù e il vizio
Non mettere il tuo io prima della Parola
Oggi ti sei svegliato perché vuoi dimostrare
Chi sei e farti valere
La Parola suggerisce:
Imparate da me che sono mite e umile di cuore
Scegli tra la vana gloria e l’umiltà
Oggi vuoi imparare ogni cosa in maniera famelica
La Parola suggerisce:
A che serve guadagnare il mondo intero se poi perdi la tua anima
Prima di mettere i piedi a terra hai già programmato la giornata
Parti già fuori tempo
Non vi affannate di quello che mangerete o berrete
Ti fa godere gli istanti che vivi
Se poi tutto il giorno ripeti la Parola come preghiera
La Sua compagnia non viene meno
E i tuoi pensieri evadono
Lunedì 29 giugno
Pastorale della zappa
Resisti ai pensieri forse non se ne andranno
Ma certamente tu stai lottando
Importante che la tua volontà metta un argine
Anche se accolti, di primo achitto,
pensi di abbassare la guardia… resisti
E invoca il nome del Signore Gesù
Come un lottatore che non aspetta il termine della lotta
Ma si accorge che la lotta è finita
Quando i suoi pugni sono dati all’aria
E nel cuore sorge l’aria di pace
Spesso ci sono anime che perdono tempo a pensare
Se sono uscite dalla lotta o sono dentro
Tutto ciò aiuta il pensiero a prendere possesso
Come chi scappa da un pericolo pensando al pericolo
Mettiti prima in salvo poi quando la calma i avvolge
Invece di pensare al pericolo scampato
Pensa alla tua sensibilità cresciuta
Invocare il nome di Gesù ha fatto scappare la bestia
E nel tuo cuore cresce la conoscenza
Chi lotta nel nome di Gesù contro i pensieri
Nel suo cuore aumenta la compassione
Venerdi 26 giugno
Pastorale della zappa
Vogliamo fare il nuovo senza Dio
Solo con le nostre misere forze
Pensando di imitare i peccatori
Non si rimodella il nuovo
con le nostre misere mani
Abbiamo bisogno di Te Signore
Rimodella con le tue mani la nostra umanità
Come all’inizio hai plasmato questa creta
E hai fatto Adamo
Davanti a questo scempio che assistiamo oggi
Dove il silenzio di chi dovrebbe parlare è eloquente
Dove l’ostinazione senza la realtà porta avanti il suo pensiero
Non stendere Signore la Tua mano di giustizia
Perchè saremmo travolti nella nella nostra miserabile miseria
Con la stessa mano di giustizia
plasma il cuore ingrato di questa umanità
Facendole dono della Tua misericordia
E’ vero:
I ladri prendono e affamano
diventano ricchi del sangue dei poveri
Quelli boriosi vogliono creare una nuova umanità
I curiosi cercano tra gli uomini qualcosa dove ci si può inchinare
E’ come cercare tra l’immondizia la soluzione
Altri, i giustizieri senza macchia, invocano che la tua mano si stenda
Come se loro fossero esenti da peccato
Davanti a questo mercato del niente invoco misericordia
Abbiamo bisogno della tua misericordia per non sbranarci
Perchè siamo tutti perdenti e poco penitenti
Tutto ciò è realtà sotto i nostri occhi ciechi
Donaci la vista per vedere il tuo amore
Pungi il nostro cuore con la tua misericordia
Affinchè ci accorgiamo che solo in te c’è la pace
giovedì 25 giugno
Pastorale della zappa
Vogliamo fare il nuovo senza Dio
Solo con le nostre misere forze
Pensando di imitare i peccatori
Non si rimodella il nuovo
con le nostre misere mani
Abbiamo bisogno di Te Signore
Rimodella con le tue mani la nostra umanità
Come all’inizio hai plasmato questa creta
E hai fatto Adamo
Davanti a questo scempio che assistiamo oggi
Dove il silenzio di chi dovrebbe parlare è eloquente
Dove l’ostinazione senza la realtà porta avanti il suo pensiero
Non stendere Signore la Tua mano di giustizia
Perchè saremmo travolti nella nella nostra miserabile miseria
Con la stessa mano di giustizia
plasma il cuore ingrato di questa umanità
Facendole dono della Tua misericordia
E’ vero:
I ladri prendono e affamano
diventano ricchi del sangue dei poveri
Quelli boriosi vogliono creare una nuova umanità
I curiosi cercano tra gli uomini qualcosa dove ci si può inchinare
E’ come cercare tra l’immondizia la soluzione
Altri, i giustizieri senza macchia, invocano che la tua mano si stenda
Come se loro fossero esenti da peccato
Davanti a questo mercato del niente invoco misericordia
Abbiamo bisogno della tua misericordia per non sbranarci
Perchè siamo tutti perdenti e poco penitenti
Tutto ciò è realtà sotto i nostri occhi ciechi
Donaci la vista per vedere il tuo amore
Pungi il nostro cuore con la tua misericordia
Affinchè ci accorgiamo che solo in te c’è la pace
Mercoledì 24 giugno
Pastorale della zappa
Dio non ha bisogno del nostro grazie
Ma ci ama di un amore generoso
Allora il grazie della creatura
Non aumenta la Sua grandezza
Serve alla creatura stessa
Perchè noi a Lui non possiamo dare niente
Il grazie serve a noi come mezzo
Perchè vogliamo amarlo ancora di più
Sicuramente ti è capitato
Che quando hai detto grazie
Il tuo cuore si è allargato ancora di più
Per contenere l’Impossibile
Allora perché tanti lasciano Dio ?
L’ Amore è incontenibile perché è Creatore
Noi lasciamo Dio perché feriti
Non da Dio
Ma per il peccato che è in noi
Che ha ferito la nostra affettività
Questa assetata per il proprio egoismo
Distrugge si allontana si divide
Allora il padre diventa una sicurezza
la madre il segno della realizzazione
l’amico il bastone per appoggiarti
il fratello il luogo del proprio sfogo
Tutti frammenti di amore che vanno ancora in frantumi
Lasciano all’anima l’orfananza
Anima mia ritorna al tuo Creatore
E’ Lui che sana e guarisce e ti fa Lui
Affinchè tu sia padre madre fratello sorella
Ma non di uno… di tanti
martedì 23 giugno
Pastorale della zappa
Stamani il vangelo ci propone la porta stretta
Credo che sia simile alla basilica della Natività
Per entrare ti devi abbassare
Per essere agile nel passare non puoi avere niente in mano
Mi ha sempre impressionato il passaggio
Per vedere il luogo dove il Figlio di Dio è nato
Ti devi abbassare per capire la Sua grandezza
E meravigliarti per la Sua Maestà
Senza questi due atteggiamenti non puoi capire
il senso della porta stretta
Impone una riflessione tutto ciò
Non inorgoglirti quando le porte si aprono davanti a te
E altezzoso entri come se fossi il re
In fondo alla reggia c’è la discarica della merda
Combatti ogni cosa che ti fa pensare di essere più di quello che vali
Negli esorcismi mi capita spesso di ascoltare due demoni:
Uno mi seduce con complimenti
Io sto zitto e gli impongo di tacere
Un altro mi chiama ignorante contadino
Rispondo : E’ vero
Poi riprendo e gli dico “ Vedi come ti sei ridotto!”
Silenzio rabbioso da parte sua
Chi sa cosa voglia dire con quella rabbia
Peccato che nella mia vita quotidiana
non riesco a fare questo distinguo
E’ grazia di Dio accorgersene
lunedì 22 giugno
Pastorale della zappa
Trovare un punto di contatto tra la fede e la vita
Oggi è indispensabile altrimenti si rischia di essere fuori
Questo essere fuori e non centrati ci aliena
La nostra vita è spaccata a metà e questo ci disturba
Ci fa stare male
Dove è il punto di unità ?
E’ proprio lì
dove la saggezza della vita ti porta a essere vigilante
Un frutto cade quando è maturo
La pianta lo cede e Dio lo fa cadere
Una scelta quando diventa matura
Va realizzata
Perchè quando è arrivato il suo tempo
Ti devi buttare con l’aiuto di Dio
Dio poi compirà l’opera insieme a te
Ma se tu nei tuoi miseri ragionamenti
Fai il calcolo delle probabilità
Mille pensieri si affastellano
E in mano hai un mazzo di ortiche. Queste pungono
Quanti scienziati che giudicano?
La saggezza parla quando viene interrogata
Altrimenti tace
Quando si parla troppo e tutti insieme
Si abita a Babele
La saggezza fa le cose piccole
Perchè sa che unire la vita dello spirito a quella umana
Questo è duro
In questo sta la concretezza che non da adito a giudizi
Allora una volta che hai imparato
Dio puro Spirito e Creatore ti sposerà
venerdì 19 giugno
Pastorale della zappa
Quando la vita ogni giorno ti presenta il conto
E ti accorgi che qualcosa in te non va
Anche fuori di te vedi che si corre come matti
Ingoi come uno che mangia voracemente
Il tempo è tiranno
e l’ansia come cane ti addenta il polpaccio
E’ come se ti volessi salvare da qualcosa che neanche tu sai
Nella confusione travolgi tutto
Un gesto d’amore non lo sai vedere
E il senso di colpa comincia a cucire il vestito dell’orgoglio
E’ colpa del tempo, ne hai poco
E’ colpa dell’ansia che non sai gestire
Allora la violenza viene invitata a pranzo a casa tua
Essa è un ospite indesiderato che prende posto a capotavolo
Mentre tu che sei ospitante diventi ospite
Come vedi hai perso la lucidità
“Imparate da me….”.dice Gesù
Prima di andare a scuola da Lui
E’ bene che ti fermi a stare con Lui
Ha un solo desiderio donarti la Sua pace
“ Vi do la mia pace…”
E’ sempre Lui che lo dice
Chiedigliela te la darà
E’ l’unico vero bene
che ti fa essere padrone di te stesso
Se hai la Sua pace puoi imparare da Lui
Altrimenti sei il solito bambino capriccioso
Che urla perché non sa fare il compito
Mi dirai…. Come si fa?
E’ semplice leggi il vangelo per viverlo
Lui ti fa vedere dove è mite e umile di cuore
Non occorre fare altro
Non per fare discorsi di alto livello
C’è un livello basso è quando zappi perché vedi la terra
Domani anche il tuo corpo si mescolerà con la terra
Mentre il tuo spirito contemplerà l’oceano della sua Misericordia
Giovedì 18 giugno
Pastorale della zappa
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi;
ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
Mt 6,7-15
In un mondo tutti sono vittime, è difficile il perdono
Se veramente vuoi amare, dona di più
In un mondo dove l’indifferenza regna
La parola perdono è inconsistente
In un mondo dove la competizione e il farsi valere regna
La parola perdono è una bestemmia
Non siamo più capaci di vedere il nostro peccato
Perchè abbiamo eliminato la tentazione
Chi non si sente più tentato
Ha abbandonato Dio
Ma vogliamo far valere i nostri diritti
Dove non c’è lotta non c’è vittoria
E la parola perdono è anacronistica
Eppure quel perdonare settanta volte sette
E’ un segnale indicatore che ti fa stare sempre allerta
Peccato chi non sa perdonare
Si perde la poesia della vita
E’ nel ricominciare sempre
In questo sta il sale della vita
Come il sale si perde nella minestra e da sapore
Il perdono ti rende nuovo e non lascia spazio al negativo
Il perdono ti aiuta ad abbattere il tuo io
che devi sempre foraggiare altrimenti ti tiranneggia
Tutto ciò porta alla chiusura delle relazioni
Se per caso pensi di avere ragione, lascia perdere, ama per primo
La terra la conquistano i miti e i puri di cuori
Se veramente ami la terra e il cielo puoi perdonare
Altrimenti entri nel perdonismo
Dove il cuore è lontano
Mentre sulla tua bocca il “ti perdono” o”scusami” parole vane
Sono le bestemmie che rattristano lo Spirito Santo
mercoledì 17 giugno
Pastorale della zappa
State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro,
altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Mt 6,1-6.16-18
Questa espressione è molto profonda
Chi può capire la profondità?
Non è l’essere visti o fare le cose di nascosto
Affinchè l’altro non vede che tu hai fatto
Come fai a fare una cosa per l’altro
e non essere visto dallo stesso?
Quando poi l’altro scopre, complimenti ipocriti,
rendono inutile l’atto fatto
Perchè ?
Un atto buono quando è umano
Dura nel tempo limitato o meglio è finito nel suo compimento
Mentre un atto buono fatto a Dio nell’uomo
Rende Dio tuo debitore e quindi eterno l’atto
Dio poi ti ricompenserà a tempo opportuno
Quel segreto visto solo da Dio che conosce il cuore
Sa realmente per chi l’hai fatto
Tu devi discernere nel segreto del tuo cuore:
Se fai l’atto per te, per un semplice tuo desiderio
Se lo fai per il fratello,
c’è il desiderio da parte tua essere riconosciuto
Per Dio perché il tuo amore per Lui è così grande
Lo fai a Lui nel fratello,il fratello non lo saprà mai
Tu invece Si
Le prime due condizioni ci potrebbero anche stare
Ma la terza è fondante per arricchire davanti a Dio
Un atto buono quando è umano, finalizzato all’uomo,
E’ solo umano e quindi limitato
E’ un bicchiere d’acqua portalo a chi è assetato
Ma quell’acqua dalla a Dio nel silenzio del tuo cuore
Solo Dio ti può ricompensare di quell’acqua
E tu non corri il rischio di richiedere l’amore del fratello
Perchè hai dato un bicchiere d’acqua
Questa è la sostanza
Nella realtà l’ipocrisia regna
martedi 16 giugno
Pastorale della zappa
Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste».
L’amore è e ama
Tutto questo è di Dio
Per amare occorre essere se stessi
Quando questo non c’è
Ci sono le forme di amore:
Cortesia, tolleranza, accoglienza e altro ancora
Siamo bene lontani dal vero amore
Chi conosce se stesso e quindi si ama
E’ andato alla scuola di Dio
Ha una tale nostalgia di Dio
Che vuole assomigliargli
Rimane la differenza tra creatura e Creatore
E’ importante conoscere questa differenza
Per non incorrere nel peccato di superbia
e quindi di stupidità
Amare il “se stesso” umano
E’ diverso amare “ il se stesso” in Dio
Il primo bada alle forme
Perchè vuole farle vedere e testimoniare la perfezione
Ma poi al dunque questo amore presenta il limite; è auto referente
“un prete sopra l’altare maggiore sembra un santo predicatore
poi vai nella sacrestia 1000 lire per un AveMaria” Canto napoletano
Quasi sempre si corre il rischio di idolatria
Non perché quell’anima lo vuole
Ma non fa di Dio il suo specchio
Non porta a Dio e non da Dio
Chi ama se stesso in Dio
E’ nascosto
Proprio il suo amore silenzioso e continuo da sapore
Il sale nella minestra non si vede, ma da sapore
Quando ama, sia le sconfitte come le vittorie non lo turbano
Sono messe ai piedi del vero Amore
Queste anime non badano a spese del loro corpo
Perchè sono elette nel proprio essere
Es. santa Teresa la piccola, non è uscita mai dal monastero
E’ la santa delle missioni di coloro che vanno
Oggi tutti hanno paura della malattia e non solo
Oggi parlano dei soldi che danno o fanno finta di dare
Eppure c’è un piccolo gregge che ama Dio veramente
Fermano la sua destra che è capace di distruggere sia anima che corpo
L’amore perfetto è questo
Lunedì 15 giugno
Pietro allora gli disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito». Mc 10,28
Tante volte si lascia tutto e poi si rimane attaccati
C’erano monaci che avevano lasciato tutto
E litigavano per i cesti che facevano
Quando Gesù dice:
Di lasciare la casa
E’ lasciare il luogo della tua intimità
Di lasciare la moglie
E’ lasciare l’affetto più completo
Pechè vuole che tu ti unisca a Lui
“Il tuo volto Signore io cerco non nascondermi il tuo volto”
“Mio padre e Io verremo a lui e prenderemo dimora in lui”
L’Eterno quando sceglie e tu quando gli dai il consenso
Farà casa con te casa allora tu sarai uno con Lui
Ma occorre che tu costruisci una mentalità sponsale in te
La smetti di fare lo scapolo uomo solitario sterile
Che non ha unito in se:
La parte bella e la parte malata;
Dio non viene da te
perchè sei perfetto come un marmo scolpito
Vai a trovare sul marmo vegetazione? E’ sterile
Di lasciare il tuo Io
E’ la cosa più difficile da fare è lavorare di pazienza
Questa virtù fa risaltare la tua essenza
che trova compimento e pienezza
Quando si perde nel mare della Sua misericordia
Quando hai LUI hai tutto :
Hai l’amore verso te
Hai l’amore verso il fratello
Tutto nella pienezza dell’amore
Ma se non fai la salita al monte Carmelo
Nel tuo cuore non ci sarà mai uno sguardo ampio
venerdì 12 giugno
Pastorale della zappa
Spesso andiamo in cerca di esperienze forti
Anche nella vita spirituale si cercano esperienze totalizzanti
Fatte a base di volontà personali e sforzi improponibili
Certo lottare occorre avere una certa forza
Dio nella sua misericordia propone la fiducia
E’ la fiducia che rende le relazioni feritili
E’ un po’ come dare il letame alla terra
Un io che non si da fiducia, ha come metro se stesso
Certo ottiene negli sforzi qualcosa anche di grande
Ma fondamentalmente è solo
Nella saggezza contadina è dove coltivi spesso
Devi dare al terreno il letame serve a dare forza alla terra
Tanti basano tutto su se stessi raschiano fino al fondo
Tanti pur facendo sforzi titanici sono soli
Altri danno fiducia cercano di fare cose per se stessi
Arrivano anche al successo
ma poi si mangiano ciò che hanno costruito
E’ sempre l’io che viene difeso e si distrugge
La fiducia in se stessi ti porta a guardare le cose nella verità
Infatti la fiducia porta con se la Verità
Lo Spirito di Verità vi guiderà
E’ lo spirito che ti illumina e ti da luce
L’io invece ti fa fare sempre le stesse cose
Perchè si barrica in se
non vede niente se non se stesso e le sue miserie o i suoi piaceri
Si sa che poi diventa preda ro Z’zzus
E non vede altro che la sua verità
La fiducia ti fa guardare l’Altro
anzi ti fa specchiare nell’Altro
Una volta che ti sei fatto raggiungere dalla fiducia
Cominci a tagliare tutti quei legami che il tuo io ti impone
Lavora la terra del tuo cuore con il letame della fiducia
Il letame non è bello però rende fertile il terreno
Fai una scelta :
Vuoi avere risultati spumeggianti subito e senza tempo
O la fatica di ogni giorno della fiducia continua che porta il cuore verso L’Eterno ?
Fatte sta domanda e datte na risposta
giovedì 11 giugno
Pastorale della zappa
Le piante dell’orto cariche di frutti belli
In mostra tra i brevi filari è come se mi dicessero:
“Ecco il nostro lavoro abbiamo preso dalla terra
il nutrimento, questa è la nostra ricchezza”
Ho gioito nel vedere i frutti un po’ ho lavorato
Poi alcune parole mi passavano nella mente:
Fate frutti di conversione
I frutti dello Spirito
Ogni giorno sono chiamato a dare frutto
Perchè dalle opere che si vede la fede
L’opera più bella che puoi fare è il vero cambiamento
Dove, invece di lamentarti, cominci a presentare i tuoi frutti
Lascia perdere come sono, sono come sono
Se a te non piacciono
tu presentali a Chi ha lavorato nell’orto del tuo cuore
E con umiltà canta il tuo magnificat
Lascia perdere come sono non guardare eventuale brutta figura
Tu canta !!! E fidati della misericordia di Dio
Non essere troppo perfetto nel presentare
Anche la pianta tra i suoi frutti belli ci sono alcuni marci
Quelli marci Dio non li guarda come guardiamo noi
Tu non li nascondere; questo a Dio dispiace
Perchè anche quelli piccoli e brutti attirano il Suo sguardo
Affinchè si manifesti la Sua Misericordia in te
Allora nell’unità dello Spirito Santo con il nostro spirito
Arriva al nostro cuore: la bontà la gioia il Suo timore
il dominio di te stesso e altro ancora
mercoledì 10 giugno
Elìa si accostò a tutto il popolo e disse: «Fino a quando salterete da una parte all’altra? Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!». 1 Re 18,20-39
Oggi Elia ci invita a scegliere di seguire il Signore o Baal
Il popolo era caduto nell’idolatria a causa di Acaz
Per seguire il re il popolo passava da una parte all’altra
C’era la fede dei padri e le “proposte” di Jezabele la moglie di Acaz
L’unico profeta era Elia che denuncia l’ipocrisia
Passare da una parte all’altra saltando è come scegliere il niente
E quando non c’è nessun profeta che ti indica la strada
C’è uno smarrimento totale
Elia propone un sacrificio al vero Dio
Il vero dio è il covid-19
Davanti al quale tutti hanno avuto paura
Perché non c’erano profeti che parlavano chiaro
Bisogna seguire il dio che mette paura
e obbedire ad Acaz
L’offesa che è stata fatta al vero Dio
E’ stata la Pasqua
Il Dio che sconfigge la morte non poteva sconfiggere la paura
Allora il popolo è stato allontanato dall’Eucarestia
Poteva partecipare con le nuove tecnologie alla messa
Creando una nuova mentalità minando la vera fede
Ora il vero Dio viene trattato con i guanti
Non si sa se per rispetto, (e non credo) o per paura
Con la mascherina che copre il volto e non ci definisce
Tutto condito da una frase ipocrita
“Ho cura per te se la metto”
Perchè quelli che non portano la mascherina sono pericolosi
Ipocriti avete prima avete confuso ora usurpate
Chi ha cura di quelli che sono senza cibo?
Chi ha cura cura delle depressioni dilaganti?
Chi ha cura dei suicidi ?
Chi ha cura dei litigi ?
Forse non sapete che la paura fa diventare aggressivi ?
Leggendo questo pensiero duro e i fatti sono ancora sotto i nostri occhi
Mi vuole individuare e non ho paura
Mi definisco:
Non sono fanatico, non sono un profeta
Non sono un pensatore fine, le minuzie non sono il mio forte
Sono solo un prete che sa di essere sacerdote
Contadino come provenienza e quando ha tempo zappo
martedì 9 giugno
Pastorale della zappa
Quante volte abbiamo ascoltato :
“Voi siete i sale della terra”
“Voi siete la luce del mondo”
Molte sono le volte che il nostro io
Non si perde nella minestra della vita
E intorno a non nasce niente
Altre volte ci poniamo come fari
Ma poi al dunque facciamo solo spettacolo
Diciamo delle cose belle
Le facciamo anche ma poi il nostro io
Si ciuccia quello che ha fatto
Forse non sappiamo chi siamo
Perchè non ci perdiamo in Lui
E ci attacchiamo al nostro io
Che il più delle volte è sale impuro
Chi si perde in Lui da Lui
Per questo voi siete il sale della terra
L’opera meritevole di gloria
E’ prendere il nostro niente e darlo a Lui
E’ la più bella opera buona
Che possiamo fare
Perchè sul nostro niente Lui mostra la Sua gloria
Ma noi su i nostri progetti vogliamo mettere la firma
E continuiamo a insistere
Fino a che non ci accorgiamo di aver perso tempo
Non puoi prendere l’aratro di Dio
E poi dire che hai lavorato la terra con la tua zappa
Perchè la tua firma non è quella di Dio
Quando il Signore mette la Sua firma
Ciò che vedi è veramente buono e semplice
Quando si vedono i tuoi progetti sono sempre noiosi
Un detto ebraico recita:
Figlio non fare progetti, perché fai ridere Dio
lunedì 8 giugno
Pastorale della zappa
Le pagine bianche
Nella vita ci possono essere pagine bianche
Dove non c’è scritto niente
Se ci fai caso tu ricordi solo le cose brutte
Anche se hai scritto qualcosa di bello
E’ solo una sublimazione per alimentare il tuo ego
E dargli un taglio particolare
Ma quelle pagine bianche diventano una tortura non ricordare
Poi cammini a testa vuota come gli gnocchi che vengono su
I pensieri ti portano in momenti molto belli che hai vissuto
Dove hai fatto dei cambiamenti radicali
Quelli fatti da soli con la propria volontà molto dolorosi
Quelli fatti nella volontà di Dio
Quelli fatti insieme padre spirituale
Quelli vissuti nella preghiera e stampati nel cuore
Vedrai che quelle pagine non sono bianche,
solo perché non sono scritte
Ma le vedrai scritte sul tuo volto nelle rughe
I tuoi occhi hanno lo stesso colore o forse no
Ma guardi e vedi in maniera diversi
Tu sei quella pagina vivente scritta in bianco
venerdì 5 giugno
Pastorale della zappa
Non vivere fuori di te corri il rischio di non conoscerti
Sempre proteso verso
Anche quando stai solo, sei fuori
Pensa una pianta che viene trapiantata spesso
Non darà mai frutto
Perchè mentre si sta adattando all’ambiente
Viene prese e trapiantata in un altro ambiente
E deve riadattarsi e il tempo passa
Quando è la stagione dei frutti non da niente
Tale è un’anima sempre girovaga
Che cerca si informa sogna
E ogni pensiero che arriva la sposta fuori di se
Coglie l’effimero e non mette radici
Tutto ciò perché essendo fuori
Non vede la propria bellezza
Proprio a causa delle radici, che non sono tutt’uno con la terra
Guarda la novità del nuovo ambiente
Si intristisce (gergo contadino) per adattarsi
E deve aspettare guardando le altre piante
Che sono avanti, perché hanno foglie e fiori e frutti
Cosi è l’anima che non trova mai il tempo per pregare
La preghiera viene trascurata con qualche impegno sociale
O l’anima che spazia in un infinito di pensieri
Che la fanno volare verso istinti passeggeri
Il tempo passa,
Si guarda intorno vede gli altri che fanno progressi
Si intristisce
E’ vero
Hai pregato forse il tuo corpo era davanti a Lui
Ma tu eri lontano a risolvere cose con la mente
Non eri in te nel confronto con Lui
L’acqua della grazia l’hai usata per innaffiare i tuoi pensieri
L’inganno è proprio questo questo stornare la Grazia fuori di te
E pensare che sei ispirato mentre sei spirato ossia morto
Perchè tutto festoso ti alzi dal posto dove sei
E cerchi soluzioni alle cose che hai pensato durante la preghiera
La vita della conoscenza di se vuole costanza e deserto
In modo che le radici dell’anima cercano la Grazia
Tutto ciò è doloroso pensa ai peli radicali
Essi devono perforare il terreno e accogliere la Grazia
Ricordati i pensieri mentre stai pregando
Sono come gettare acqua calda su i peli radicali
Rimani sempre nel posto dove stai a pregare
Anche se può essere luogo di distrazione
Tu ami così tanto il tuo Signore
che neanche le bombe ti spostano
giovedì 4 giugno
Pastorale della zappa
Un piccolo ramo di fagioli era diventato nero
Non si era necrotizzato
Era solo pieno di pidocchi neri
Vedendo bene anche altre piante erano infestate
Sono andato a prendere il veleno per ammazzarli
Ma poi ho visto delle coccinelle
Che giravano in mezzo ai pidocchi
Questi insetti sono proprio belli
Le ali sono arancione con puntini neri
Poi sono utili in agricoltura
perché ogni larva mangia circa 500 pidocchi al giorno
Ho pensato:”Se metto il veleno muoiono tutti pidocchi e coccinelle”
Mi sono ricordato della preghiera di Abramo cfr Gn 18,20-33
Sulle piantine c’erano almeno dieci coccinelle
Non potevo distruggere tutto, avrei mangiato meno fagioli
Ma le coccinelle non si toccano
I tempi che viviamo sono brutti perché il male fa rumore
Non abbiate paura anche il bene cresce senza rumore
Per questo Dio ha ancora la sua destra ferma
Quando la muove anche gli scienziati con i potenti moriranno
Per adesso la Sua Misericordia sa aspettare
Perchè ci sono Abramo che intercedono
Perchè le coccinelle possono aumentare e far di questa terra un giardino
Basta che quei pochi smettano di pensare ai loro interessi
Perchè se ciò non succede
Dio penserà a fare uscire da Sodoma il nipote di Abramo
E distruggerà Sodoma con gli scienziati e i pochi potenti
mercoledì 3 giugno
Pastorale della zappa
Invoca il nome di Cristo nella preghiera
Non perdere tempo dietro a tante ciance
Perchè basta un piccolo pensiero e ti perdi
O meglio ti disperdi in tanti rivoli
Invoca il nome di Cristo nella preghiera
Non fare la lista delle cose che hai bisogno
Esse ti portano via da te e da Lui
E tu nella savana dei pensieri non ti accorgi
Che dietro un cespuglio c’è il leone appostato
Questi va in cerca chi divorare
Invoca il nome di Cristo nella preghiera
Vedrai che il Nemico viene allo scoperto
Ricordati che il Nemico è subdolo
Mette nella mente cose anche buone all’apparenza
Ma sono polpette avvelenate
Invoca in nome di Cristo nella preghiera
Se la giornata è faticosa affrontala nel suo nome
All’inizio ha un sapore amaro
Ma quando si snoda nel tempo di un giorno
Ha il suo sapore
Perchè la dolcezza del nome di Cristo
Assorbe l’amarezza delle vita
Fa la preghiera vocale va bene
Però cerca di muovere l’intelletto, la volontà e il cuore
Sono elementi basilari nella preghiera
Essi fanno in modo che tu possa incontrarLo
Allora il Nemico invece di sbranarti scappa
Invece di disperderti ti ricomponi nell’unità
Invece di fare la lagna di richieste
Guardi Lui e il tuo giorno presente che hai tra le mani
martedi 2 giugno
Pastorale della zappa
La magnanimità del Signore nostro consideratela come salvezza. 2Pt3,11-15.17.18
Crede che Dio è buono facciamo difficoltà
Quante volte abbiamo ascoltato il bambino
Che urla alla madre… cattiva!
E ci prova pure a menarla
Noi facciamo la stessa cosa con Dio
Non crediamo alla bontà di Dio
Se Dio fosse buono non dovrebbe succedere
Quello che vediamo sotto i nostri occhi
Pensiamo a questo tempo;
Nella pandemia abbiamo trattato Dio con indifferenza
E’ stato il peccato grave che abbiamo commesso
L’Onnipotente che non può aiutarci
E’ vero che non lo abbiamo verbalizzato
Si sa che certe comunicazioni
è bene non darle direttamente
Questo ignorare la presenza di Dio tra noi
Neanche un urlo si è alzato da terra per invocarlo
Un paio di volte è stato rimproverato Dio perché dormiva
Al di la della pandemia l’indifferenza fa male a chi ama
Lui poi non ha smesso di amarci con la Sua bontà
Io credo fortemente nella Sua bontà
Non posso dire Padre chi mi è indifferente
Ma chiedo di ricordarsi di me che sono suo figlio
Ho diritto al Suo sguardo
Lui al dovere della Sua bontà non è mai mancato
Tutto questo ci sfugge
Al di la della nostra ipocrisia siamo coerenti nella indifferenza
Prima e dopo la pandemia ci siamo preoccupati:
Delle mascherine, dei guanti, di come muoverci
o di come dire o non dire Amen
Scusate è bene dire ci hanno caricato di paura
Ma l’Onnipotente ha parlato a tanta gente
Certo io sto in un posto sperduto
Mi è successo di incontrare gente che era senza fede
Hanno incontrato Dio ai margini della pandemia
Hanno sperimentato la Bontà di Dio
E molti ho confessato perché sono stati amati da Lui
Dio ci lascia liberi di sbagliare
Lui però non può fare a meno di darci la Sua bontà
L’ha data alla periferia dove ha trovato tanta fede abbandonata
lunedì 1 Giugno
Pastorale della zappa
Ieri abbiamo celebrato la Pentecoste
Interessante l’espressione,
gli apostoli chiusi nel cenacolo per timore dei Giudei Cfr At
Irrompe lo Spirito Santo e li scaraventa fuori
Lo Spirito Santo parla al nostro spirito e ci porta fuori
Ci hanno inoculato tanta di quella paura
E siamo paralizzati, abbiamo il timore di alzare la testa
Non abbiamo bisogno di essere liberi come i falchi
Che girano per cacciare e poi tornano sul braccio del padrone
Cosi non ci realizziamo ne nella carne e ne nello spirito
Lo Spirito Santo dice al nostro spirito:
“Vedi l’aquila che punta nel sole
Tu sei chiamato a puntare in Dio”
Ma sono paralizzato dalla paura
La paura è solo una nuvola piena di vapore
Come l’aquila la trapassa e vede il sole
Tu vai altre le tue paure
Ricordati che queste sono paure democratiche
Hanno un po’ di zucchero e la pillola della paura va giù
e ti avvelena
Il tuo spirito cerca il Santo Spirito che procede dal Padre e dal Figlio
Una volta trovato esci e va
Dio che ti ha creato non vuole vederti prigioniero di altri uomini
Ma solo accoglierti affinché tu possa stare bene
e prendere il volo verso di Lui
E’ sempre così la menzogna per resistere
Crea inganno, paura e ricatto economico-sanitario
Se sai leggere la storia che hai vissuto e stai vivendo
Usa l’intelletto la volontà e il cuore
Vedrai che non c’è ragione di avere paura
Solo ciò che ha creato Dio è eterno
L’uomo può distruggere e creare mostri tutto ciò è passeggero
venerdì 29 Maggio
Pastorale della zappa
Gv 21,15-19
Quando l’amore è differenza
“Pietro mi ami?” dice Gesù
“TI voglio bene” dice Pietro
Gesù quando chiede vuole un amore grande
Pietro è disposto ad amare nella sua misura
Nonostante la risposta limitata di Pietro
Il Signore continua e chiede di pascere
Pascere è stare al servizio delle pecore
Portarle dove c’è acqua e fieno grasso
Sapere che Pietro può amarlo come Lui ama
Mi fa pensare
Pietro è coerente nelle risposte
Ha risposto ti voglio bene
Perchè è deluso da se stesso
Si è sempre lanciato con generosità
Ma davanti alla realtà ha frenato
E’ arrivato fino a rinnegarlo
Il ti voglio bene non è amore
E’ prendere dall’altro per se
Il ti voglio bene nella relazione
Sfrutta le occasioni a proprio vantaggio
Ma non si dona a differenza dell’amore
Perchè l’amore è espropriato da se stesso
Esce fuori di se e sa pascere le pecore
La terza volta Pietro è sempre frenato
Lo vediamo quando Paolo lo prende “a viso aperto” Cfr At
Lo vediamo sull’Appia
Sul colle vaticano Pietro ha detto finalmente
“Ti amo”
Chi ama non giudichi chi va con il freno a mano
Chi dice “ ti voglio bene” non abbia paura
Guardi sempre Chi l’amato per primo
giovedì 28 maggio
Pastorale della zappa
Se tu conoscessi te stesso
e l’amore che porti nel cuore
La sana inquietudine ti assalirebbe
E andresti a cercarlo in ogni posto
Chi conosce se stesso
va e cerca l’Origine che fa esistere
Allora l’anima pur di cercare per conoscere
Affronta il suo viaggio d’amore
Non ha bisogno di mangiare cibo visibile
Perchè il suo cibo è l’incontro con Lui
Non ha sete di acqua normale
Ha sete invece della Sua presenza
Chiede di conoscere
E spera di trovare testimoni
Va per le valli del suo vuoto
E affronta la fatica delle salite
Ma tutto ciò è niente
Fino a quando non si specchia nel suo Originale
E una volta trovato pur dire ora so chi sono
In Lui trova :
la pace
Che le permette di vedere la sua origine
La bellezza
E’ vedere con i sensi dell’anima tutto il Bello
La misericordia
Nel mare di misericordia nuota
E si ricorda di quanto amore è sostenuta
Proprio perché non le basta questa conoscenza
L’anima osa oltre
Sa che sarà amata ancora di più
Perchè conosce l’amore che sempre da e non chiede
Trova il Sangue, è il prezzo del riscatto
E’ stato pagato per lei per la sua felicità
Allora l’anima sussulta di gioia
E’ un misto di tutto e dice:
Mi basta Signore questa Tua Grazia
Anche se la mia debolezza rimane
Mi vanterò delle mie fragilità
Affinchè si possa manifestare la Tua Gloria
Mercoledì 27 maggio
Pastorale della zappa
L’amore che si dona
Più che amare vogliamo essere amati
E tante volte amiamo solo con le nostre forze
Non abbiamo l’umiltà di attingere alla vera Sorgente
Succede poi che nelle relazioni più che donarci
Facciamo strategie relazionali che ci consumano
Vuoi amare o essere amato?
Voglio fare tutte e due le cose…. e hai ragione
C’è un amore che ha la Sorgente
Da cui esce solo amore
E’ una sorgente che all’apparenza non è bella
Si d’attirare il tuo sguardo
E se per caso ci provi a guardare vorresti tu amare
Da quella Sorgente escono fiumi di acqua viva
Attingi e vedrai
Quella Sorgente ama dare la Sua bontà
Quella bontà che trasborda e si dona
Beato l’uomo che sa attingere e prendere
Beato l’uomo che sa accogliere
Perché bisognoso di questo amore
La nostra diffidenza non ci fa abbandonare
Questi sono i ragionamenti:
Devo meritare questo amore
E’ vero che Dio da, ma poi chiede
Se prendo dopo devo dare
Frasi che sono freni che non ti fanno abbandonare
Non ti fanno fare un’esperienza da redento e da risorto
Allora il tuo amore è di sacrifici e sospiri
Se riuscissi a fare solo per un attimo il tuffo in questo amore
Ne avresti sempre voglia di bere
Pensa quest’amore non ti impegna a fare il primo della classe
Come peccatore potresti sempre attingere e rimanere tale
Perchè la forza di quest’amore sta nel bere
Quanto più bevi tanto più ti trasforma
Un bambino al seno della madre pensa a mangiare
Non pensa a diventare grande
E se la mamma ha saputo allattarlo da adulto è sano
Se ti dovesse dimenticare tua madre io non ti abbandonerò cfr Isaia
Capisci allora da peccatore puoi bere è Lui che ti trasforma in Se
Lunedì 25 maggio
Pastorale della zappa
La Grazia
Spesso guardando i frutti delle piante
Sono riuscito a capire la Grazia
Oltre la cura che l’uomo da alla pianta
C’è qualcosa di primaria importanza
Questa è l’acqua
Senza acqua la pianta non scioglie i sali che sono nella terra
Essa è nutrimento che diventa frutto
Con l’acqua i frutti sono abbondanti
Nella vita spirituale l’acqua è la Grazia
Che innaffia l’anima,
le da la possibilità di fruttare
C’è una differenza,però con la pianta
Dio è generoso e da all’anima un’abbondanza di Grazie
Che l’uomo il più delle volte dissipa
Le fa scorrere via come l’acqua,
non trova una conca intorno all’albero
e scorre senza dissetare la pianta
La pianta non ha responsabilità
E’ l’uomo che non sa fare il suo mestiere di contadino
“Il Padre mio è Agricoltore” dice Gesù
Intorno a quella pianta ci zappetta fa la conca e mette acqua
Cerchiamo di capire la grazia in noi
E’ come l’acqua e Dio ne da abbondanza
Però l’uomo fa scorrere la grazia e non approfitta
Allora Dio fa una conca intorno all’anima
Ora cerchiamo di capire:
Dio da la Grazia
L’uomo fa scorrere parte delle grazie via da se
Perchè?
Vuole fare da solo con Dio
Il Vangelo dice:
Il padrone della vigna andò e si lamentò con il contadino:
“Perchè questa pianta non da frutto? Tagliala”
Il contadino rispose: “Aspetta ancora un tempo se mai la tagli”
Il Padrone per misericordia aspettò
Vediamo i personaggi:
Agricoltore e Padrone è Dio
Il contadino è il Sacerdote che la chiesa da alle anime che vogliono
crescere
L’uomo siamo tutti noi
che se veramente vogliamo crescere nella vita dello spirito,
Abbiamo bisogno di confrontarci e umilmente farci indirizzare
L’anima che vuole fare da se spreca la Grazia
è causa della sua aridità e confusione
E se il sacerdote sbaglia?
Cadi sempre sul morbido, Dio non tiene conto del tuo errore
Ma il sacerdote ne deve rispondere…. Tranquillo
Io voglio fare solo con Dio
“Attento!!! Alla polvere che metti sotto il tappeto e alla superbia”
venerdì 22 maggio
Pastorale della zappa
Un mio carissimo amico una volta mi ha fatto notare:
“Se tu leggi la scrittura trovi esempi visibili nella natura.
E da come guardi gli esempi che sono sotto i tuoi occhi
capisci cosa vuol dire la Parola di Dio”
Oggi chi scrive deve seguire linee ideologiche
Oggi chi scrive deve giocarsi il cervello
Perchè deve scrivere quello che vuole il padrone
La Parola invece quando fa esempi agricoli
Ti fa capire che quello che succede nella natura
Accade anche nella tua vita
Leggi la storia di ogni giorno della luce
Che combatte e vince le tenebre
Leggi l’alba che per vincere colora il cielo
Leggi il tramonto
che con i colori ti lascia un cuore pieno
Anche se c’è il buio
Ci sono sempre quelle piccole luci
che danno speranza
Hai mai visto l’argento brillare?
Vai nelle notti di luna piena e guardati intorno
La bibbia è piena di questi esempi
Che ti aprono la mente e ti fanno avere un tuo pensiero
Oggi siamo diventati tutti pappagalli
O comari che vanno al mercato a pettegolare di ciò che si dice
Non clonare il tuo cervello dietro una stampa corrotta
Perchè tanto chi scrive deve servire il padrone
La Scrittura ha il compito di servire l’uomo
E farlo arrivare a vette alte
Un vetta alta ti fa toccare il Cielo con le mani
E non razzolare nel cortile della globalizzazione
giovedì 21 maggio
Pastorale della zappa
Mi chiedo quanti piani sono sfumati
Appuntamenti fissi che avevamo previsti sono sfumati
Piani dove avevamo posto tutte le nostre speranze
Sono saltati
C’è chi si ostina a voler continuare come prima
Ma tutto è saltato
Signore abbiamo capito che siamo fragili
Tu dove vuoi che iniziamo ?
Questa è la domanda saggia che ognuno si vuole fare
C’è un nuovo da iniziare
Cercalo con tutte le tue forze
Non avere paura e comincia a chiedere al Signore
Certo la paura fa da padrona e paralizza il nuovo
Lasciate perdere la strategia del terrore che ci vuole legati
In questi giorni ho incontrato tanta gente
Anche quelli che stanno lottando contro la morte
In tutti questi c’è una piccola speranza
Tutti mi dicono non è come prima
Qualcuno mi ha detto:
“Anche se il nodo scorsoio si stringe intorno al collo
E mi fa mancare l’aria ho avuto modo di pensare e di sperare”
Questo ha un tumore e vuole vivere
Ha trovato la fede che aveva smarrita e la forza di vivere
E’ vero che o’ Z’zzus fa le pentole ma non i coperchi
Solo Dio definisce le cose e dalle macerie costruisce
L’uomo che si abbandona a Lui trova la forza
Chi ha puntato su i soldi da elargire e non arrivano
Deve fare i conti con questa nuova realtà
Essa cresce e non fa chiacchiere
mercoledì 20 Maggio
Mi fa pensare il rompicapo dell’Eucarestia
Come ricevere l’Eucarestia ?
In macchina, con i guanti, nei sacchetti di plastica
Ognuno sta a trovare una forma
Tra barzellette e ironia, Gesù tu sei un problema
Quando tu ti presenti a noi nel tuo vero corpo
Puoi essere veicolo di pandemia
Stiamo sempre là a trovare forme senza rispetto per la sostanza
Questi paradossi creano presupposti per ammazzare la fede
Signore Tu non guarisci anzi sei veicolo di infezione
Tu Signore non ci salvi dalla peste che distrugge
Cosa diremo dall’altare ?
O Gesù quando ti contemplo mi sento protetto
Quando prendo il tuo corpo ho vigore
Molte cose ho ancora da dirvi,
ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Gv 16,12-15
Il peso della verità ha il fondamento nella fede
Questa verità è fondante nella relazione
Non puoi ricevere Cristo senza fede
Se hai paura che prendi il virus
che prendi a fare un tocco pane insipido ?
Basta che ti lavi le mani e metti la mascherina
Lavarsi le mani è buona educazione
Le messe si possono anche moltiplicare
Non sono un dipendente dei Mec
Prendi a pizza e via con la macchina
Stiamo dando il meglio di noi con queste trovate
In Francia la messa in macchina nel parcheggio
Poi dopo la comunione fare la fila per uscire
Ma dove è la dignità dello stare insieme ?
Meglio non leggere certe trovate
Rimanere fedeli alla cena dell’Agnello insieme guardandoci in faccia
martedì 19 maggio
Il fiore di zucca chiede aiuto
Stavo con il coltello recidendo un fiore di zucca
Per immergerlo nella pastella e farne frittelle
Quando un urlo mi arriva “Aiuto non mi recidere,
Sono sbocciato appena stamani, sono bello e aperto,
aspetto un’ape che si sporca e va verso l’altro fiore”
Guardo
e vedo un altro piccolo fiore all’apice di una zucchina
E’ in attesa di essere fecondato dal polline
Il fiore continua a parlare e dice: “ti ricordo che vivo pochi giorni,
lasciami la possibilità di rimandarmi in padella.
Voi avete il diritto di cibarvi di noi
Sempre per la legge impressa nella natura dal Creatore.
Ma non fate le cose con temperanza nella giusta misura.
Il diritto non è fare violenza, prendere, arraffare,
come se foste padroni assoluti.
Il Creatore ci guarda con discrezione e amore
Lui ha più diritto di voi e invece ci rispetta
Quel rimprovero mi è stato di aiuto
Non potevo castrare quella pianta di zucchine
Bastava aspettare due giorni
Non tutto e subito ma l’attesa affina il desiderio
Non interrompere il ciclo naturale in maniera violenta
Ma aspettare che ogni essere dia prima gloria a Dio
E così l’armonia testimonia la presenza del Creatore
Qualsiasi deificazione della natura è idolatria
Lunedì 18 Maggio
Pastorale della zappa
Una fragola sale in cattedra
Guardando una fragola rossa bella
I suoi tessuti lisci con alcuni puntini marroncino
Mi sono detto: “Guarda i merli che hanno fatto?”
E lì una voce dignitosa e forte mi diceva:
“Non piangere su di me,
Tu rosichi perché un merlo ti ha fregato
Vedi voi uomini non capite la legge della natura
E’ vero tu mi hai coltivato e hai avuto cura di me
Sei un contadino biologico vero ,non sei come quei finti,
che parlano di biologico, poi appena sono invaiata mi mettono
in camera buia con gas per maturarmi e fare più soldi
perché prodotto biologico. Per non parlare di quelli,
che usano prodotti chimici.
Questo non è argomento della mia lezione,
voi siete abituati a fare chiacchiere
Devi sapere che il merlo ladro come tu chiami
Mi ha corteggiato da quando ero verde
Poi ha aspettato l’invaiatura
quando il bianco cede il passo al rosso
Piano piano sono diventata rossa
Non perché mi corteggiava anche perché c’era la merla
La natura ha una legge quella dell’istinto
Anche voi avete l’istinto
peccato che non lo lavate nel sangue di Cristo
Invece lo imbastardite con la ragione
pensando di creare e invece rovinate
Devi sapere che ragione quando non segue l’intelletto
è una scheggia impazzita e infatti….!
Sto per finire non ti annoiare
Appena rossa ecco il merlo con la compagna
Mi beccano e mangiano tutto anche i semi
Portandoli in alto per poi lasciarli lontani in qualche prato
I semi sono i miei figli mi fa dolore lasciarli
Non li ammazzo e non li trattengo come fate voi
Perchè usate la ragione senza intelletto
Fate allora frutti secondo lo spirito
Perchè i vostri frutti sono preziosi agli occhi del Signore
Grazie fragola rossa maestra di vita
venerdì 15 maggio
Pastorale della zappa
Mi sto attrezzando alla fase 2
Stamani dopo tanto tempo sono uscito per pregare
Il sole era ancora a dormire iniziava l’alba
Il cielo mi sembrava una volovia
Il solito fagiano indispettito che vedeva un ospite nuovo
E’ dovuto passare in un altro posto
La fagiana silenziosa cercava di oltrepassare il confine del campo
I passeri silenziosi qua e la per il cielo
Gli estracomunitari i pappagalli verdi volavano in gruppo
felici di volare e scoprire altre terre
Il cardellino con il suo canto dolce
La colomba con il suo tubare
Il merlo a fa danni nell’orto e mangiarsi le fragole
Un po’ ho rosicato anche loro hanno diritto a vivere
Le rondini acrobatiche facevano il loro volo in frac
C’era un bioparco in aria molto interessante
L’ultimo quarto di luna calante
Che causa vento veniva coperta da una nuvola dispettosa
Tutto questo succede in cielo in un mattino di primavera
Al guardare pensavo a noi uomini
Il fagiano si è spostato noi abbiamo il diritto di proprietà
e anche usurpare le proprietà altrui
La fagiana cerca l’amore e si sposta
L’uomo vuole essere amato e si ferma
I passeri dopo che hanno nidificato se la divertono
Gli uomini ammassano proprietà e dopo muoiono da soli
I pappagalli volano e cercano
Gli uomini invadono e usurpano
Il cardellino da il meglio di se con il canto
L’uomo è stato abituato a dare il peggio di se
La colomba sempre innamorata e dolce
L’uomo sempre affranto nei suoi pensieri e malattie
Il merlo mangia ciò che trova
L’uomo non solo mangia il cibo, ma anche il sangue del fratello
La rondine quando vola è elegante
Fa bene ciò che sa fare e segue la legge dando gloria a Dio
L’uomo vuole fare di più trasgredendo la legge
Dimentico di essere immagine di Dio e gloria di Dio
Pensa di essere più di Dio poveraccio addio felicità
giovedì 14 maggio
Pastorale della zappa
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone;
ma vi ho chiamato amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre mio l’ho fatto conoscere a voi. Gv 15,9-17
Questa dichiarazione d’amore da parte del Signore
Ci inchioda alle nostre responsabilità
Non è vero che vogliamo essere amici di Dio
Ne tanto meno Gesù propone quella amicizia senza struttura ossea
Vi chiamo amici perché vi ho partecipato del Padre mio
Ho fiducia in voi da eleggervi a miei amici
Noi amiamo essere servi che eseguono e non conoscono
Inevitabilmente la conoscenza impone di entrare nello spazio dell’Altro
Gesù ha un desiderio di portarci nel Padre
Ci vuole far godere la bellezza della figliolanza
Noi sempre sull’uscio e mai entrare, con la possibilità di scappare
Poniamo il nostri se….(se volete su questi puntini mettete i vostri se)
Oppure le nostre domande che chiedono assicurazioni
Tu mi dai…. ?
Tante volte cadiamo nelle trappole allettanti “ro Z zzus”
Che puntualmente ci presenta il conto che non possiamo pagare
E diventiamo proprietà di lui, schiavi di una creatura fallita
Che ci tiranneggia nei sensi
Questa proposta di amicizia gratuita da parte di Gesù ci fa diffidenti
Perchè non sappiamo discernere
E cerchiamo il nostro piccolo tornaconto
Mi trovo spesso a contatto con gente che ha usato i sensi
Pensando di bere vino buono,
ma poi al conto quel vino si è trasformato in fiele
Il vino dell’amicizia di Cristo è vino D.O.C.
Perchè l’Origine è nel Creatore
mercoledì 13 maggio
Pastorale della zappa
Stamani è un po’ difficile scrivere il bello
Non perché non c’è… anzi è molto
Ma noi siamo tentati dal tangibile e reale
Avviene in noi molte volte qualcosa di forte
Dove pensiamo che è nostro e ci siamo guadagnati
Persino pensiamo che sono doni di Dio
Niente di più aberrante di questo e di falso
Nel fondo del nostro cuore ci sono forze
E noi quando le prendiamo in considerazione
Queste prendono forza e vigore e ci fanno stare bene
Quella gioia immediata fatta da fuoco di paglia
Che quando finisce ci fa disperare e c’è l’Esattore
L’inganno viene dal nostro cuore
La gioia falsa è perché non sappiamo discernere
Noi siamo legati a doppio filo con la Vite
Io sono la vite e voi i tralci… il vangelo di oggi
Tante volte siamo quei tralci senza frutto, vigorosi
Ma non hanno nessuna gemma fruttifera
Tutta apparenza e un contadino accorto li scacchia
Perchè sono tralci parassiti prendono si dalla Vite
Appaiono belli forti ma dentro sono vuoti
La Vite (Gesù) non si stanca di tenerli
E aspetta
fino a quando non fanno una piccola gemma che da frutto
Sono i cosiddetti racimoli due o tre chicchi d’uva
E’ il Contadino (Padre) che li taglia e getta via:
Quelli che hanno solo foglie
Mentre quelli che portano frutto li pota
E i racimoli piccoli grappoli di tre chicchi li lascia
Servono al pellegrino che passa per campi
Vede questo misero grappolo e addolcisce la sua bocca
Dio si accontenta di un piccolo grappolo
Attenti all’Esattore che ti pone uno specchio davanti
E ti fa pavoneggiare davanti allo specchio
Il Contadino è il tuo TU è Lui che ti fa essere ed esistere
A te la scelta e il giudizio
lunedì 11 maggio
Pastorale della zappa
Chi ama me sarà amato dal Padre mio e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui». Gv 14,21-26
L’amore chiama sempre amore
Gesù cerca questi amanti
E’ come se Dio cercasse casa
Prenderò dimora presso di Lui
Quella parte nostra che ha l’odore di divino
L’anima mia ha sete del Dio Vivente
Così recita il Salmo
Chi ha cura della sua persona conosce questa sete
Sa che nell’amore l’anima trova pace
Non solo la pace, ma canta
come cantano gli uccelli in questo tempo
L’anima che ama apre le porte della sua casa
Vi entra la Trinità che prende dimora
Dio ha tutto ha tante case
Vuole fare casa con noi in modo che siamo perfetti
E’ l’amore che ci definisce
Il giusto quando muore sarà seguito dalle opere
Sono tutti gli atti d’amore fatti
Ciò che fai per amore e in Dio è eterno
Ciò che fai per te e per gli uomini
E’ legato alla tua esistenza terrena
venerdì 7 maggio
Pastorale della zappa
Forse è il silenzio
Forse è la notte
Forse è lo sforzo che fai
Forse è il desiderio
Forse è…. cerchi un motivo
Un motivo non c’è
Una morale che non ha senso
Sai solo che hai davanti a te
Qualcuno che ami
Un senso di gratitudine ti invade
E’ la preghiera ma non è preghiera
La preghiera ha i suoi canoni
Hai i suoi titoli:
E’ vocale
E’ silenziosa
E’ del cuore
E’ liturgica
E’ canonica
Allora l’immagine di un bambino che porta un fiore alla mamma
Un gesto che il bambino istintivamente fa
Lui è felice
La mamma è felice
Quelli che guardano sono felici
Quel gesto ha il sapore della gratuità
Ma anche quello non è
E’ indefinibile l’amore che ho per Te
E’ inconcepibile l’amore che hai per me
Arrivo alla soglia dell’Amore
Anche nudo mi devo fermare
Forte è l’amore che sprigiona quella soglia
Basta al mio essere la luce che vede
Altro non vuole perché sazio
Vorrebbe solo offrire un fiore
Senza una ragione o un motivo
Sa solo una cosa
E’ Misericordia quella che ha permesso tutto ciò
giovedì 7 maggio
Pastorale della zappa
In verità, in verità io vi dico: un servo non è più grande del suo padrone, né un inviato è più grande di chi lo ha mandato.
Sapendo queste cose, siete beati se le mettete in pratica. Gv 6,13-20
Signore guardo le tue consegne e mi chiedo, facendo questa riflessione
E i verbi sono :
Andate
Sono veramente uscito da me stesso dalle mie teorie, dalle mie idee?
Per annunciare Te mio Signore e mio tutto ?
Sono stato come un agnello che si lascia tosare davanti a tosatori ?
Ho creduto alla beatitudine che mi hai promesso?
Ho fatto amicizia con i tosatori e ti ho tradito
Annunciate
Signore qui ho annunciato me stesso e non Te
Il tuo nome non l’ho mai pronunciato
Per non nominarlo invano, in questo sono stato coerente
Ahimé questo mi ha fatto sentire più grande di te
Ho pensato di annunciare le mie idee e non la Tua persona
Sei Tu che mi hai mandato e dovevo parlare di Te
Portate
Avrei voluto portarti tante cose che sono già Tue
Mentre le ho sottovalutate
Mi sono incantato e sposare cause che non ti appartengono
Penso al bene che mi hai fatto
E mi sento traditore mi sento un misto tra Pietro e Giuda
Perchè ho pensato che qui non è in gioco una teoria
E’ la Tua persona che ho tradita e che un giorno mi giudicherà
Sarà un giudizio di misericordia nella vita presente
Dopo la morte sarà giudicata l’anima che è tua immagine
E lì sarà pianto e stridore di denti
Perchè l’intelletto dovrà rispondere dei dono ricevuti
Mercoledì 6 maggio
Pastorale della zappa
Ci sono dei momenti che sono di passaggio
Te ne accorgi da come fai le cose
E’ come se avessi nel cuore uno stop
Non c’è voglia di costruire
E demolire si fa fatica
Non perché l’anima è legata alle cose
E’ un po’ come quando si esce da una situazione
Proprio questo stato ci permette il cambiamento
Non devi aumentare le cose da fare
Ma puoi risistemare ciò che hai imparato questo tempo
Il tempo dell’ascolto va tenuto
Mentre il tempo dell’ozio o delle telefonate va abbandonato
Il tempo della famiglia va consacrato
Mentre la perdita di tempo girando a vuoto va tolta
E’ un po’ entrare nel guardaroba per il cambio stagione
Qualcuno può pensare che questi continui cambiamenti
Ci possono disorientare…. è vero
Quello che devi sempre tenere fisso è sapere dove vai
La meta in qualsiasi tempo e stagione rimane sempre fissa
E’ Lui
Martedì 5 maggio
Pastorale della zappa
Un cuore che ama vuole conoscere
Inevitabilmente desidera dare e avere fiducia
In questa relazione diventa pregnante la conoscenza
Si sa che noi creature siamo imperfette
E al cuore diamo il luogo del sentimento
Mentre Dio fai i fatti con noi e si mostra a noi
Titubanti come siamo e diffidenti
Ci mettiamo in competizione con Lui
E cerchiamo di aumentare la nostra fede
Facciamo atti da matti novene, digiuni, preghiere
Quanto più aumentiamo queste pratiche
Tanto più pensiamo che abbiamo fede
Questa è stoltezza e questa fede è fallace
Non viene da un sano discernimento
Oppure diventiamo come quegli stolti pensatori
Che quando sentono parlare di cuore pensano al romanticismo
Niente di tutto questo
Uno straccetto d’amore tutti l’abbiamo avuto
E ci siamo educati
Che il luogo del cuore è il luogo della quantità
La fatidica frase un po’ così: “Quanto mi ami?”
Con Dio le cose sono diverse
Lui ti ama e non bada a spese visto che ci ha donato il Figlio
Già questo ti dovrebbe far capire il Tipo che è
Tu non puoi mai competere con Lui
Se nel cuore hai capito e hai questa conoscenza
Gli dai fiducia e la tua fede è salda
Ricordati che la fiducia si da a chi veramente ci ama
La fede è insipida quando deriva dalla stoltezza e ragionamenti vani
Allora la fiducia non tiene
Questa modalità è lasciare Dio all’asciutto dopo tante preghiere
lunedì 4 maggio
Pastorale della zappa
Tutti sono chiamati alla vita
E l’abbiano in abbondanza
Questo è il pensiero di Dio
E’ anche la proposta che Dio fa agli uomini
E’ mai possibile che Dio voglia la morte?
Cerchiamo da tutte le parti vita
Ma se dentro di noi c’è chiusura non c’è vita
Non ho nessuna ricetta di vita
Ho solo da annunciare la solita bellezza
Che è antica e nuova
Siamo sempre lì a costruire e demolire
Abbattere ciò che hanno costruito gli altri
E i figli distruggono ciò che i padri hanno costruito
C’è un anelito costante come il venticello
Che in questi giorni ci accarezza
Seguiamolo invece di farci attirare da discussioni
Il soffio di Dio oggi si fa sentire
Seguiamolo se veramente questa clausura è servita
Non facciamo come lo spumante
Ma piano piano cominciamo a prendere contatto
Cerchiamo un luogo dove possiamo trovare qualcuno
E parliamo di noi di come stiamo
Raccontiamoci e oggettiviamo i pensieri
che ci hanno tenuti fermi dentro
Lasciamo perdere tutte le raccomandazioni paternaliste
Che i giornalisti servi ci offrono
Cerchiamo un sacerdote o una persona saggia e parliamo
Questa è la nostra necessità
Siamo stati scekerati in casa da notizie inutili
Oggi fuori cerchiamo di ricomporci
I padroni vogliono salvare il loro portafoglio
Noi abbiamo bisogno di compensazioni futili
La necessità vera e reale è ricomporci nell’unità della persona
Mi raccomando: guanti, mascherine,
non superate il numero di 15 che al 16esimo scatta il virus
al 17esimo succederà un ecatombe
Abbracci, congiunti e altre acrobazie lasciamole a chi è confuso
Disintossichiamoci dalla paura che ci hanno messo addosso
giovedì 30 Aprile
Pastorale della zappa
Vani pensieri affollano la mente
Eppure ci colpiscono
Vane fantasie ci fanno volare
E ci disorientano
Vani propositi trovano posto nel vuoto
Le cose vane ci attirano
nel tempo della luce di un fulmine
Portiamo in noi questa fragilità
Beato chi la conosce e ne fa tesoro
Tutto ciò è come quello scossone
Non ti fa agitare ma ti scuote
Un albero sotto il vento per non cadere mette le radici
E le fa andare sempre più in fondo alla terra
Anche una folata di vento può essere utile
Peccato che il nostro io sempre in difesa
Non riesce ad imparare per andare in fondo alle cose
L’uomo spirituale tutto utilizza per il bene
Le cose vane sono quei buchi che trovi nel cammino
Quando ci cadi dentro almeno sai dire: “Mi sono distratto”
E non ti arrabbi con il buco dicendo che è colpa sua
Come vedi la vanità serve per aumentare la pazienza con te
Mercoledì 29 aprile
Pastorale della zappa
Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro.
Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita.
Mt 11,25-30
Signore la stanchezza si fa sentire e con essa l’oppressione
Sembra che siamo senza via d’uscita
E’ una prova questa difficile da superare ma non impossibile
Tu solo Signore sei la Via d’uscita per la nostra libertà
Tutti questi dialoghi mediati da ragionamenti umani
Dove il proprio ego vuole vincere senza mettere Te
Questo è quello che mi fa più paura
In questi dialoghi ci sono entrato e ho visto che sono senza uscita
Tu solo ci puoi salvare non tanto da questa peste che ci minaccia
Quante pestilenze o carestie i nostri padri hanno affrontato?
E le hanno vinte nel tuo nome?
Questa peste ci sconfiggerà
Perchè noi uomini siamo stati coerenti con la nostra stoltezza
Abbiamo deciso che Tu mio Signore è bene che stai fuori
Questo inganno continuerà
fino a quando il proprio io-dio non si fa da parte
Ora Tu sei messo da parte ci guardi con tenerezza e aspetti
Anche perché il vaso mi sembra colmo
Sia il Tuo intervento Padre non secondo giustizia ma secondo misericordia
Intervieni con la Tua onnipotenza
Lascia,Padre, la piccineria infantile del detto e non detto
Aiuta i poveri che sono quelli che soffrono di più
C’è un’onestà di fondo che distingue l’uomo dalle bestie
Quella di ammettere la propria impotenza e finitudine
E invocare il Tuo Santo nome
martedi 28 aprile
Pastorale della zappa
Anche l’orto ha bisogno delle piccole cure quotidiane
L’erba parassita va estirpata
Alcune piantine si reggono da sole
Altre hanno bisogno di un sostegno
Altre trovano appoggio da sole e vanno avanti
Tutte crescono con la loro naturale bellezza
Non hanno il tempo per paragonarsi alle altre
E gridare verso Dio: “Perchè a lei si e a me no?”
Sono impegnate a portare frutto e offrirlo
La legge che hanno ricevuto è quella di crescere e donare frutti
Anche noi siamo chiamati a dare frutti
Paolo dice:” Fate frutti di conversione…”
Se perdessimo meno tempo nel paragonare il nostro io
E seguire la naturale inclinazione di cercare la nostra Immagine
Certamente non davanti allo specchio
Ma entrando in noi e porre tutto noi stessi nelle Sue mani
Avremo nel confronto luce e doni
Tutto ciò serve per vivere la vita
Allora saremo dono per gli altri
Il dono quando viene ricevuto va partecipata la luce che ne deriva
Beati coloro che realizzano tutto ciò
Saranno come alberi piantati lungo i corsi d’acqua
Daranno frutti a suo tempo e le foglie sono sempre verdi
Forza e avanti il Signore ci libererà da questo inganno masso
Lunedì 27 aprile
Pastorale della zappa
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: voi mi cercate non perché avete visto dei segni, ma perché avete mangiato di quei pani e vi siete saziati. Gv 6.22-29
Signore a noi ci impediscono di mangiare il tuo pane
Ho come l’impressione
che dobbiamo cercarti come ai vecchi tempi
Noi abbiamo bisogno del Tuo pane
Perchè il tuo pane va mangiato insieme e non da soli
L’omino piccolo piccolo ci ha vietati di incontrarci
Ha permesso i funerali anche di quelli morti di malattie infettive
Ma la messa per il popolo che ha necessità NO!
Si stanno svelando i pensieri dei superbi
Che si perdono nel loro cuore misero misero
Possiamo rivolgerci solo a Te Signore nel segreto del nostro cuore
E correre il rischio di celebrare la messa in notturno
Io sono pronto a fare e trasgredire un decreto fatto di domenica sera
I superbi trovano sempre il modo di rovinarti la vita
Funerali con quindici familiari ma che vo di ?
Un defunto morto infettato
e 15 persone che assistono al funerale non si contagiano ?
Signore come vedi vieni barattato con i sentimenti
a cui noi siamo sensibili
Mentre le necessità che ognuno di noi ha fanno paura
O tu Signore fai paura ai superbi?
Ti vogliono blindare nella tomba del sabato santo
Ma non sanno che sei risorto
Ma almeno speriamo che i cosiddetti testimoni lo sappiano
Buona giornata a tutti
Hanno aperto tutte le attività commerciali per avviare l’economia
Ma si sono dimenticati dei poveri
L’omino piccolo piccolo deve sapere che ai poveri ha provveduto la chiesa
Come sempre chi aiuta deve essere punito può infettare
Perchè l’amore cattolico è un virus più pericoloso del Cov.19
venerdì 24 aprile
Pastorale della zappa
Chi sa se questo virus ci fa rinsavire ?
Troppa confusione e amarezza regnano
Anche i capponi stanno sul palco e urlano
O si presentano nelle chiese
ed esprimono la loro ignoranza
I cristiani si sa se sono tali
Sono segno di contraddizione
Come lo è il loro Maestro
Ma non si agitano come le canne al vento
Quella frase acidula “Va tutto bene”
Ci ha illuso e con il passare dei giorni
Ci siamo accorti che era spumante da quattro soldi
Il vino buono della costruzione viene ora
Ora che siamo stanchi e sfiduciati
Ora che il lutto ha visitato tutti
Ora che sul volto portiamo le righe della sofferenza
Non è continuare come prima
Prima non era vita
Il virus ha fatto crollare tutte quelle certezze
Ora si costruisce con umiltà
Abbiamo capito che non siamo dei padri-eterni
Ma semplici vasi e che la scienza smetta di fare la sacerdotessa
Solo Dio cura l’uomo nella sua integrità umana e spirituale
Lui solo l’Onnipotente che con umiltà si fa piccolo e vuole aiutarci
La Sua giustizia si paleserà nell’altra vita
E fino a quando siamo nel mondo la Sua Speranza e Presenza ci alimenterà
giovedì 23 Aprile
Pastorale della zappa
L’amore servile
E’ questo l’amore più diffuso tra gli uomini
Dove il furbo pensa anche di ingannare Dio
Tutto per un tornaconto fatto di poche briciole
Nella Parola di oggi risuona questa espressione:
“Bisogna obbedire Dio piuttosto che agli uomini”
Questo amore obbediente e non servile
Ha una potenza che nessuno conosce
Perchè l’amore non è una dottrina
Ma una relazione dove la pietra angolare è la Verità
Quando l’amore è dottrina, è qualcosa di umano
E gli atti d’amore compiuti sono finiti
Infatti tutte le ideologie del secolo scorso
Partite in maniera apparentemente buona
Sono sfociate nei massacri degli uomini
Sono rimasti solo servi nostalgici arrabbiati
Anche quell’amore predicato verso la fine del secolo scorso
Basato “sull’amore verso se stessi e il proprio benessere”
Ideologia pericolosa ha alimentato l’avidità democratica
E la crisi economica dove i furbi mangiano e i poveri rosicano
L’amore obbediente ha una relazione diretta con il Padre
Sulla roccia della Verità che è il Figlio
Questo amore è mansueto nella sostanza
Perchè è in Dio e si sa che Dio mena da fermo
In più è un amore eterno
Dove l’amore verso se stessi non è centrale
Ma è subordinato a Dio da cui proviene ogni bene
Dio è capace di obbedire agli uomini facendosi piccolo
Ma l’uomo è capace di arrivare a questa piccolezza di Dio?
Ho l’impressione che fare questo per l’uomo è difficile
C’è una Speranza profonda che chiedendolo a Dio;
Può succedere
Allora la libertà sarà pane quotidiano per tutti
mercoledi 22 aprile
Pastorale della zappa
Un cuore ama solo se conosce
Spesso diciamo che Dio è amore
Ma non lo conosciamo
Facciamo la solita affermazione da catechismo
L’affermazione di Gv “Noi abbiamo creduto e conosciuto
l’amore che Dio ha per noi”
Bisogna che crediamo all’amore
Se credi all’Amore. Lo segui.
E’ la sequela che porta alla conoscenza
Per amare non occorre ne la radiografia e ne il sentimento
Perchè la forza che Dio porta con se
Quando bussa al cuore è indefinibile
Perchè il credere e il conoscere fanno sintesi
E ti fanno trovare davanti a Qualcuno
Dove l’unica parola che puoi dire è “bello”
Poi questo amore è così forte
che di primo achitto pensi che sia impossibile
Perchè il luogo dell’incontro è il campo del tuo cuore
Il cuore è stato bonificato dall’Amato:
Dai rovi che sono le ansie
Dai sassi che sono i pensieri
Dalla merda che è stata trasformata in humus
E ha portato al tuo cuore la conoscenza di se
E cerca acqua e solo l’Uomo della croce sa dare
Proprio qui la tua sete trova nella frase dell’Uomo della croce:
“ Ho sete….. di te” la pienezza della conoscenza
L’intelletto, l’anima il cuore si fondono
Perche attraverso quella carne che mangi sei mangiato
Quel sangue che bevi sei preso dentro e lavato
E tu nel fisico ti accucci come un bambino nel seno della madre
Che mangia e bevi l’Amore che non tramonta
martedì 21 aprile
Pastorale della zappa
Come si fa a ripartire ?
Se in questo tempo ci hanno terrorizzato
Senza nessun contegno e ritegno ci hanno invaso
Quel paternalismo becero che raccomanda e viola
Certo ci siamo presi un bello spavento
Potevamo risparmiarcelo
Ora si tratta di ricominciare
Abbiamo bisogno di Lui
E Lui ci sta vicino più di quello che noi pensiamo
Questa sicurezza dobbiamo acquistare in noi
E’ un po come aprire il cuore alla Speranza
Quella vera dove lo sguardo non è riposto nelle cose
Perché le cose non ci aiutano
Lui che sembra assente ma è presente
La Sua è una presenza che opera nel tempo
La nostra mentalità è quella del subito
La Speranza vera è quella che si da del tempo
Affinchè ciò che abbiamo vissuto non succeda di nuovo
E questa soluzione non la può dare il mondo
Siamo chiamati a guardare in alto e vedere le cose del cielo
Come la pioggia di ieri che cadeva lenta
Non perché era triste, era perché poteva penetrare nel terreno arso
La grazia del Signore scende come quell’acqua
In noi porta vita senza fare rumore
Credere fortemente in questo è già avere speranza
lunedì 20 aprile
Pastorale della zappa
Che cosa è la pazienza?
Come si esercita ?
Se vai in montagna il tuo desiderio è prendere la vetta
Se la vedi da basso, pensi “E’ facile e in poco arrivo”
Illuso!!! non conosci il percorso le salite e le discese
O dici:”quattro salti e ci sono” Se! Quattro salti in padella
Poi cominci il percorso e subito si affaccia la difficoltà
Le salite con le loro ansie io le chiamo le spacca polmoni
Allora non guardarle metti la testa giù , umiltà
Il pensiero suggerisce datti da fare e subito arrivi
I primi passi agitati convulsi contro il tempo
E capisci che non va demoralizzato vuoi tornare indietro
Non puoi ne abbandonare ne tornare indietro
Quella è la strada della vita
Allora ciondolando e imprecando cammini verso l’inferno
Fino a quando non capisci che ti stai facendo del male
Ecco uno stop naturale alzi gli occhi e poiché sei ai piedi del monte
Non vedi la vetta ti vorresti agitare
Pensi:Già vengo da una agitazione mi sento solo.
Mi rivolgo a Lui e continuo con il dammi una mano” fede
C’è in me passo dopo passo avanzo e guadagno la vetta
I passi diventano cadenzati costanza
L’umore si fa più leggero e comincio a fare silenzio
Tenendo i piedi fermi sul sentiero decisione
Mi concedo di guardare intorno non per controllare
Par godere ciò che vedo e questo mi riempie e mi trasforma
Arrivo su
Mi sento pieno dentro e leggero
Sono cresciuto dentro e ne godo
Umiltà Fede Costanza Fermezza una buona miscela si chiama pazienza
venerdì 17 Aprile
Pastorale della zappa
Quante volte abbiamo detto:
Dio si è allontanato da me
Oppure mi sono allontanato da Lui
Questi due movimenti sono veri
E l’avvertire questo è segno di cambiamento
Ti sei allontanato perché non tolleri di peccare
Il tuo peccato come macigno ti scoraggia
E ti sembra impossibile il perdono
Ritorna a Lui fidando nella misericordia
La Misericordia è più grande dei tuoi peccati
Chiediti se il tuo orgoglio alimentato da “o Z’zzus”
Non ti impedisce di inginocchiarti
E chiedere perdono
Dopo un po’ di tempo dopo avere avuto le consolazioni
Può succedere anche che le consolazioni non ci sono
Lui non è andato via
Ma vuole fare con l’anima un gioco
Il gioco d’amore presenza e oblio
L’anima si smarrisce e vive di alti e bassi
Anche lì è scoraggiata da questa altalena
Pensa di ritornare ai vecchi tempi
Perchè il giocattolo delle consolazioni ha tempi brevi
Li occorre costanza e pazienza per un tempo
Che solo Lui stabilisce
Perchè l’Amato detta le regole
E l’amante si deve inventare l’amore
E’ un tempo molto bello e delicato
giovedì 16 Aprile
Pastorale della zappa
Ci sono degli ingiusti
Che affermano la giustizia con forza
Alcuni che si credono giusti
E educano alla trasgressione
Poi ci sono di quelli che affermano di essere veri
E trasbordano dal loro parlare menzogna
Altri invece che sono falsi
E parlano di verità
Nel campo religioso arriviamo ai paradossi
Ci sono di alcuni grandi maestri
La Parola che annunciano
Non diventa mai carne in loro
Decantano la morale e percuotono la schiena dei fratelli
Altri sono trasgressivi e poi accusano di moralismo
Ieri sera seduto sul muretto basso del campo
Il sole volgeva al tramonto
l’erba era accarezzata dal vento
Vedevo il loglio con le sue spighe ritte e vuote
Non è il grano
Vedevo la malva piante medicinale
La cicoria bassa buona da mangiare
Ero sempre seduto su questo muretto
Avevo lo sguardo all’altezza di quelle erbe
Con il sole che cambiava di colore
Ho immaginato quel campo come il mondo
Nel mondo c’è di tutto un po’ come in quel campo
Il Vento accarezzava tutte le piantine
Il sole brillava su tutte le piantine
Tutto è armonia perché ogni piantina ha impresso una legge
L’uomo ha impresso nel suo corpo una legge
Di guardare Dio
Non per giudicarlo Non per fare il pietismo
Non per accusare il fratello
Non pensare di ungerlo con parole unte
Perchè Lui con il perverso è astuto
Tu mi dici pregare
Quante preghiere che dici sono meritorie
E non ascolti il povero
che ha bisogno del pane dei pellegrini
Ecco la disarmonia
Non guardare alla tua presunta perfezione
essa stessa ti condanna
Guarda Dio che ti vede nel profondo e ti ama
Non ti accorgerai mai del Suo amore
Fino a quando sei ripiegato su di te e le tue miserie
Alza lo sguardo e cerca nel Risorto la Speranza
Con la tua mano mettila nel costato e aggrappati
Non puoi lacerare la sua carne
Metti lì tutta la tua fragilità Misericordia poi ci pensa
Mercoledì 15 Aprile
Pastorale della zappa
Stanotte il vento era forte sono uscito
Vedevo gli alberi agitarsi
sembravano i due di Emmaus
che discutevano tra loro
Tra i filari passava il vento
Che con il suo sibilo rendeva l’immagine reale
Dei due che discutevano
Il vento fa agitare gli alberi
Questi due perché sono stati delusi
Noi agitati dentro dalla paura
Da un organismo invisibile ad occhio nudo
Chi è il più forte ?
E’ la domanda
che mi sono posto tra un battito di denti per il freddo
E un cuore che vuole conoscere
Il vento continuava la sua corsa
E andava dove non so
La luna sorgeva con l’ultimo quarto di gobba a levante
E’ ancora la luna piena del giovedì santo
Ogni giovedì santo la luna è piena
Ecco il Viandante che si accompagna
I due ascoltano e il cuore gli arde nel petto
Hanno capito l’Amore
perché l’amore è come un roveto brucia ma non si consuma
Ritornano indietro è buio intorno
Ma il cuore che brucia fa vedere la via
E’ proprio vero quando il cuore brucia fa vedere
Il loro ritorno non è agitato
Diventano apostoli raccontano una storia vera
Hanno visto Chi fa ardere il cuore d’amore
Mentre a noi fa tremare un organismo
che non si vede a occhio nudo
Se tu hai veramente capito
E il cuore ti arde nel petto
fa atti concreti da redento
martedì 14 aprile
Pastorale della zappa
Non mi trattenere, perché non sono ancora salito al Padre; ma va’ …… Gv 20,11-18
Un imperativo che congela
e fa capire che le cose sono cambiate
Gesù è risorto ma Maddalena pensa che è ritornato
Tutto sarà come prima
Non ha capito la sofferenza del Maestro e anche la sua
Tale è la gioia di vederlo e tale è l’esperienza che sta vivendo
Vuole fuggire dal dolore per attaccarsi di nuovo
Vuole trattene il Maestro per un semplice possesso
Le cose sono cambiate;
Perchè il Maestro e Signore è primizia della carne redenta
E deve presentarsi al Padre come regalo di ciò che Adamo distrusse
e che Satana per invidia aveva fiaccato
Se vogliamo trovare uno spunto per la vita spirituale
Usiamo l’espressione “Non trattenere”
Non trattenere l’angoscia è sempre un inizio di cambiamento
Non trattenere la tua fragilità è piccola cosa di fronte al Suo amore
Non trattenere le esperienze belle o brutte generano tristezza
Perchè tu sei chiamato a salire al Padre
Non trattenere niente è vero ti rimane il vuoto
Ricordati che su quel vuoto che vivi,
Dio vuole prendere possesso per riempirlo della Sua gloria
Avete denunciato i mali del venerdì sappiate godere del Suo amore
Non vi attaccate a cose o persone imparate da questi giorni
Di usare l’intelletto la volontà e il cuore
Queste sono le armi per una vita da redenti
“Morte e vita si sono affrontate in un prodigioso duello”
Ogni cristiano è chiamato a vivere tutto ciò da risorto
venerdì 10 aprile
Pastorale della zappa
Se noi conoscessimo l’amore del Padre moriremmo sul colpo
In cielo, infatti, possiamo godere della Sua presenza
Oggi è venerdì alle 15 c’è il saldo del riscatto
Se potessimo solo per un attimo capire da dove ci ha tirato fuori il Signore?
Ci sentiremmo riconoscenti e non ingrati come lo siamo
Per quanto ci sforziamo a non sentirci vittime
La sofferenza, quando bussa alla porta, non sappiamo accoglierla
Qualcuno ci parla e dice : porta la croce
Non so se questa è una risposta saggia
Ieri è venuto da me un bambino accompagnato dalla nonna
Nel venire era caduto e mi ha fatto vedere la mano
Gli ho fatto una carezza e subito tutto è andato via
Nelle nostre cadute o sofferenze c’è sempre Lui che ci aspetta
“Tu prete mi stai dicendo che aspetta che noi cadiamo?
Non potrebbe aiutarci prima?”
Chi cade sei tu che non sei stato attento
Dio ti ha lasciato la libertà che tu avevi all’origine
E che tu non sai gestire perché le tue colpe ti tengono prigioniero
La libertà, poi, non la sai gestire
Vivi con la testa verso la terra
Nella tua megalomania guardando la Croce l’unica espressione che sai dire:
“Povero Gesù ,pensi che quel sentimento anonimo, espresso così ami Gesù?
O quando la colpa ti attanaglia, e dici: “Il mio peccato è più grande della sua misericordia?”
Pensi che riesci in questo modo ad aver pagato il saldo?
Povero te!! non conosci l’Amore
Alza la testa è gratuito per noi possiamo attingere a quel sangue che è già mischiato nel nostro
Alza la testa la tua liberazione è totale
E comincia ad essere grato solo allora conoscerai l’Amato del tuo cuore
Che ancora sospira per amare per credere per sperare per adorare
giovedi 9 aprile
Pastorale della zappa
E’ questo il giorno
In cui Dio trova il modo di rimanere sulla terra
“Prendete e mangiate” è il dolce imperativo
Che Gesù ci ordina per vivere e sostenerci
Rimanere senza è doloroso e faticoso
Il cammino diventa difficile e fiacchi nello Spirito
Come pecore disperse ci aggiriamo senza un luogo
Tu Signore nella Tua misericordia e bontà
Hai voluto che la nostra carne fragile si mischiasse con la Tua
Che il nostro sangue fosse mischiato con il Tuo
In modo che la linfa della vita eterna scorresse in noi
Tutto ciò produce in me gratitudine verso Te
Senza questo pane l’anima diventa sterile
Con questo pane l’anima si rafforza
Cerca come la sposa il Suo Sposo
Fa fatica e come il bambino appena nato ha gustato il latte
Cerca il suo latte e grida e fino a che non si sazia… urla
Ci troviamo ad avere fame
Chi può capire questa fame ?
Solo chi ha amato e ha mischiato il suo sangue con quello di Dio
Questo non mangiare il Suo corpo e bere il Suo sangue
Cerca l’Amato dl suo cuore
E gira e non trova pace finché non trova l’Amato
Questa gratitudine ci permette di sopportare la fame
L’anima non morirà perché ora vive di desiderio
Questo tempo finirà allora il desiderio ci fa incontrare
Ricordiamo il tempo dell’esilio lontano da Lui
Dove la privazione del pane degli angeli e dei pellegrini
Ci ha fatto morire dentro
Ora che questo tempo finisce ricordiamo la privazione
E quando il desiderio si realizza che lo incontriamo
Mangiamolo con rispetto e devozione
La gratitudine che avvertiamo diventa ringraziamento vivente
mercoledì 8 aprile
Pastorale della zappa
Mercoledì santo oggi il terzo giorno
Affina il tuo cuore all’ascolto
Perchè questi giorni di grazia siano fruttuosi
Nei prossimi ti seguirò
Ma oggi affina il tuo cuore
Stamani quando ho iniziato la preghiera Eucaristica
Per un bel po’ mi sono fermato
Era l’inizio della preghiera e recita:
“Padre veramente santo
fonte di ogni santità”
Mi sono fermato
Al centro della celebrazione la Tua presenza Padre
Mi incoraggia a entrare nel mistero
Tu sei l’origine di ogni cosa
Tu che mi hai preso dall’anonimo giorno
E fai di me uno strumento reale della Tua presenza
Al solo pensiero della Tua infinita grandezza
Apre il mio cuore a una sapienza nascosta
Non è comprensibile a coloro
che non sanno chi Sei e chi sono
Tu immensamente grande
Tu immensamente piccolo perché sei materno
E fai questo per donarti a me
Ti prego fammi entrare ancora di più in questo mistero
Tu lo faresti pure perché mi hai creato
Ma la mente si atterrisce e si confonde
E tu sorridendo e rassicurandomi mi dici:
“ Per oggi ti basta questo dono e questa grazia
donala agli altri miei figli per questo ti ho consacrato”
martedì 7 Aprile
Pastorale della zappa
Sempre legati alle cose della terra
Cerchiamo un respiro verso il cielo
Diventa diventa difficile trovare un segno
Che ci possa dare speranza
E allora il parlare di cose che ci coinvolgono
Ci fanno sentire vivi
Vivi perché respiriamo?
Vivi perché abbiamo paura e dobbiamo difenderci?
L’Uomo che si incammina verso il patibolo
Dopo aver subito un processo da quelli che contano
Si avvia lungo la via a subire un altro processo
La rabbia della gente lo invade
E l’uomo comune sentenzia con uno sputo o parole volgari
Quello che vedo nessuna parola esce dalla Sua bocca
Forse quel legno che porta in silenzio
Mi rimprovera e io non ci sto
Non sono colpevole di quella condanna
Già!!!
Non stare a giustificarti perchè il rifiuto ti fa colpevole
Perchè quando l’amore si mostra hai paura
Perchè le tue paure sono più importanti
O uomo comune non capisci?
La sta portando Lui per te
Donagliele! Non difenderti?
Tu vuoi Denunciare la tua presunta innocenza
Ma verso l’Amore siamo tutti colpevoli
Il nostro intelletto sa questo
I nostri ragionamenti paurosi ci portano via
E abbandoniamo l’Uomo della Croce
Rinunciando alla guarigione totale
Perchè la vecchia che ci accompagna è cieca
E non è in grado di accompagnarci
Forse non sai quella vecchia ha un nome:
E’ la fede
Lunedì 6 Aprile
Pastorale della zappa
Signore guarda l’umanità sfinita nella sua debolezza
Eppure vogliamo vivere
La stanchezza cede il passo allo scoraggiamento
Stiamo a provare di tutto vieni in nostro soccorso
A noi basta il tuo sguardo che rasserena
Come il sole di questa primavera che fa luce
e da tepore
Ormai non abbiamo più niente ci sei rimasto Tu
Signore non essere sordo al nostro grido di aiuto
La messa di oggi si apre con queste parole:
“Signore guarda l’umanità sfinita”
E’ lunedi della settimana santa
Vogliamo attirare il tuo sguardo pregando
Nonostante lo scoramento che abbiamo dentro
Alziamo il capo verso te sommo bene e ti offriamo
Tutte le nostre speranze riposte nei nostri figli
Provvedi a loro alla loro vita
Sono la vera ricchezza che abbiamo tra le mani
Non ti abbiamo mai ringraziato per loro
Provvedi al nostro passato ai nostri vecchi
La storia che vive ancora e che insegna
Anche verso loro abbiamo peccato
perché abbiamo cercato altro
Provvedi a noi il presente è vero abbiamo seminato vento
Ora raccogliamo tempesta
Lunedi della settimana santa santa
Troviamo un angolo e preghiamo perché questo presente
Sia un tempo di piantare con il Tuo aiuto una nuova società
Dove la vita si offre per l’altro e non per noi stessi
venerdì 3 aprile
Pastorale della zappa
Stanotte quando mi sono alzato
C’era una calma e mi sono detto:
Speriamo che questa calma non mi inganna
e stamani quando vado a vedere il campo
Non trovi le piantine ghiacciate…
Appena finito di pensare questo
Un pensiero è entrato in me
E la parola inganno ha fatto irruzione
Mi approssimavo a offrire al Padre la messa
Ero tutto un vulcano
La notte poi amplifica tutto
Il desiderio di offrire al Padre questa messa
E il cuore in subbuglio
Uno scontro tra desiderio di bello di amabile
E il soffio”ro o’Z’zzus” (del Demonio) attizzava il fuoco della rabbia
La notte del nuovo giorno si presentava incandescente
Ho continuato a vestirmi per la messa
Ho fatto il segno di croce…. e poi?
Non potevo offrire al Padre una messa con questo cuore
Confesso gli inganni ricevuti
e questo atteggiamento mi faceva davanti al Padre vittima e giustiziere
Figuriamoci se il Padre può accettare un affronto del genere
Ammazzi i suoi figli con il giudizio e fai la vittima
Lui sempre in silenzio stava;
Se conoscessimo il silenzio di Dio che parla
Mi sono ricordato un giorno in cui l’ho chiamato Misericordia
Non ero degno di chiamarlo Padre
Se prima non ascoltavo nel silenzio la parola Perdono
Ho perdonatoe ho chiesto a tutti coloro che mi hanno ingannato
Li ho chiamati per nome anche i defunti e ho detto “Ti Perdono”
E da li è iniziata l’offerta al Padre della celebrazione
Una messa durata un’ora e mezza dalle 2.46 alle 4,20
Alle 5.40 ho iniziato a scrivere a voi e speriamo
questa calma non abbia danneggiato le piantine
giovedì 2 aprile
Pastorale della zappa
Ogni cosa ha il suo risvolto
Il bene volge al meglio
Il male attira il peggio
Piccoli semi di bene sono caduti nel cuore
Il nostro calore nell’accoglierli
La nostra pazienza nel non abbatterci
Il male che ci è capitato
L’abbiamo accolto con pazienza
Dio lo sta trasformando in bene per noi
Dove c’è stata la semina della zizzania
Dio ha fatto un bene per noi
Ora bisogna avere pazienza e resistere
Perchè il Nemico è sconfitto
E come leone ruggente cerca ancora chi divorare
Resistiamo nella fede cfr 1Pietro
E’ proprio la fede che ci fa arrivare alla pazienza
Quella pazienza che tutto spera
Quella pazienza che tutto ama
Che come pilastro ci sostiene
Perchè la pazienza ti fa vedere Dio
Mentre se ti agiti e hai ragione ma non serve
Se ti arrabbi diventi violento e ti fai male e fai male
Neanche questo serve
Anzi ti fa distruggere te stesso e gli altri
Esercitati in questa pazienza ed erediterai la terra
Vuol dire che sarai luce per molti
mercoledì 1 aprile
Pastorale della zappa
Stanotte ho raccolto le ceste di pane avanzato
Ci sono a volte delle cose
che non si possono raccontare
Non perché uno vuole fare lo scienziato
E’ solo perché non trovo le parole adatte
Avete mai fatto un regalo a uno che sapete che ama ?
Facciamo i regali a qualcuno che ci interessa
Che amiamo profondamente
Che è una persona importante
Vedete è amore tutto ciò
Per per la scelta del regalo
A secondo dell’importanza faccio o compro il regalo
E’ come esprimere il prezzo e le dimensione di un amore
Una persona che ama e che voi amate
Non ha bisogno di tutto ciò
Perchè per la ricchezza dell’amore basti tu
Quanti abbracci abbiamo desiderato di dare e di ricevere?
Quanti baci abbiamo desiderati di dare e di avere?
Quante strapazzate abbiamo pensato di fare……
Alle persone che amano e amiamo ?
Ci siamo accontentati del virtuale
Ci siamo accontentati del niente
Per il tempo che ci rimane visto
che prima non l’abbiamo fatto
E che oggi non possiamo fare
Appena finisce questo carcere democratico
Lo possiamo fare
E visto che a fare decreti ogni notte
non abbiamo da vivere non spenderemo un euro per regali
Perchè gli abbracci non costano ma potenziano l’amore
Martedì 31 marzo
Pastorale della zappa
Signore scendi in mezzo a noi
Le abbiamo provate tutte
Ora siamo stanchi e abbiamo bisogno
Ora fermati!!! perchè la paura ci assale
Uscire stare in casa mangiare o non
Sono cose di secondo piano
E’ vero manca ancora una cosa
Entrare in noi e riflettere su questo stare
Ora veramente siamo poveri
Tutto crolla rimane una Verità
L’amore che diamo e riceviamo
Questo ci fa rimanere in piedi
Il nocciolo dell’esistenza è questo
Tu Signore ci puoi tirare fuori da questo inferno
In questo crollo dove la paura come cane randagio
Azzanna il mio polpaccio
Mi abbandono a Te Padre
E’ proprio in questo abbandono a Te
Che l’amore mi centra e mi fa sperare
Contro ogni speranza rimane la Speranza di Te
Al di la di ogni fede rimane la Fede in Te
Contro ogni amore rimani Te Amore
Portaci fuori da questo inferno
lunedi 30 marzo
Pastorale della zappa
Due espressioni stolte escono da noi:
“ Tanto Dio è misericordia alla fine perdona tutto”
“ Se penso che Dio è misericordia poi uno ne approfitta”
La stoltezza dove è ?
E’ quella che tu non tieni conto di Dio
Dio è l’onnipotente e conosce la parola
Prima ancora che esca dalla tua bocca
Dio è persona di cui noi siamo sua immagine
E certi discorsi non dovrebbero uscire dalla bocca
Allora Dio dovrebbe tapparmi la bocca così non pecco?
Dio non fa il tappa cloache
Ti da la possibilità di farti rendere conto delle tue parole
Queste infatti sono parole di giudizio
La prima contiene:
“Posso darmi alla pazza gioia tanto Dio mi perdona”
Tu stai dicendo che la vita non vale niente
Hai bisogno di ubriacarti di cose
Ricordati che Dio non spreca il Suo amore
A chi non sa spendere bene la sua vita
Sulla tua bocca non ci sia questa espressione
La seconda nasconde una diffidenza pericolosa
“Siamo così prigionieri di noi stessi per gli errori fatti”
Che non ci diamo possibilità di essere amati da Dio
La nostra immaturità continua, non fa sbocciare la vita che è in noi
Quanta tristezza da un bocciolo di rosa
Nel vedere i suoi petali chiusi di color marrone….
E’ marcito senza mostrare la sua bellezza
Questi sono coloro che si rendono la vita pesante
I primi è bene che si esercitano nel timor di Dio per avere misericordia
I secondi nella pazienza per chiedere misericordia
Coloro che sono un po’ per sorta chiedere spesso la misericordia
venerdì 27 Marzo
Pastorale della zappa
Taci e abbandonati
Ieri dopo la preghiera pensando al freddo di questi giorni
Che ha bruciato un po’ di piantine
Ho pensato alla vita di tanti contadini
Che investono un capitale e poi tutto è bruciato dal freddo
Che fai ti disperi? Imprechi?
Ti arrabbi con Dio ?
O suggerisci a Dio che certe cose non devono accadere?
Ho pensato al mio rapporto con Lui in questi anni
Una relazione ormai che si avvia a nozze d’oro
C’è stato un tempo di arrabbiatura
Un tempo di silenzi affollati di pensieri
Un tempo dove davo consigli a Dio
Un tempo dove il lamento era una nenia noiosa
Un tempo di dolcezza, ma anche lì le parole si sprecavano
Un tempo di lode dove le parole più belle erano da scrivere
Un tempo di ringraziare dove l’adulazione è come il miele che sbrodola
e ti ci s ‘appiccica alle mani
Vedendo le piantine sfatte dal freddo
I pomodori con le foglie bruciate e i peperoni stesi
Che fare? Aripigli la zappa e risemina
Mi dirai…. Che ci azzecca con la preghiera ?
E’ un po’ quel rifare che mi suggerisce di rinnovare la relazione con Lui
E coniugare questi due verbi taci e abbandonati
I pensieri come insetti noiosi affidali al sangue di Cristo
Il suo sangue è un antiparassitario efficace e la tua mente è libera
Ma i pensieri tornano ? E tu continua a dare questo antiparassitario
Perchè non devi raggiungere risultati
Devi stare solo con Lui nell’abbandono
Ma poi non posso scrivere niente? Quante cose hai scritto e non ricordi?
Non vivere di sensazioni ?
In Una relazione nell’abbandono Lui si fa trovare
Tu vuoi Lui ?…. o alimento per il tuo ego?
Che come parassita ti trasporta in ogni dove
E fa sì, la luce che tu vedi è solo la fiamma di un fiammifero?
Non riscalda e rimani con il cerino spento in mano
Abbandonati anche se dormi c’è di buono che non pecchi
Buona prigionia e trova un angolo della tua cella dove puoi volare con Lui
Giovedì 26 marzo
Pastorale della zappa
La preghiera dell’uomo buono
Sulla terra non c’era nessuno mite come Mosè
Leggendo la lettura di oggi si nota la relazione
di come Mosè ha con Dio
Mosè parla con Dio faccia a faccia
Dio prova la sua fedeltà
Si vede come Mosè dice a Dio
Che è stato Dio a far uscire dall’Egitto
Mosè si mette tra Dio e il popolo
Affinchè Dio non punisca il popolo
Pregare per gli altri o intercedere
è la preghiera gradita a Dio
Mosè è così pronto a morire (farsi da parte)
E Dio desiste di distruggere il popolo
Moltiplichiamo le messe spettacolo
Raccomandiamo cosa bisogna fare
Ma non ci buttiamo a terra davanti a Dio
Per chiedere di far finire questo flagello
Questo flagello finirà come tutte le cose
Portando con se feriti e morti
Ora è tempo di implorare la Sua presenza
Come Mosè che dice:
Signore tu dici a me che ho fatto uscire il popolo dall’Egitto
Signore tu hai fatto uscire il popolo dall’Egitto con mano potente
e braccio teso ora fa in modo da condurlo alla terra che tu hai promesso
La bellezza di questa preghiera è farla in silenzio
Non per se stessi perché scampiamo dal pericolo
Ma perché tutti ci salviamo
Anche coloro che assistono e rischiano la vita
Intercediamo per loro affinché possono tornare a casa
Allora il Padre si commuoverà e riparerà i danni fatti dall’uomo
mercoledì 25 marzo
Pastorale della zappa
Oggi 25 marzo festa dell’incarnazione
Eravamo smarriti e preda di noi stessi
E non solo questo ma anche preda della bestia
Nell’incarnazione il Signore ci ha voluto regalare la dignità
Nella sua morte ci ha salvato pagando il riscatto
Nella resurrezione ci ha dato la Speranza che non delude
Tutto questo per amore e dono
E noi non conosciamo questi doni
Con la stessa ignoranza se non peggio
Non conosciamo il male che ci facciamo
Come bambini capricciosi ci vendiamo per dispetto
Alla Samaritana Gesù dice:
“ Se tu conoscessi il dono e chi ti chiede da bere”
Dio ha sete di noi e lo cerchiamo anche noi, ma non tutti
Perchè la bestia vuole farci credere
Che la Scrittura è un libro di favole
Poi gli leggi la Scrittura diventa isterico
Una volta gli ho detto mettiti d’accordo con la capoccia
Ma la bestia continua a negare
Il seme della menzogna ha invaso la nostra società
Per sapere un po’ di verità
Contempla questa festa, per amore Lui si è incarnato
A non chiede niente che non sia il tuo bene
Hai molto tempo a disposizione leggi il vangelo di oggi
Vai ad ascoltare il pezzo della buona novella di De Andrè
Dove Maria racconta l’annunciazione
E’ un canto dolce con parole che ti fanno volare
Se tu conoscessi il dono che hai tra le mani
Ti fideresti di più di Dio
martedì 24 marzo
Pastorale della zappa
Ieri c’era un vento fortissimo
Vedevo le piantine trapiantate da poco sballottate
Quasi tutte hanno un sostegno
Resistono anche se oggi alla luce del sole
Vedrò chi di loro ha bisogno di essere sostenuta
Cerca oggi all’interno della tua famiglia
Chi ha bisogno di una buona parola
Tante volte per darci una ragione
Ci mentiamo e giudichiamo
In una maniera fredda e senza amore
Lasciamo la nostra carne allo scoperto
Abbiamo cura di quelli che sono in casa
E’ forte il nostro dolore
Cerchiamo un sostegno
In modo che possiamo confrontarci
E sostenerci insieme
Rivolgiamoci al Signore che veglia su di noi
In questa solitudine ci sorreggerà
Facciamo sì di non fiaccare le pecore forti
E ammazzare le pecore deboli
Tutti i sostegni delle piantine devono essere
Forti per le piante robuste da resistere al vento
Dolci per quelle delicate in modo da non soccombere
lunedì 23 marzo
Pastorale della zappa
Fino a quando si tratta di far fronte comune
Va tutto bene come si dice
Ora il virus serpeggia nelle relazioni
E quello che è il limite dello stare insieme
Ci costringe nello stare
Noi siamo brava gente lo eravamo anche prima
Ora il vivere attaccati all’altro diventa il mio limite
Sapete che zappare è bello specialmente i primi venti centimetri
Poi ti trovi con la zappa un altro strato
Si chiama cappellaccio è duro da rompere
Per muovere la terra devi usare il piccone
Ora stando insieme già da un po’ di tempo
Le relazioni sono un po’ più difficili
Mettici le paure le ferite i limiti
Tutto questo è una miscela esplosiva
Che fare ?
Ricorda il tempo
quando hai incontrato l’amore della tua vita
Ricorda la bellezza della decisione di avere in casa il figlio
Ricorda lo stesso animale
che hai preso in casa e ora lo vuoi buttare dalla finestra
Ora cominci a rompere il cappellaccio del tuo cuore
Un piccolo ha coniato il nome a questo tempo
La quarantesima ora si tratta di vivere questo tempo bene
Ora la preghiera diventa pausa per respirare
Ora Dio questa persona incomoda
Che vogliamo metterlo chiuso in chiesa
Lo vogliamo spettacolizzarlo in tante forme
Ha un unico desiderio entrare in te
Vuole fare quattro chiacchiere con te
Vuole che tu gli dai il permesso di aiutarti
Prendi il piccone del tuo urlo
E vedrai, rompe il cappellaccio del tuo cuore
Sotto il cappellaccio c’è uno strato di terra ricco
Sotto quelle paure limiti ferite c’è la bellezza
Questa quarantesima ci fa entrare i noi stessi
Tirando fuori il bello da poi investire nelle relazioni
In questi anni siamo scappati via da noi stessi
E i ruoli ci hanno distrutti nelle relazioni
Sotto il cappellaccio c’è la storia vera della nostra chiamata
Non è il ruolo del prete che mi fa vivere
Mi tiene vivo la chiamata a stare con Lui
Non è il ruolo del genitore che mi sostiene
Ma la vocazione alla paternità e maternità
Che mi fa chinare sui i figli miei e i deboli
Non è il ruolo di marito o di moglie che mi fa stare con l’altro
Ma è la vocazione di essere sposo o sposa
Perchè il mio intimo non è solo ma è nell’altro
Questa settimana lavoriamo sotto il cappellaccio.
venerdì 20 marzo
Pastorale della zappa
Tu mio Signore non ti stanchi mai di chiamarmi
Ascolto il tuo chiamare e ne sono felice
Poi mi perdo perché non abituato ad ascoltare
Mi rendo sempre più conto
che ho vissuto di idolatrie
che otturavano le mie orecchie
Poi la tua voce è diventata sempre più forte
Fino ad irrompere nel mio profondo
E tutto ciò che prima mi sembrava vero
Ora è solo fuffa
che ha accecato gli occhi dell’anima
Quando la tua voce ha fatto irruzione
Mi sono rivolto a te come ad un idolo
Invece il tuo urlo era per me
Era un urlo di bene per me
Mentre pensavo ad un rimprovero
poi ho capito la tua passione per me
Certo Signore
non seduci per farmi abboccare come un pesce
Che non vede l’uncino sotto l’esca
Quando irrompi nella vita si ha paura
Poi avendo confidenza con la passione che hai per me
Scopro la dolcezza di quella forza
Mi chiedo quanto fiato hai dovuto sprecare
Affinche questo misero asino capisse
Ma non lo chiedo non perché non voglio conoscerti
E’ solo perché la tua presenza in me
Fa dimenticare ogni affanno
Certo porta per sentieri che sembrano brutti
Tipo quei sentieri fitti di boscaglia
Dove confondi le sagome degli alberi
con uomini che sono appostati
E gli spettri del passato fanno paura
Poi arrivi in una chiazza verde
dove le stelle a frotte ti aspettano
Il buio rimane ancora
Ma la domanda è d’obbligo:
Chi ha messo quei puntini luminosi fissi in cielo?
Davanti a tanto bello
Chi è Colui che ha gusti così belli ?
Solo tu il Creatore noi possiamo godere di questo bello
Le cose fatte da noi sono limitate
Relativizzano il male e il bene
Tu invece mio Dio hai fatto bene tutte le cose
Giovedì 19 marzo
Pastorale della zappa
Festa del Papà e della mamma
Se ci chiniamo su chi ha bisogno
Se accogliamo chi è solo
Se proteggiamo il piccolo
Se abbiamo cura di chi è malato
Oggi è la festa di tutti coloro
che amano per primi
Il papà e la mamma amano per primo
Oggi è una festa bella
Giuseppe ha protetto il Bambino e Maria
Noi tutti possiamo essere tanti Giuseppe e tante Maria
Perchè per festeggiare non abbiamo niente
Solo le nostre persone che vogliono avere cura dell’altro
Oggi siamo tutti papà e mamma
E’ dal nostro interno che nasce tutto ciò
E’ la nostra vita che diamo all’altro
Eravamo come smarriti nel proprio isolamento
Ora siamo precari e pieni di vita
Il dolore ci sta e si taglia con il coltello
Però si vede che viene diviso
Oggi siamo tutti papà perché protettivi
Oggi siamo tutti mamme perché accoglienti
Siamo tutti pazienti ci si sopporta
C’eravamo addormentati non eravamo più noi
In questa prova sta venendo fuori ciò
che era nascosto sotto la coltre dell’indifferenza
La nostra bellezza di essere padri e madri
mercoledì 18 marzo
Pastorale della zappa
Non c’è nulla che avvicini il cuore a Dio quanto la compassione;
e non c’è nulla che dia pace al pensiero quanto la povertà volontaria.
Ho trovato queste parole che danno senso alla nostra vita
Ci troviamo in un tempo di privazioni forzate
Aprire il nostro cuore alla compassione per coloro che sono con noi
Pensate il mondo per il Signore è un puntino eppure non cessa di amarlo
Sì è proprio così ci ama e riama di un amore sempre nuovo
Non solo ci ama come comunità ma anche come singoli
Questa è la compassione di Dio per noi
così dovremmo farlo per il prossimo
La povertà volontaria porta la pace al cuore
E’ il vero distacco da tutto non perché uno basta a se stesso
E’ proprio perché povero volontario si aspetta tutto da Dio
Che come Padre buono provvede sempre
Quanti volontari in questo tempo
nel silenzio hanno provveduto al necessario a chi è solo?
martedì 17 marzo
Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse:
“Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato.
Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”.
Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto.
Mt 18,21-35
Siamo tutti debitori davanti a Dio
Questo spesso lo dimentichiamo
Non sapremo mai quanto Dio ha condonato a noi
Perchè non riusciamo a conoscere il nostro peccato
Questo manca alla nostra interiorità
Forse conosciamo il titolo di qualche peccato
Ma siamo sempre peccatori della cioccolata
per questo il nostro giudice spesso si assolve
Dando delle motivazioni molto personali
E Condanna il fratello
Un padre tornando da un cenobio
dove aveva condannato un fratello
Ritornando a casa trovò un angelo che lo aspettava
L’angelo non lo voleva fare entrare nella sua cella
Il monaco disse all’angelo:”Perchè?”
L’angelo rispose :
“Dio mi ha chiesto di chiederti
dove deve gettare il fratello
che hai condannato”
Il monaco si prostrò chiedendo perdono
L’angelo rispose:”Alzati! Il Signore ha perdonato il tuo peccato
Ma d’ora innanzi non giudicare nessuno prima che Dio l’abbia giudicato”
Possiamo portare tante motivazioni ai nostri giudizi
Proprio le motivazioni sono le nostre condanne
Che il nostro orgoglio tollera con i sensi di colpa
Per questo non possiamo conoscere il perdono
lunedì 16 marzo
Pastorale della zappa
Nel giardino sono usciti i primi tulipani
Hanno un color carne
Ieri verso sera si sono chiusi
Sicuramente con la luce del sole si aprono
Ora è ancora presto sono chiusi
Sono le primizie del giardino
e sempre ieri li ho recisi e messi davanti alla statua della Madonna
Le piante hanno il loro appuntamento
Forse sono monotone perché puntuali
Eppure catturano il nostro sguardo
Vediamo la vita del fiore scorre nella quiete
Quiete che tutti cerchiamo
e pensiamo di trovare scappando dal mondo
Certo la tranquillità si ha a contatto con la natura
Ma tutto questo non basta
Occorre avere la libertà dagli affanni
Certo questi ultimi sono in cima alle nostre preoccupazioni
Eppure nel vangelo c’è scritto:
Guardate i gigli dei campi non mietono e non ……
Pensate al tulipano color carne che si apre e si chiude
Qualcuno ha pensato a farlo crescere
Un altro elemento per avere la quiete,
è dominare le passioni
E’ vero è più difficile, ma non impossibile
Il distacco dalle cose ci può aiutare
Prendiamo le cose con un certa indifferenza
Altrimenti facciamo del male a noi stessi
e a quelli che ci sono vicini
E chi ce la fa altri giorni a stare in questo inferno ?
Alleniamoci alla quiete
Venerdì 13 marzo
Pastorale della zappa
Ieri nell’orto facevo questa riflessione
Era caldo il sole splendente
però qualche piccola nuvola intercettava il calore
e sentivo un po’ di freddo
Altre volte mi arrabbiavo con il tempo
Che non si sa come ci si deve vestire
La solita lagna comune che riempie il nostro vuoto
E non ci permette di comprendere e capire
Quella nuvoletta era stata capace con la sua ombra di fammi sentire freddo
Quante nuvolette tipo cirri passano nel nostro cuore
e sono capaci di distogliere il nostro spirito?
Sono capaci di rompere la quiete che viviamo :
C’è la nuvoletta dell’invidia che spacca la quiete degli occhi
C’è la nuvoletta dell’ira che agita il sangue nelle vene
C’è lo spirito vendicativo che fa ingrossare il fegato
C’è la tristezza che fiacca il corpo e fa scapocciare
Tutti questi cirri sono nel cielo del tuo spirito
Prega incessantemente lo Spirito Santo
che con il Suo soffio li allontana
e tu possa serenamente godere la presenza del Sole
Che con il suo calore rende il tuo cuore umano
La pillola da usare spesso e non ha controindicazioni è la preghiera continua
Gesù confido in te e arriva la quiete
Forza e avanti sono con voi
Mi potete scrivere per chiedere qualcosa a dire la verità ho poco tempo
Prendetevelo lo dono volentieri
giovedì 12 marzo
Pastorale della zappa
Per trapiantare le piccole piantine nella terra secca
Si fa fatica
Basta prima del trapianto un po’ d’acqua
La terra diventa morbida e non fai fatica
Ieri era così un po’ d’acqua e giù a mettere piantine di pomodoro
Signore fa piovere la tua grazia su di noi
Affinché il nostro cuore può accogliere
Ciò che Tu vuoi mettere
A questa prova siamo arrivati impreparati
Poniamo tante resistenze
perché la paura ci fa irrigidire
Lo smarrimento e la responsabilità ci rende vulnerabili
Il Tuo amore di Padre non verrà meno ora
Anche ora che stavamo trovando l’altro
Ora ci stai chiedendo per l’altro e per noi di isolarci
Ci vuoi fare apprezzare ciò che ieri rimandavamo
Ti chiedo di pensare a chi è solo e non può muoversi
Ti chiedo di pensare a chi gli manca il necessario
Può succedere che combattiamo contro la malattia
E dimentichiamo chi ha il superfluo ma non ha il necessario
Perchè impedito dalla salute o dalla vecchiaia
Lo sai Signore il pane ci tiene in vita
Mentre la ricchezza che abbiamo cercato
non possiamo metterla sotto i denti
mercoledi 11 marzo
Pastorale della zappa
Affidati e speri
E’ sempre la natura che fa da maestra di vita
Guardavo l’orto era una desolazione
Sparsi qua e la piantine di broccoli romani
Con le sorelle che hanno dato i cavoli
E i ravanelli che a chiazze colorano il fazzoletto di terra
Vedere un orto disordinato è brutto
Siamo alle porte della primavera
Chi sa cosa mi diranno le rose ?
Quando orgogliose usciranno con il loro fiore
I tulipani già sono quasi pronti
Armato di zappa abbiamo pulito
Tolte le erbacce dalle fave
Le cipolle e l’aglio respirano
Il terreno è dissodato e pronto per accogliere nuove piantine
In questa desolazione riprendiamo a curare l’orto del nostro cuore
E’ vero stiamo in emergenza ferma
Come in un orto c’è un po’ di tutto
C’è da sistemare l’orgoglio della rosa
allora potiamo in noi ciò che è inutile
C’è da sistemare gli odori per la cucina
che hanno passato i rigori dell’inverno
Nella vita infernale che hai fatto fino a ieri
Da una bella sistemazione, ma senza propositi
Guarda che togliendo le erbacce sotto la terra del cuore
Troverai ciò che hai nascosto in questi anni
Fai buon lavoro in questo tempo forse in città è un po’ difficile
Roma ha il verde e le chiese sempre a debita distanza di un metro
In modo che nessuno veda ciò che scrivi o dici, cominci a curare il tuo orto
E’ vero io posso vedere e imparare
I vecchi sono come i bambini imparano solo se vedono
martedì 10 marzo
Pastorale della zappa
Abbiamo bisogno di te Signore
Come singoli questi anni ci siamo esercitati
Ora abbiamo bisogno di ritrovarci insieme
Ci siamo illusi di essere potenti
Ti abbiamo spinto ai margini
E qualcuno continua ancora a farlo
In questo smarrimento totale ci guardiamo
Negli occhi lo smarrimento e la paura del tu
Invece si sta creando una solidarietà tra noi
E’ ancora poca cosa perché la para è grande
C’è però un noi che spunta timidamente
Quel noi che non è appartenenza a qualcosa di effimero
Quel noi che ci fa appartenere a Te
E in Te tutti ci ritroviamo
E’ proprio la distanza imposta
Che ci fa vedere l’altro e vorremmo toccarlo
Ma la distanza fisica ci fa desiderare l’abbraccio
Ora non è tempo di abbracci
E’ tempo di capire l’essenza degli abbracci
Ora gli sguardi sono smarriti e paurosi
Prima erano assenti
e lo smarrimento sta diventando conoscenza
Ora ci stai facendo capire da dove tu vuoi iniziare
Guardiamo bene dentro
perché l’isteria che ci sta attraversando fa più danni del virus
lunedì 9 marzo
Pastorale della zappa
Questa sofferenza ci deve insegnare qualcosa
E se questo non succede vuol dire
che siamo diventati di pietra
Cerchiamo di trovare soluzioni
che puoi trovare solo Tu
Anche le soluzioni diventano inadeguate
Allora dobbiamo andare ancora più giù
Ti ringrazio Signore per questo tempo
E’ duro quello che viviamo
Non solo la pandemia
Ma ci stai portando nel deserto per trovare noi stessi
Allora questo tempo diventa provvidenza:
Hai la possibilità di stare con i tuoi figli
Tempo che sei obbligato a fermarti puoi purificare la tua mente
Anche la celebrazione è vietata
Fa di questo, tempo di verifica
Pensa alle volte sciattamente e senza rispetto
Hai mangiato il Pane dei poveri Pane dei pellegrini
A te prete quante volte dell’altare hai fatto il luogo di teatro
E il sacrificio di Dio vivo l’hai vissuto come una cosa da fare
Se ci deve essere una riflessione che sia seria
E che i numeri del pericolo non ci distraggono da questa riflessione
Ci troviamo in un tempo straniero
E’ bene che lo trasformiamo in un tempo quotidiano
Alimentiamo le nostre menti con letture
Apriamo il nostro cuore agli affetti veri
Cerchiamo di stare sereni e ringraziare Dio
Chi sa che guardando i danni che ci siamo fatti con le nostre mani !!!
Non intervenga e ci guarisca
venerdì 6 marzo
Pastorale della zappa
Rimane sempre nel cuore ciò che è desiderabile e bello
Nessuno potrà mai togliere dal nostro cuore il Bello
Anche se tante volte la nostalgia diventa tristezza
E ammazza la verità allora cerchiamo tante verità
Queste verità appesantiscono il cuore
Pochi giorni fa stavo in metro quasi vuota
Ora vedevo gli uomini persi nel vuoto e senza vita
Non molto tempo prima erano persi nei giochi dei cellulari
Ora sofferenti e pieni di paura
Una tristezza mi ha invaso
Vedevo in quei cuori il frutto del brutto
Non alimentiamoci con statistiche e focolai di virus
Che ci paralizzano e abbattono
Prendiamo in mano la corona può fermare all’istante ogni cosa
Beati voi quando assistite alla morte delle speranze
E voi continuate a dare la Speranza
Perchè la grandezza di Dio non si celebra nei libri
Bensì in questi momenti è bello credere e sperare
Che tutto ciò serve a farci comprendere quanto male siamo capaci di fare
giovedì 5 marzo
Pastorale della zappa
Certe volte ti sembra che Lui non ti parli
Lui non alza il tono della voce
Perchè non parla alle tue orecchie fisiche
La Sua è una voce bassissima e delicata
Sono i tuoi pensieri che fanno rumore
E ti sviano dall’oggetto dei tuoi desideri
Tu invece nella preghiera aspetta
Lui verrà e quando verrà
La Sua presenza ti riempirà di luce
Tutto lascia sul terreno del tuo cuore
Il seme poi prende il suo posto
A tempo opportuno dopo che è marcito spunterà
Abbi pazienza quando esci dalla preghiera
Non fare nessuna valutazione,
perché il bello in se è anche buono
Tante volte succede che scrivi dopo la preghiera
E ciò che è bello si disperde perché vuoi trattenere
“Ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore”
E’ proprio quella sottile superbia che ti fa inscatolare Dio
Non mettere la camicia di forza all’amore
Scivola via come l’acqua e ti lascia nell’illusione
Tu cambi alla luce di Dio questo il cuore lo sa
Impara dalla pianta solo se esposta alla luce del sole
Si rafforza nella terra con le radici e nell’aria con la chioma
Non ha bisogno di scrivere
perché la sua forza sta nella memoria delle sue cellule
Così sia la tua preghiera ciò che di bello Lui ti da
Viene impresso sul terreno del tuo cuore
mercoledì 4 marzo
Pastorale della zappa
“Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente”
Ci sarà un modo per entrare in questa bellezza?
Dio ha fatto in noi grandi cose
Noi invece ci fermiamo a vedere l’esterno di noi
La natura, il sole che sorge e tramonta questo è per noi
In noi ha fatto grandi cose
E’ così proprio nell’alternarsi di vittorie e sconfitte
Che il vaso tra le mani del Vasaio prende forma e si definisce
Tu puoi anche essere creta scadente,
ma tra le sue mani diventi nel corso degli anni qualcosa di bello
Allora il tuo crescere non è un verbo che porta alla morte
Bensì la concretezza di ciò che Dio ha fatto in te
Dio non ha fatto solo la forma del vaso
In quel vaso ha messo ciò che di bello poteva mettere
Tutto ciò avviene lungo il corso della vita
Vedi… tutta la tua esistenza come una bella storia che Dio fa con te
E’ proprio così, perché questo nasce dalla relazione che hai con Lui
In te ha messo cose che tu non pensi di avere
Forse sono le stesse che vedi negli altri con nostalgia
Perchè il pezzo che devi suonare lo vai a vedere sul leggio dell’altro
Suona il tuo pezzo nessuno ha mai vissuto la tua vita
Questa uniformità dove ci siamo messi per farci controllare
Ci fa vedere gli uomini-dei che suonano e dirigono
Mentre l’Onnipotente che è grande
Ti da il tuo spartito con la Sua musica e aspetta che suoni
Tra stecche e brutte figure tutto misto con musica geniale
Tu pure fai il tuo concerto insieme agli altri
Tutto ciò avviene nella vita e nella relazione con Lui
Affinchè la sinfonia Paradiso possa essere rappresentata nel teatro Eden
martedì 3 marzo
Pastorale della zappa
Padre ti chiedo e aspetto
Padre ti invoco aiutami
Padre ti prego per i fratelli
Padre ti lodo
Padre ti amo
Padre merito
Perchè sei Onnipotente
Padre stanotte ti voglio presentare
ciò che hai fatto per me
In questo silenzio ti voglio presentare
come fa un bambino
ciò che tu hai fatto in me
Tutti i doni che tu mi hai donato
E’ una lista lunga
e poi non è bene che io scriva
Questo fa parte della nostra relazione intima
E non ha bisogno di carta e penna
Penso uno per uno i doni ricevuti
Non ho mai trovata tanta ricchezza in me
Il Tuo silenzio non era assenza
Bensì dono che mi facevi trovare in qualche esperienza
Ti chiedo perdono per il tempo sprecato nella meritocrazia
Mi viene in mente il Rosso quando veniva a scuola
Pulito con il fiocco colorato della classe e il grembiule
Non giocava mai sempre fermo nel banco
Prendeva sempre 9 in condotta
E si sentiva il primo in tutto stando sempre seduto
Invece ora posso portarti la gioia di aver conosciuto i doni
Condividerli con Te Padre mi fa essere adulto
Il poterti amare in questo modo nuovo e diverso
Fa nascere il me il desiderio ancora più forte di Te
venerdì 27 Febbraio
Pastorale della zappa
Il digiuno dell’attesa
Nell’attesa dello sposo non agitarti
Il digiuno non non è una terapia
Non è gareggiare a fare il fisico scolpito
Non è mostrare agli altri la tua fedeltà
Il digiuno mette in discussione:
Il tuo attaccamento alle cose
Il tuo attaccamento alle persone
Il tuo attaccamento a Dio
Se digiuni stai imparando a vedere le cose sotto una luce nuova
Guardi i fratelli per amarli e non per possederli
Guardi Dio nel silenzio della tua stanza
Dove nessuno ti vede
Fa il digiuno nel silenzio del tuo cuore
Dove l’anima gioisce della sua presenza
Il digiuno prepara alla testimonianza
E’ come un vuoto dove Dio
ti presenta ciò che di bello ha fatto in te
Lui non ha il braccino corto
Allora invece di cercare cose inutili nel digiuno
Cerca i doni che ti ha dato e sono tanti
Perchè il digiuno ti fa essere povero
E ti fa vedere nella tua povertà ciò che sei
E ciò che Lui ti ha donato
Lo sguardo nel digiuno si raffina
E ti fa vedere il Donatore
giovedì 26 Febbraio
Pastorale della zappa
Dacci anche oggi la pazienza e la gioia
Di andare avanti portando la croce
La pazienza che sfronda l’inutile ragionamento
E lascia al combattimento prendere forza
La pazienza purifica l’orgoglio insano
E porta alla luce la Sua immagine in te
Lo sfrondare quelle foglie che sono di ostacolo
Esse coprono il centro della tua vita
Hanno il linguaggio degli uomini
Il mondo ti chiama a conservare
Dio ti chiede di dare
Il mondo ti chiede di proteggere la tua vita
Dio ti chiede di perderla
E tu in questo combattimento affoghi
La pazienza fa si che tu faccia cadere ciò che è vano
Ti fa lasciare in piedi solo la Verità
E’ la luce che nel folto sottobosco indica la via
E’ la via che ti porta gioia
Perchè la pazienza ha reso prudente il tuo cammino
Se hai imparato, la gioia di per se non va trattenuta
Anche li c’è il perdere affinché tu vada oltre
E spogliato di tutto hai la pienezza che ti aspetta
Impara dalla natura che oggi ha una grande forza
La vedi fiorita ha passato il freddo dell’inverno
Oggi ti dona la gioia dei colori
Tempo di quaresima pazienza e gioia
mercoledì 26 Febbraio
Pastorale della zappa
Mercoledì delle ceneri
Fa scendere un po’ di cenere sul cuore
Sulla fronte il marchio della croce di cenere
Va bene
Ma poi tutto va via con qualche ragionamento
Fai cadere la cenere sul cuore
E’ il cuore che deve cambiare vita
Il cuore se sa riconosce il proprio peccato
Può avvertire l’abbraccio di Dio
Sul cuore triste e ingrugnito fa scendere la cenere
Dai a Dio la possibilità di farsi vedere da te Misericordia
Non prendere decisioni affrettate di pentimenti emozionali
La cenere non cade sul cuore ma viene portata via dal vento della superficialità
Fa cadere la cenere sul cuore le lavandaie la usavano come soda
Così il tuo cuore sarà puro
martedì 25 Febbraio
Pastorale della zappa
Ieri sera recitavo il canto del Magnificat
Si recita ai vespri anche dopo gli esorcismi
Stavo lì è pensavo
Maria non ha cantato la sua bellezza
Ma ha ringraziato dei doni ricevuti
Si è fatta educare da Dio
Anche se Lei è perfetta senza peccato
Infatti secondo la tradizione è vissuta nel tempio
Ha fatto un’esperienza di Dio
Fino alla pienezza esplosa nel magnificat
Perchè il suo ascolto è così pieno fino ad accogliere Dio
Il Magnificat è riconoscere a Dio i doni che Lui le ha fatto
Questa parte della relazione con Lui è bella
E’ ringraziarlo di tutti i doni che Lui ci ha fatto
I doni hanno un nome come Maria recita nel Magnificat
Noi generalizziamo i doni perché non li conosciamo per nome
E non diamo gloria a Dio
perché abbiamo una relazione con Lui da bambini
Pensate a Nazareth Giuseppe e Maria vivevano con Gesù
Anche Giuseppe ha cantato il suo magnificat
Insegnando a Dio il lavoro dell’uomo
Gesù gli ha insegnato il lavoro di Dio
Per questo il silenzio di Giuseppe
E’ il magnificat di ogni uomo
Dio l’ha fatto Padre di Suo Figlio
Giuseppe ha ringraziato Dio nel dono avuto
Crescendo ed educando Gesù da vero uomo
Tutti siamo chiamati a questo Magnificat
lunedì 24 Febbraio
Gesù gli disse: «Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede». Il padre del fanciullo rispose subito ad alta voce: «Credo; aiuta la mia incredulità!». Mc 9,14-29
Quanta diffidenza abbiamo verso il Signore Gesù?
Quanti dubbi nel coniugare il verbo credere?
Con diffidenza e dubbi ammazziamo la fede
Siamo noi i primi assassini a fermare lo Spirito Santo in noi
Noi non crediamo alla Verità della Parola
Siamo disobbedienti a ciò che la Parola porta in se
Ecco l’orgoglio demoniaco che non ci permette di vedere i segni
Questo padre è disperato nel vedere il figlio trattato in quel modo
Urla la sua fede dicendo: Credo; aiutami!
Credo aiutami Signore non soltanto quando sono disperato e Tu sei l’ultima spiaggia
Credo aiutami Signore nelle cose quotidiane quando il mio orgoglio non permette di chiedere
Sono proprio questi piccoli sassi che si cementano con l’orgoglio e mi allontanano da te
Credo aiutami quando la ragione offusca l’intelligenza e mi fa chiedere cose insensate
Credo aiutami quando il cuore è come quello di Erode che ti tratta come fenomeno da baraccone
Credo aiutami…………….. donami il tuo Santo Spirito nel chiedere
Perché tante volte chiedo senza sapere ciò che chiedo
I demoni non vanno via senza la preghiera
Ed egli disse loro: «Questa specie di demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera».
Il male si combatte con la preghiera e il Maligno soccombe davanti all’Onnipotente
giovedì 20 Febbraio
Pastorale della zappa
La notte cedeva il passo all’alba
Sul tavolo il Suo Corpo messo sospeso sul calice
Che notte!!!
Era appena finita l’adorazione
Davanti a Lui ho scritto gli ultimi peccati
All’orizzonte l’alba con i suoi colori delicati
Ho ricominciato a leggere le 28 pagine di peccati
Lui li sul tavolo il sole che sorge la candela accesa
Un sapore di antico sempre nuovo
dove il tempo non è tempo
Un pianto senza freno rompe il silenzio
Il Suo sguardo dolce era luce
Una luce che non denuncia il peccato
Lo risalta e lo copre di un velo d’acqua
Tutto ciò sembra un assurdo
Ecco un nuovo giorno
E’ proprio nuovo
Misericordia mi ha visitato
E’ tramonto
Anche i colori sono come quelli dell’alba
Sono un po’ più accesi
Mi sento piccolo e al centro di un giorno senza tempo
Dove i colori hanno scandito la sintesi dell’Infinito
mercoledì 19 Febbraio
Allora prese il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, …..Mt,8,22-26
La Sua compagnia non è mano nella mano anche se è bella l’immagine
Lui ti prende e ti porta fuori di te
Ti invita a uscire dal tuo stare cheto
Per fare cosa?
Se le tue paure ti lasciano nell’immobilismo
Se le tue ansie ti agitano
come se il mondo avesse bisogno solo di te
Lui continua a farti compagnia
Perchè?
Lui vuole fare le cose con te
E ti vedi alla fine del giorno quando fratello asino
Chiede la sua razione di riposo,perchè stanco
Mentre il cuore vuole ancora fare
Lui si siede accanto a te e ti dice “ora riposiamo”
La pienezza invade il tuo cuore
Perchè non hai fatto le cose per ….
Su questi puntini scrivi quello che vuoi
E’ sempre quel per che rovina tutto
La frase è “Oggi ho fatto le cose con l’Amato del cuore”
Il cieco viene preso nelle sue chiusure quotidiane
Usci con Lui fuori dal suo quotidiano
Vedeva gli uomini come alberi
Vedeva gli uomini come cose
Quando Lui posò su gli occhi i suoi umori
Vide tutto nitido
Lui gli ricordò di non entrare nel villaggio per …
Ma doveva andare oltre
Vai più su facendo le cose della terra
Perchè i piedi poggiano a terra
Il cuore va in su con Lui
martedì 18 febbraio
Pastorale della zappa
C’è un’evidenza dei fatti, dove i segni si manifestano
Perchè continuiamo a non credere ?
Gli apostoli continuano a discutere che manca il pane
E hanno distribuito pane per due volte a cinquemila e quattromila persone
Hanno Gesù con loro l’Autore di quei segni
Certo anche tu mi puoi dire se oggi noi potessimo vedere Gesù
Le cose sarebbero diverse noi non siamo come gli apostoli
A parte la presunzione che ti fa dire certe cose
Di fatto Lui ha detto che tutti i giorni sta con noi
Lui veramente sta ed è vivo
Hai mai provato a dire nella preghiera un tuo bisogno?
L’hai esplicitato senza essere dubbioso?
Oppure hai detto:
“Mi piacerebbe avere questo”,ma declini la richiesta
Solo perché non sai quello che vuoi
e tu vuoi che Lui faccia la tua volontà
Nel Vangelo Gesù domanda sempre
“Vuoi tu questo?”
E chi vuole il segno risponde: “ Si lo voglio”
C’è anche un vizio di volontà ed è questo:
“Vorrei questa cosa”
Il vorrei è una volontà da irresponsabili
Perchè una parte di te vuole e un’altra parte non vuole
Queste due volontà fanno a cazzotti e si annullano
Il Donatore ha fatto sempre la volontà del Padre
Perchè tu vuoi nella tua presunta discrezione,
non chiedere in maniera assertiva?
Forse ti aspetti che Lui faccia questo solo perché è Onnipotente? Lo é !!!
Dio ha bisogno della tua libertà
Invece o’Z’ zzus si infila senza permesso e la sua invadenza è nociva
lunedì 17 Febbraio
Pastorale della zappa
Un’ansia di ricercare i segni
Senza arrenderci alla fiducia
Cercatori di segni fino all’impossibile
Senza mai fermarci a contemplare la Fonte
Tanti cercano segni e quando li hanno
La loro vita è la stessa di prima
In più non cambia niente
Si cerca un sole che rotea e poi?
Anche se risorgono i morti
le cose non cambiano
Oggi più di ieri i segni sono di portata mondiale
Eppure andiamo sempre peggio
Dio si ritira perché non cerchiamo Lui
Siamo di quelli che quando ricevono i regali
A seconda di quanto costa
Sul nostro volto compare delusione
Oppure qualche sorriso di plastica
Chi dona è un emerito sconosciuto
Questo è quello che facciamo con Dio
C’è un segno sotto i nostri occhi
Che viviamo è Dio
che si dona a noi in un pezzo di pane
Quando entra in noi ci porta
dove la nostra fantasia non è in grado di andare
Quell’oltre del segno dove non riusciamo ad andare
Perchè?
Non abbiamo fiducia
Non ci perdiamo in chi è più Grande di noi
Costringiamo il Grande nel nostro misero ego
Perchè pensiamo che noi siamo capaci di amarlo
Mentre Lui no!
Noi facciamo l’atto verso di Lui
Lui che si da a noi non è contemplato
Capisci ora che se anche tu avessi una montagna di segni
Non potresti cambiare mai
Ti manca la fiducia in Lui
Perchè la fiducia in Lui ti permette di leggere il segno
Venerdì 14 febbraio
Pastorale della zappa
Andare e rimanere
C’è un andare verso l’altro per dare una notizia
Non per convincerlo quello che deve fare
Ne tanto meno imporgli la tua vita
Il tuo andare sia :
Per curare la solitudine del fratello
Annunciare che l’amore è una persona
Dare la Speranza e non proporre le speranze
Ricordati che nell’andare non vai a titolo personale
La Trinità ti accompagni nell’andare
Quando entri in una casa ricordati che porti :
La Bontà del Padre
La Verità del Figlio
Il fuoco della Spirito Santo
E tu sei inserito in questo grande amore
Se tu conoscessi questo dono non porteresti con te:
Il potere,il successo o tutto ciò che sa di personalismi dottrinali
Tu come l’Agnello cureresti e daresti la vita
Rimanere
Quando è il tempo di andare e tu come Davide rimani
L’Ozio prende possesso del tuo stare fermo
L’unica parte del corpo che si agita è l’occhio
Che guarda ciò che gli interessa e fa ciò che vede
Rimanere nello stare con se stesso è nocivo
Ti fa ripiegare su di te e ti porta al tribunale della tua giustizia
Dove l’Accusatore che non sta mai fermo
Ti sommerge nei sensi di colpa
Almeno se vuoi rimanere:
rimani con Lui per riposare
Teni gli occhi fissi su di Lui e l’anima lasciala andare
Dove il tempo non c’è e dove mille anni anni
è come il giorno di ieri
giovedì 13 Febbraio
Ella lo supplicava di scacciare il demonio da sua figlia.
Ed egli le rispondeva:
«Lascia prima che si sazino i figli, perché non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini».
Ma lei gli replicò: «Signore, anche i cagnolini sotto la tavola mangiano le briciole dei figli».
Allora le disse: «Per questa tua parola, va’: il demonio è uscito da tua figlia». Mc 7,24-30
L’amore di madre non tollera il male di sua figlia
E’ una straniera che cerca Chi può soddisfare questo suo bisogno
Quando il cercare è un bisogno puoi anche sbagliare
Questa donna ha trovato il Pane di vita eterna
Si accontenta anche di briciole che questo uomo le può dare
L’amore è fatto così si accontenta di poco
Perchè già porta in se qualcosa di forte vitalità
La fecondità di madre accompagnata dall’amore
Questo Uomo riconosce tutto questo
Perchè Dio è fecondo e ama la sua creatura come una mamma
Nonostante un apparente diniego
L’amore e la fede di questa donna fanno saltare la promessa antica
Dio si arrende davanti a questo amore
Dio non le da briciole ma da la Sua Parola che sazia la fame materna
Lui vuole dire che è Dio di tutti coloro che hanno bisogno
Armati di fede e di amore come una mamma
E chiedi!!!
La forza di questa donna è che non si è lasciata cadere le braccia
Ne ha desistito nel chiedere chiudendosi e cercando surrogati
Chiedere il pane è riconoscere il Pane che si dona
Quando Dio è riconosciuto non può fare altro che farsi riconoscere
La Sua potenza non ha spazi o confini
Perchè l’amore allontana il male anche a distanza
mercoledì 12 Febbraio
Cura la parte interiore di te
Abbi cura del tuo interno
Perché :
E diceva: «Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo.
Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male:
impurità, furti, omicidi, adultèri, avidità, malvagità, inganno,
dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza.
Tutte queste cose cattive vengono fuori dall’interno e rendono impuro l’uomo». Mc 7,14-23
Come si cura questa parte interna?
Bisogna tenerla a bada come curi la parte esterna
Quando metti un vestito quando tempo impieghi?
Abbastanza tempo
Per dare una risposta neanche un secondo
Infatti nella risposta veloce dai il peggio di te
E la relazione si arena non parte
Rendere puro il cuore è quello che dobbiamo fare
Stiamo attenti a non tenere a bada il male
Bensì curare le virtù come hai cura nel metterti il vestito bello
Abbi cura nel crescere nell’esercizio delle virtù
Puoi prendere un vizio che ti rende impuro
Trova la virtù corrispondente
E una volta trovata
Cerca nella Scrittura la frase corrispondente
Perchè la frase ti serve per pregare e ricordarti della virtù
Negli atti concreti realizzi la virtù
Logicamente è una lotta che ti vedrà vincente e perdente
Ma tu dritto per la tua strada anche quando sei perdente
Ricordati che sei figlio di un Padre che ti vuole vedere che lotti
Ossia metti la tua volontà nel costruire i mattoni del tuo castello interiore
Poi per cementare i mattoni ci pensa lo Spirito Santo
lunedì 10 febbraio
Pastorale della zappa
Mentre la vita scorre e la sera ferma questo scorrere
Ti trovi a pensare al giorno ormai trascorso
E cerchi briciole di verità
La giornata dei pettirossi
Entrò attraverso la finestra aperta un pettirosso
Non riusciva a trovare l’uscita e lo presi tra le mani
Mi sembrava di toccare la seta
In me sorse la paura di fargli del male
Uscii nel chiostro dell’eremo e lo feci volare
Mi venne questo pensiero:
“Vedi quanta delicatezza hai avuto per questo uccello
Abbi la stessa cura con il corpo del Signore
quando si fa tra le tue mani”
Sempre nello stesso giorno mentre uscivo dall’eremo per dire il rosario
Un altro pettirosso mi ha accompagnato lungo la strada
Mentre recitavo le Ave Maria per poi volare via
“ Quando preghi anche il creato recita la sua preghiera
Nella preghiera non si è mai soli “
Dopo aver fatto la camminata nel bosco al ritorno
trovai un altro pettirosso alle prese con una piccola mollica di pane secco
Mi fece tenerezza nel guardarlo,
dalla sua mollica non si allontanava nonostante la mia presenza
Capii che quella mollica andava sbriciolata
Cominciai a sbriciolarla e quei piccoli frammenti di pane
Venivano mangiati prima che cadessero al suolo
Finito il pane volò via
Guardai con tenerezza quel volo
Poi una domanda :
“ Hai mai guardato con tenerezza chi prende il corpo di Cristo?”
Tre piccole briciole di verità mi fecero chiudere gli occhi
Mi addormentai nella pace
Nel mio cuore c’era tanta gratitudine verso il Signore
Perchè tre pettirossi mi avevano insegnato l’immensa grandezza dell’Eucarestia
venerdì 31 gennaio
Pastorale della zappa
cfr Mc 4,26-34
La pazienza è l’attesa che fa sperare
Il contadino quando semina aspetta e spera
Perchè il seme ha il suo percorso
Questa attesa fa sperare che il seme porterà frutto
Quindi qualsiasi pensiero negativo o ansiogeno non serve
La pazienza è preghiera è guardare a Dio
Sono almeno duemila anni che aspetta la realizzazione del regno
Che pazienza!!!
Espropriandoti da tutte le aspettative e se guardi Lui
Nella preghiera ti accorgi che nasce un’attesa che diventa preghiera
Non sono le aspettative che hai sul seme
perché il seme non si adatta a te
Il contadino non si adatta al seme lo cura
e accetta ciò che il seme gli può dare
La pazienza esercitata ti permette di conoscere Dio
Non è un estasi è la bellezza concreta che si snoda sotto i tuoi occhi
La pazienza quindi ti permette di amare l’altro
Infatti come il seme hai suoi tempi anche il fratello hai suoi
Come il seme una volta cresciuto come un albero, accoglierà
Così il figlio cresciuto nella pazienza imparerà ad accogliere
La pazienza è la virtù dei forti perché ti fa trascendere da te
E ti porta nel seno del Padre
Se pensi a Dio che attende la realizzazione del Suo regno
Aspettando questo seme che è l’uomo affinchè porti frutto
Puoi capire la grandezza del suo amore e la Sua pazienza
Altro che debolezza
Certo se prendi come paragone l’uomo la pazienza è debolezza
Se guardi i santi come hanno vissuto la pazienza contempli Dio
E lo conosci
mercoledì 29 gennaio
Pastorale della zappa
Cfr Mc 4, 1-20
Il campo è l’uomo e il terreno è il suo cuore
Il Seminatore è Dio che è generoso semina dappertutto
E’ così generoso che non guarda il tipo di terreno
Ogni terreno ha sassi, erbe infestanti, rovi,
alcuni tratti di terreno sono troppo battuti e quindi duri
In questo tempo c’è la prima aratura
Tutto il terreno del campo viene rivoltato
Il campo sembra pulito ma il terreno ha rimasugli di tutto
sassi, semi di erbe infestanti, altre parti restano dure
e buona parte del terreno rimane buona
La conversione è l’aratura dove il cuore viene smosso
Ma non è ancora cominciato il vero lavoro di conversione
Perchè bisogna togliere i sassi e c’è una pratica agricola
C’è da togliere le erbe infestanti c’è una pratica agricola
C’è da rendere soffice il terreno c’è una pratica agricola
Ma dopo la conversione cosa bisogna fare ?
Vivere l’umiltà è rendere vivibile la vita mettendo insieme
le parti buone e fare delle negative un’occasione
Ricordati che la parola humus è la radice dell’umiltà
ma è anche sterco in francese merda questo rende soffice il terreno
l’umiltà rende umano il cuore pronto per accogliere la grazia
I sassi sono gli inciampi che abbiamo nel cuore
Quelli vengono allontanati dal campo e quindi dal cuore
Qui ci vuole la pazienza e la continuità
Togliere i sassi è la pratica più noiosa,
infatti la pazienza e la continuità sono le virtù del lungo periodo
Noiose all’inizio, ma quando le eserciti con costanza
Sono come gli aghi del ricamo
fanno spazio per far passare il fili colorati dell’esistenza
martedì 28 gennaio
Pastorale della zappa
….disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre». Mc 3,31-35
Carissimo Apostolo che hai fatto un’affermazione di panza e non di testa
Ora se vuoi essere credibile chiedi scusa a coloro che stanno con il Signore
Sappi che anche coloro che stanno fuori e criticano
Nel vangelo di oggi abbiamo che Gesù non dice “andate da un’altra parte”
Presenta chi è Sua Madre e chi sono i suoi fratelli
Poi sappi che la chiesa è il luogo degli uomini liberi
Tutti possiamo criticare, ma al dunque non possiamo escludere
Perchè figlio è il povero, quello che critica, e altro
I fratelli di Gesù lo credevano pazzo eppure Gesù non dice :
“andate da un’altra parte”
Pensa caro Apostolo “ Gesù per tre anni si è spupazzato Giuda”
Lui sapeva che era traditore
Gesù non l’ha mandato in un altro partito
Alla fine gli ha dato un boccone di pane
E tu a questa gente che critica li mandi via
Abbi pazienza ritorna in te
Fa di questa figuraccia un’opportunità
Sai faccio pastorale della zappa
Una piantina che viene storta su non la butto via
ma le metto un sostegno e la faccio stare nell’orto
Forse sei preoccupato perché le cose non vanno
Mi fa piacere che ci tieni
ma sappi che la chiesa è sposata a Cristo
Lui il Capo prende dentro tutti
C’è un salmo che è il mio cavallo di battaglia
“Uomini e bestie tu salvi Signore”
Perchè ti affanni e mi diventi un segretario di partito
mentre sei Apostolo?
Dici pubblicamente che hai sbagliato e può succedere
Vedrai quelli che criticano capiranno
Sappi che è questo il modo di vivere il vangelo
Ho una certa…. Conosco solo il vangelo nudo e crudo
Nuove o vecchie evangelizzazioni sono in funzione delle mode
Il Vangelo la Parola ieri oggi e sempre Amen
lunedì 27 gennaio
Quando vedi la croce non girare il collo
E pensi di stare a posto
Solo, perché non hai fatto niente di male
…..ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno:
è reo di colpa eterna». Mc 3,22-30
Quando controlli il tuo bilancino della giustizia
Cerca di essere più veritiero che realista
Il più delle volte proprio lavorando sull’idolo della giustizia
Perdi di vista la misericordia che Dio ha usato verso di te
Attento a quella giustizia affettata
Che non da e non chiede perdono
Quello è il peccato contro lo Spirito Santo
Il Giusto si è fatto peccato perché tu fossi redento
Il Giusto si è fatto ultimo affinché tu fossi primo nell’amare
Il Giusto si è fatto cieco perché tu potessi scrutare l’Infinito
La Vita che ti ha dato il Giusto non potresti mai pagarla
Invece di stare ritto come un palo di ferro nella tua chiusura mentale
Rendi salde le ginocchia e piegale
Raccogliendo il Sangue della Misericordia
Se non fai questo pecchi contro lo Spirito santo
Non perseverare nella tua giustizia
Perchè davanti a Lui nessuno è giusto
Solo da Lui possiamo avere e dare il perdono
Puoi negare il nome del Padre e del Figlio
Ma non puoi negare la misericordia che viene dal loro amore
venerdì 24 gennaio
Pastorale della zappa
….perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni.
Mc 3,13-19
Prima di tutto bisogna stare con Lui
Lo stare con Gesù è una necessità
Da parte sua, perché Lui vuole darci tutto di se
Da parte nostra ne abbiamo bisogno in quanto fragili
Se l’uomo non avverte in se questa necessità
Andrà sempre avanti con la sua presunzione
Puoi fare sulla carta tutte le strategie,
ma se non entri nella relazione con Lui rimani fuori
Come fai a parlare di Lui se di Lui non ha fatto esperienza?
Oggi impariamo sui i libri tante cose belle,
e trasmettiamo ciò che abbiamo letto
Il guaio che non abbiamo fatto esperienza di Lui
Non abbiamo fatto carne nostra la Sua Parola
Se questo non c’è allora parliamo del Demonio
come qualcosa di arretrato e del passato
Poveri!!!! Questi scienziati non solo non sanno stare con il Signore
Ma non sanno neanche percepire il danno
che fa nella mente e nel cuore la presenza di questo Spirito immondo
Per scacciare il Demonio è importante che tu vada alla scuola di Gesù
Lì si impara l’umiltà elemento indispensabile
Vivere come San Giuseppe che è stato in silenzio con Maria e Gesù
Allora il tuo stare con Loro ti fa stare nella Luce
Il Bene e il Bello lo puoi portare con le tue caratteristiche
Ma prima devi imparare a obbedire a Loro
Servi obbedienti del Padre
giovedì 23 gennaio
Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli pronta una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero.Mc 3,7-12
La barca è il simbolo della chiesa
La chiesa è il luogo dove nessuno possa essere schiacciato
Tutti abbiamo fatto nei viaggi l’esperienza della folla
Ci siamo sentiti schiacciati
Gesù cammina tra la folla che lo schiaccia ma una solo lo tocca
Schiacciati o toccati
Ci schiaccia tutto ciò che non ci rende felici
Ci schiaccia tutto ciò che non ci rende liberi
Il nostro senso oppressivo che abbiamo dentro
E’ tante volte l’ingolfamento che abbiamo dentro
La chiesa è sempre il luogo degli uomini liberi
Non si sta nella chiesa solo perché non siamo liberi
Abbiamo sempre bisogno che qualcuno ci definisce
Un gruppo una setta o altro dove c’è quel controllo democratico
Che ti determina e schiaccia
Il toccare è il modo per stare in comunione
Gesù si lascia toccare nella folla ,
solo da chi ha tra la ressa che schiaccia
C’è una donna che lo tocca con il cuore
Le nostre mani mosse dal cuore toccano Gesù
E mentre cammina tra la folla che schiaccia
Lui dice: “ Chi mi ha toccato?”
Chi vede la realtà e non conosce la Verità
Si meraviglia di tale domanda e dice:
“ Tutti ti sono intorno e ti toccano; Tu dici chi mi ha toccato”
Una lo tocca con il cuore gli altri lo schiacciano
Chi sa perché?
Mercoledì 22 gennaio
E i farisei uscirono subito con gli erodiani e tennero consiglio contro di lui per farlo morire.
Mc 3,1-6
Erodiani e farisei si mettono d’accordo per ammazzare Gesù
Pilato ed Erode diventano amici nel processo contro Gesù
Quando il male si incontra è comunque solidale
Questa è una riflessione strana che mi chiedo.
Perché fa così paura il Bene ?
Il male ha bisogno del buio per essere progettato
Il Bene si manifesta senza ostentazione e nella libertà
Ed è proprio questo che fa paura
Paolo dice amo il bene e faccio il male che non voglio
Tutti ci troviamo in questa barca pieni di buchi
C’è chi tappa la sua barchetta con la perfidia,ipocrisia, menzogna
Prima o poi la Luce della vita chiede i conti
O meglio l’uomo si accorge di questo e vuole cambiare
Beato quell’uomo che ascolta la Parola e si converte e cambia
E non segue il consiglio degli empi
Se ci fate caso il vangelo di oggi presenta due scene in contemporanea
Gesù al centro della sala con l’uomo dalla mano chiusa
E i farisei e gli erodiani in posti diversi
Gesù guarisce e fa in modo che questo uomo possa collaborare con Dio
Tutto questo avviene alla luce del sole
I farisei e gli erodiani si uniscono e vanno verso il buio
Tennero un consiglio in un altro luogo per ammazzare
Hanno perseguitato me perseguiteranno anche voi
Hanno calunniato me lo faranno anche con voi
Forse questo non sta succedendo oggi con i veri cristiani?
Le tenebre non hanno vinto la Luce quella vera
Questa espressione profetica del prologo di Giovanni
Ci deve dare speranza e andare avanti
senza pensare alle polemiche ideologiche cristiane questa roba è tenebra
Tu zappa l’orto del Signore e la sua luce ti accompagna
martedì 21 gennaio
Pastorale della zappa
Inizio
C’è un inizio nella natura ed è questo
Nei campi ci sono piccoli fuochi che bruciano tralci vecchi Gv 15
E’ la potatura delle viti siamo a gennaio e questa pratica va fatta
Entro gennaio tagliare i tralci altrimenti la vite piange
Nell’orto bisogna iniziare a raccogliere il resto delle stoppe e bruciarle
Perchè il gelo li ha seccati e sistemare il terreno
Nel giardino sistemare il terreno e potare le rose
Aspettando il fico che mette le orecchiette di topo Mt 24
Piccoli esempi in natura che ti possono servire a iniziare
Ora cerchiamo di non inventarci il clericalismo ecologico
Cominciamo a prepararci e pensare alla quaresima
Cerchiamo di capire cosa cambiare in noi
Iniziamo di imparare cosa tagliare e cosa coltivare
Questo è tempo di preparazione alla quaresima
Fai un elenco di cose negative da tagliare
O fai un elenco di cose positive da voler vivere
Prendi una sola cosa negativa o positiva
Comincia a corteggiarla con il pensiero
Fa una domanda alla tua intelligenza e verificala
In modo che quando il 26 febbraio inizio della quaresima
Fai la pratica di esercitarti nel tagliare nel bruciare nel concimare
Si taglia il peccato, si cerca di bruciare il male, si concima la virtù
Ricordati che Dio ti ama personalmente
E tu personalmente devi rispondere a questo amore
Non ci inventiamo il vangelo-ecologico
Rimaniamo fedeli al Vangelo di Cristo altro che ecologia
C’è la salvezza eterna
Vi do una buona giornata e un inizio di carnevale
Tempo di divertimento e riflessione
C’è una saggezza nella sposa di Cristo
la Chiesa!!!
E’ antica ma non morta è giovane ma non superficiale
lunedì 20 gennaio
Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro?
Mc 2,18-22
Può un vecchio rinascere ?
Noi diamo troppo peso alla nostra carne
Che vive l’usura del tempo
E non puoi fare niente
Con questa carne usurata dal tempo
Rimaniamo offesi e anche depressi
C’è un tempo senza tempo
Che definisce la vita dello spirito
E’ nascere ogni volta
Quando lo Sposo ci invita a nozze
All’incontro con Lui nella relazione
L’incontro di oggi non è quello di ieri
Certamente non sarà quello di domani
Mentre la vita della carne si basa sul contingente
Quella dello spirito è un fascio di luce
Che attraversa la carne
E’ come l’otre nuovo cerca il vino nuovo
E’ andare alle nozze e mettersi un vestito
Che lo sposo ti ha regalato per le nozze
E’ la carne che entra nel vestito preparato per la festa
Tutto questo lo puoi provare
Senza farti sconti e compromessi
Fino alla nausea di te stesso
E nel vederti cominci ad avere pietà di te
Cominci a capire cosa vuol dire:
Tardi ti amai, bellezza così antica e così nuova, tardi ti amai.
Tu eri dentro di me ed io ero fuori. Lì ti cercavo.
Deforme, mi gettavo sulle belle forme delle tue creature.
Tu eri con me, ma io non ero con te.
Mi tenevano lontano da te le tue creature, inesistenti se non esistessero in te.
Mi chiamasti, e il tuo grido sfondò la mia sordità; balenasti, e il tuo splendore dissipò la mia cecità;
diffondesti la tua fragranza, e respirai e anelo verso di te, gustai e ho fame e sete; mi toccasti, e arsi di desiderio della tua pace (Sant’Agostino nelle Confessioni)
venerdì 10 gennaio
Pastorale della zappa
C’è un tempo di grazia
Dove l’annuncio della Parola è come la goccia nel deserto
In estate calma l’arsura
In inverno fa sciogliere il ghiaccio
Lascia che il cuore sia aperto e accogliente
Non basta solo l’apertura del cuore
Occorre anche l’accoglienza
Questa riserva alla Parola un posto importante
E l’accoglienza da alla Parola la possibilità di germogliare
Se la Parola non produce chiediti il perché
Se da frutto allora dona
Non solo perché Dio ama chi dona con gioia
Ma la Sua misericordia ti ha permesso di fare frutto
giovedì 9 gennaio
E dentro di sé erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito. Mc 6,46-52
Quando ci capita un segno,… e ci capitano!!!
Non entriamo nel significato ,gioiamo , ma poi…
Siamo come coloro
che si infervorano e si ammosciano allo stesso tempo
Invece entra nel segno e comprendi
L’Onnipotente attraverso di esso ti ha fatto una dichiarazione d’amore
E se tu vai ancora più dentro rendendo il tuo cuore di carne
Capisci che ti sta chiedendo di battere nuovi sentieri
Pensate gli apostoli hanno visto un miracolo
La gente lo cerca che vuole farlo re
E loro non sanno ancora con chi hanno a che fare
Il loro cuore è indurito
Come un bambino capriccioso continui a rivendicare
Lo sai.
Perché non ti contenti mai?
Perchè hai paura anche del bello e del bene
Il tuo cuore è malato di paura
E’ come quella musica che ti piace ma il disco è rotto
Tu continui a sentire la musica che ti piace
E quando la puntina che solca il disco gracchia
Tu continui a sentire una musica gracchiante, ma è bella
Butta il disco e compratene un altro facendo qualche sacrificio
Ora ti fai distrarre dicendo ma oggi non ci sono più i dischi
Lo so è un esempio dei miei tempi
Prendi l’esempio
E vai a vendere la tua paura che da anni ti tiene schiavo
E fa si che il tuo cuore non diventi di carne
mercoledì 8 gennaio
Pastorale della zappa
I trattori con gli aratri frangizolle rompono la terra
Poichè è resa compatta dal ghiaccio tra poco si semina il grano
Il terreno deve essere sciolto per accogliere il seme
Un cuore duro e freddo non può accogliere il seme
Lo fa marcire anzi non permette al seme di entrare
E scivolare tra le zolle dove si accomoda e si ripara
In modo quando sarà la spiga piena non si piega
E le radici possono tenere erta la spiga
La vita ha un continuo bisogno di vivere
Se vuoi che la Parola possa vivere in te
Accoglila rendendo il tuo cuore accogliente
Poichè la Parola ti fa figlio di un Padre generoso
A cui puoi rivolgerti sempre
E che Lui da secondo i tuoi reali bisogni
Il terreno come il cuore non può accumulare
Altrimenti quello che accumuli diventa nocivo
Nel terreno si disperde con le piogge
O va finire in quei intercapedini di zolle dure
Nel cuore si perde nei meandri dei pensieri ed emozioni
Che rendono inefficace l’azione della Parola
In parole semplici ti fa incartare in ragionamenti
Che offuscano la mente all’intelligenza del cuore
E la Parola rimante prigioniera in te
E’ un po’ come se tu non conoscessi il Bene che porta la Parola
Allora il terreno alla tua vista ha delle chiazze marroni
Piccole o grandi a secondo dell’accoglienza
Che tengono prigioniere il seme
Sperando che possa essere liberato in primavera
Quando il terreno è morbido e la forza della vita irrompe
Allora vedi ciuffi di verde che recupera per Misericordia
Poichè il Padre generoso fa recuperare anche a chi arriva in ritardo
martedì 7 gennaio
Pastorale della zappa
Con i botti e lo spumante il passato è stato allontanato
e i propositi moralisti sono stati abortiti sul nascere
I Magi dopi che avevano visto il Bambino e la Madre
per un’altra strada fecero ritorno a casa
C’è una strada nuova da battere non la solita strada
Voglio percorrere una via nuova per il cambiamento
Non può essere la stessa,
ma prima voglio cambiare me stesso e preparare il terreno
Affinchè intorno a me ci sia vita
Nessuna strategia, come nessun bilancio o proposito
deve avere il potere di distrarti
Il cominciare come il ricominciare non è un fare
Cominci ad amare perché ti sei impantanato nella melma
E dopo che ti sei pulito dal fango incrostato puoi battere sentieri nuovi
Ricominci perché ti sei trascinato nella relazione atteggiamenti vecchi
Ora è tempo di porre fine e coniugare verbi nuovi che ti spingono in profondità
Mi sono accorto ieri, parlando con una amica ho fatto delle battute
Che sulla bocca di un vecchio sono insipide
Il ricominciare è molto importante perché non puoi tornare a prima
Perchè l’intensità bella della relazione deve rimanere
Ma dentro ci deve stare la voglia di approfondire e scrostare il di più
E’ il di più che appesantisce in quanto superfluo
E il riprendere viene più spedito e rinnovato
Buon anno dopo che hai visto il Bambino e la Madre fai ritorno a casa
Il Bambino è l’onnipotente che si fa piccolo e tu fatti piccolo
La Madre è colei che custodisce e ama tu diventa Lei
Perchè il Suo amore è una sorgente che zampilla
martedì 31 dicembre
Pastorale della zappa
Buon Momento Presente
Festeggiare un anno che passa è un assurdo
E’ come ringraziare il tempo che passa
Perchè ti fa morire
Cronos è l’unico tempo che ammazza i figli
Per noi il tempo non ha dimensioni
Dio ha pensato a noi da sempre
Dio ci vuole con Lui per sempre
Il Padre che aspetta il figlio pensandolo
Il Padre che aspetta il figlio per averlo per se
Che cosa vuol dire festeggiare la fine di un anno ?
Niente!!! Se non l’assurdo di chi sa di non esistere
Il Padre ha un progetto per noi eterno
Ha pensato per noi un posto nel regno Suo
Dove lo stare non ha tempo o altre dimensioni
Se non quella dell’amore
Se hai amato l’anno che passa amerai anche l’anno che viene
Allora perché festeggiare?
Per l’amore è sempre festa
Prete il dolore dove lo metti?
Certamente non lo affogo in un bicchiere di spumante
e poi butto il bicchiere è come buttare il dolore
No!!! Il dolore è un’occasione di come io possa amare
Non una persona qualunque
Perchè se Dio mi ama e mi ama veramente
Il dolore è l’onestà della relazione è come posso amare Dio
In questo il tempo è eterno
Altro che buon anno
lunedì 30 dicembre
Pastorale della zappa
Basta un niente Signore
E il mio sguardo è altrove
Lontano da Te
Basta un niente e tra mille rive
Mi trovo a disperdermi
Che fatica nel ricompormi!!!
Ti cerco e basta un niente
Smarrirmi nei pensieri
Che come coltre coprono lo sguardo
Anche qui basta un niente
Desolato e deluso di me
Ritorno a Te
La gioia del ritorno
Ti fa trasalire di gioia
Quello che non riesco a comprendere
La Tua gioia nel mio ritorno
Il niente che torna e la Tua immensa gioia
Il niente che mi assale e mi disperde
Questo divario che mi fa correre lungo la riva
Non mi fa arrivare da Te
Mentre Tu sei già in me
Allora il passaggio all’altra riva
E’ un salto nel vuoto
E’ solo un salto, quello definitivo
Dove le Tue braccia mi accoglieranno
Dove il mio niente è il Tuo tutto
Venerdi 27 dicembre
Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette.
Gv 20,2-8
Giovanni era stato mosso dall’amore ed era arrivato prima
Infatti l’amore ha le sue certezze, crede, prima di tutto
Arriva prima, entra dopo e quando entra vede e crede
Gli occhi dell’anima hanno già visto il Suo Signore nell’amore
Ognuno di noi è un Giovanni se ama veramente
Sa che l’anima vede sempre nell’amore
Tanti di noi nella nostra cecità non vediamo tutto ciò
Lo si evince dal fatto che pur avendo visto miracoli
Pur avendo fatto esperienza di miracoli, passati sotto i nostri occhi fisici
In un lasso di tempo che si chiama attimo dimentichiamo tutto
Perchè noi anche nei miracoli facciamo una scala
Allora il miracolo diventa un valore
Non un atto d’amore e allora tutto scompare
Su questa disonestà spirituale bisogna fare verità
La Verità nasce nello spirito per mezzo dell’amore
E si rivela nella pienezza portando all’anima frutto
Giovanni vide e credette
Cosa vide?
L’amore vede oltre la realtà perché cerca le cose di lassù
Dove lo sguardo è fisso e dove è orientato il cuore
lunedì 22 dicembre
Pastorale della zappa
La pianta buona per sua natura da frutti buoni
Le dimensioni dei frutti possono essere vari
Il Signore chiede per se le primizie
E’ passato il tempo di avvento ora cerchiamo le primizie
Non è la quantità che conta
Cerca il primo frutto che hai vissuto in questo tempo
Preparalo e portalo a messa è per celebrare il tuo natale con Lui
Questa è la vera celebrazione del natale
Non dire come gli ipocriti:
In parrocchia quest’anno abbiamo fatto cena per i poveri ho contribuito
Gesù ha risposto così a Giuda :“I poveri li avete sempre con voi cfrGv
la celebrazione della mia nascita viene una volta all’anno”
Certamente hai detto “Approfitto del Natale,
per fare la telefonata così mi tolgo il pensiero, lascia stare in pace il fratello
tu vai dal Signore a portare la tua primizia”
Gli ipocriti hanno già fatto la lista delle persone a cominciare da quelle più influenti
a quelle scadenti per fare gli auguri
Risparmia tempo hai già ricevuto la ricompensa su questa terra
Ci sono altre cose ancora da dire
Tu invece stai con il tuo Signore nella verità
E’ proprio solo davanti a Lui libero da vincoli e convenzioni natalizie
Fai il tuo buon Natale
venerdì 19 dicembre
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
E l’angelo si allontanò da lei. Lc1.26-38
Guardando questo ultimo versetto è la conclusione di una relazione
Che si è svolta nella verità e nella chiarezza
Maria conclude con: “eccomi sono la serva”
Per l’angelo basta la risposta e parte “va via”
Di quello che conosciamo Maria non si pente della Sua decisione
L’Angelo è sicuro che quella risposta sarà realizzata nella fedeltà
E’ l’accoglienza di un porto sicuro dove Dio si incarna
Le nostre relazioni hanno di un non so che di problematico
Dove l’unico bene che il Signore ci ha dato non sappiamo usare
Questa è la libertà
Gli altri beni noi li abbiamo, ma si trovano sotto la coltre del peccato
Per questo motivo non riusciamo ad andare in profondità
Il terreno del nostro cuore lo lavoriamo solo superficialmente
E’ vero basta un metro o due di stato di terreno fertile e i frutti ci sono
Ma per portare frutti nel tempo occorre un pozzo profondo dove c’è la sorgente
Invece ci siamo fatti cisterne screpolate che non tengono l’acqua
Perchè nella temporaneità delle relazioni si attinge acqua torbida
E la relazione finisce perché si vuole andare altrove a scavare altre cisterne
Rimane la libertà di farlo ma quello porta ancora a delusioni
E l’ anima lavora per fare cisterne e il cuore rimane tappezzato da mille ferite
Se tu metti tutte le cisterne una su l’altra potrai raggiungere la profondità di un pozzo
Troverai l’acqua che ti fa esercitare le virtù e vivere con la Sorgente nell’eternità
giovedì 18 Dicembre
Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita ……..
……….. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, Lc 1,5-25
C’è la preghiera che viene esaudita
e quando avviene non si crede
Zaccaria ha fatto questo
Quante volte diciamo il miracolo è arrivato troppo tardi
Perchè la ragione con i suoi ragionamenti stabilisce il tempo
Dio deve agire nei tempi stabiliti da noi
Noi infatti conosciamo bene la realtà mentre Dio poverino ha troppo da fare
Dietro questa presunzione c’è la grettezza del nostro cervello
Che non vede oltre il proprio desiderio condito con l’ansia
Stabilisci i tempi i luoghi e le modalità come Dio deve agire
Scusami perché non ti fai il miracolo casareccio ?
Tu allora mi dirai “ Lui dice che è onnipotente”
Io ti dico “fa fare a Lui il Suo mestiere di Padre”
Come vedi Dio deve dimostrare la Sua onnipotenza
Dio non farà mai questo
Ti racconto questa storiella:
Un giorno una zanzara sfidò il bue a un duello
Decisero il giorno e l’ora e il bue sicuro di vincere arrivò prima
Arrivò anche la zanzara trovò il bue già attrezzato al duello
E disse:”Ho già vinto perché tu che sei grosso hai accettato il duello”
e andò via con una certa spocchia
Noi ci crediamo come questa zanzara
Ti posso rassicurare che Dio non è un bue
lunedì 16 Dicembre
Rispondendo a Gesù dissero: «Non lo sappiamo». Allora anch’egli disse loro: «Neanch’io vi dico con quale autorità faccio queste cose». Mt21,23-27
Potrebbe sembrare una ripicca e invece non è
C’è un’ignoranza di chi non conosce perchè non sa
….glisi avvicinarono i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo e dissero: «Con quale autorità fai queste cose? E chi ti ha dato questa autorità?». Questa ignoranza si chiama saggia Vuole conoscere per comprendere e capire
Questi capi saranno anche saggi,
ma hanno un’amica la malizia
Essi discutevano fra loro dicendo: «Se diciamo: “Dal cielo”, ci risponderà: “Perché allora non gli avete creduto?”.
Se diciamo: “Dagli uomini”, abbiamo paura della folla, perché tutti considerano Giovanni un profeta».
Questa ignoranza è quella furba esclude la verità
Il Signore non può dare nessuna risposta e tace
Poteva anche sterminarli per la menzogna
Recita un salmo “Con il perverso tu sei astuto”
Ma si limita a dire di non poter dire
Il motivo di questo è perché non ci sono margini per una relazione
Spesso noi facciamo questo con Dio e tra noi
La relazione si chiude e non riusciamo
Non è questione di giustizia o di altro
E’ solo che quando smarriamo la via vera siamo fuori
E non siamo liberi poiché la menzogna ci perseguita
Non ci lascia nella pace e siamo schiavi di noi stessi
Il non detto per difenderci porta ad allontanarci da noi stessi
da Dio e dai fratelli
Quel “non so” dei sacerdoti è la chiave della non conoscenza
Ipocriti voi non siete voluti entrare e non avete permesso ad altri di entrare
Diamo fiducia a Dio ed Egli ci salverà
venerdì 13 dicembre
Ma la sapienza è stata riconosciuta giusta per le opere che essa compie». Mt 11,16-19
Avere questa sapienza che sappia discernere il bene e il male
Essere aperti a giocare la vita vera senza i se e i ma
Cogliere la bellezza che la vita offre nel presente
Prendere la vita per il suo verso senza fare resistenze
Tutto questo e altro ci porta a vivere il bene
Alcune volte siamo devastati dalla tristezza
Che ci porta a stare sempre fuori luogo e fuori tempo
Perchè non sappiamo riconoscere dove siamo
Anche un po’ dispettosi notiamo sempre che manca qualcosa
E’ molto probabile che quello che manca a noi
Lo vogliamo proprio quando manca intorno a noi
Già sapere questo è qualcosa
Restiamo sempre nella zona del grigio e della mediocrità
Per giocare bene nella vita:
è bene distinguere la tristezza per il male e la gioia per il bene
giovedì 12 dicembre
Pastorale della zappa
L’origine dei nostri mali ha un nome, amare noi stessi in modo sbagliato.
E’ proprio non saperci amare che ci fa dimenticare di essere uomini
Corriamo il rischio di diventare egocentrici e superbi.
Pensate che un superbo faccia una vita tranquilla?
Vi posso garantire che la vita del superbo è una vita da cani.
Cerca sempre stabilità,conferme e approvazioni
Quando queste non arrivano se la prende con se stesso.
E’ vita?
Gli egocentrici sono coloro che hanno solo diritti,
non hanno misure per determinarsi ed essere liberi.
Scimmiottano i demoni, in quanto come questi ultimi hanno bisogno della pompa.
Il non amore verso se stessi genera altri mali come la gola.
Noi tutti abbiamo bisogno di nutrirci per vivere,
chi non si sa amare si abboffa.
Questo poveraccio a che cosa va incontro?
Dopo mangiato deve dormire, si sente stanco, svogliato,poco lucido
e per sturare i condotti otturati ha bisogno di alcolici,……
ora ditemi voi se questo è volersi bene…
mercoledì 11 dicembre
Pastorale della zappa
Fatti sfidare dal bene per realizzarlo nella tua esistenza
Cerca sempre il bene e puoi anche sbagliare
Ringrazia il Signore che hai sbagliato per eccesso e non per difetto
Ritorna nei ranghi perché l’amore ritorna inse e trova la Sorgente
Non avere paura di sbagliare per amore
Il Signore nella sua via crucis venne deriso,
gli fu sputato addosso, o preso in giro proprio da coloro che aveva beneficato
Prendi questo come occasione e non lamentarti
Offri al Signore quell’eccesso d’amore
Lui lo rende utile per chi è assetato
Ti diranno che sei un idealista,poco concreto,la tua concretezza si vede nel lungo periodo
E’,infatti, nel lungo periodo che si scopre che hai amato veramente
Perchè l’amore è fatto così nasce e cresce come una boscaglia in modo confuso
Poi muore e marcisce come le foglie d’autunno
Poi rinasce in maniera ordinata
E se non rinasce?
Non è un problema… Hai amato !!!
E’ come il seminatore: il buttare il seme non è uniforme quantitativamente
Ma lui non torna indietro a riprendere il seme in più
Lo lascia è proprio questa generosità che rende l’amore dato vero
Ti diranno che sei ingenuo, e che in un mondo di furbi è inutile,tu continua a realizzare il bene
Non ti far condizionare dai giudizi o dalle critiche
Perchè dopo che sei uscito dal tuo egoismo
Non puoi permettere a nessuno che ti metta la museruola
Perchè tu il bene lo devi continuare a fare
L’uomo giusto quando muore lo seguirà l’amore che ha dato
martedì 10 dicembre
Pastorale della zappa
Tienimi stretto tra le Tue mani nella tentazione.
Fammi sentire i battiti del Tuo cuore
I battiti del Tuo cuore son musica ai miei orecchi
La tentazione mi seduce, distraendomi dal presente
Mi attira a se, con suadenti promesse
Io come inebetito mi spingo altre il ciglio
Voglio provare l’ebbrezza del niente
Faccio ciò che non voglio mi accorgo solo quando l’ho fatto
Allora il senso di colpa misto al peccato fa di me un cartoccio
E preso dal vento sbatte da tutte le direzioni
Fluttua nel vento senza mete
E’ come quando qualche passero entra in chiesa
Vuole uscire e passa il tempo sbattendo il grugno sui vetri delle finestre
Con la fuliggine che muove dalle pareti sporca l’altare
Dove ogni giorno l’agnello è sgozzato
Tu mio Dio
Non lasciarmi andare, legami a te anche se mi divincolo.
Tu non puoi trattenermi oltre la mia volontà, io lo so.
Mi lego al palo della mia barca, dolci canti io ascolto.
Fermo al palo tra i canti a due cori
Cerco la Tua parola al mio orecchio diventa viva
E mi porta cantare il mio canto libero pur legato al palo della barca
lunedì 9 dicembre
Vedendo la loro fede, disse: «Uomo, ti sono perdonati i tuoi peccati». Lc 5,17-26
Dove c’è il peccato e la miseria
che paralizza l’uomo nelle sue relazioni
Lì sta Dio con la sua misericordia
Dio non vuole la morte dell’uomo
Vuole scacciare dall’uomo il male
Questo l’uomo non lo sa
L’uomo ha bisogno di essere amato senza condizioni
Quando questo non succede si difende o attacca
Il peccatore che conosce il male paralizzante
Quando viene perdonato capisce due cose:
Capisce che Dio lo ama profondamente
E ne ho avuta la testimonianza diretta:
“ Nel perdono mi sono sentito amata da Dio”
Altre volte mi è capitato di ascoltare questa espressione:
“ Ho avuto sempre schiaffi, quando ho sentito le tue mani
Ho avuto la netta sensazione che Dio mi toccava la testa
Mai mio padre mi ha toccato la testa Dio si”
Allora l’uomo viene amato infinitamente da Dio
e cambia vita per quell’amore amore infinito
L’uomo che è passato dallo stato di ripiegamento a quello eretto
Ha capito e visto :
Che tutti gli uomini sono amati infinitamente
Questo è il grande miracolo
che si avvera ogni giorno nel chiedere il perdono
lunedì 2 dicembre
Pur essendo anch’io un subalterno, ho dei soldati sotto di me e dico a uno: “Va’!”,
ed egli va; e a un altro: “Vieni!”, ed egli viene;
e al mio servo: “Fa’ questo!”, ed egli lo fa». Mt8,5-11
Gesù si meraviglia di questo uomo
La fede porta in se un segreto una fiducia senza limiti
Se veramente credo alla parola
che contiene la promessa che Dio mi fa
Quella parola si realizza
Quando sto davanti a Lui ed esprimo il mio bisogno
Con la coscienza pura del bisogno reale
Se chino la testa davanti alla Parola
C’è un’attesa attiva e da povero
Che dice “Io non ci riesco, ma so che Tu puoi”
Quello è il terreno fertile che accoglie la Parola
L’orgoglioso fa le cose che riesce
Il suo cuore è pieno di finta umiltà
E si fa passare come uomo di fede
La fiducia nella Parola che si realizza in me
Dio è fedele alle promesse e le mantiene se tu credi
C’è una bestemmia molto frequente che si annuncia così :
“Una cosa è la fede un’altra cosa è la realtà”
Spesso sento questa espressione
Ascoltarla poi sulla bocca di coloro che presumano di avere fede
fa pensare :
E’ uno che non conosce i suoi bisogni
Quindi non ha una vita interiore
Pensa di conoscere la Verità
e non la sfiora nemmeno con uno sguardo
Tutto ciò non ci rende credibili
e anche umanamente siamo come quelle canne al vento
venerdì 29 novembre
Pastorale della zappa
Accogliere
Si parla spesso di questo verbo, ma si coniuga poco
Eppure l’accoglienza è introdurre l’altro a stare
La formula del matrimonio comincia così:
“Io accolgo te….”
Chi accoglie è colui che viene definito da chi viene accolto
E questo stare di fronte la parola bussa all’orecchio aperto
E gli occhi vedono per essere visti
L’accoglienza muove i sensi dell’anima
Che portano al cuore calore e apertura
Chi sa accogliere è chi non si ferma all’apparenza
Anzi è chi riesce a vedere Cristo in tutti gli uomini
Può diventare l’accoglienza una falsità
Quando tu devi accogliere l’altro con amore
mentre lo vorresti strozzare e lo fai solo per formalismo
Allora il sorriso a prova di dentifricio
Il cuore accoglie e si protegge con una corazza
Accogliere come Gesù ci accoglie
E’ difficile:
mette in gioco non solo la fede
perché occorre vedere nell’altro Gesù
Poi c’è bisogno dell’umiltà
che permette al fratello che accogli Gesù
Ci sono poi quelli che quando accolgono
Fanno una grande accoglienza del proprio io
giovedì 28 novembre
Pastorale della zappa
La pazienza è una virtù
Che diventa oro nel tempo
Ho assistito al dialogo tra un mosto e un vino vecchio
Il mosto esuberante voleva essere vino novello
Bolliva nel tino e faceva sentire i suoi gorgheggi
Poi passò a prendere in giro il vino nelle botti che da anni stava li
Il più vecchio dei vini fermò la sua boria facendo sentire il suo profumo
Il silenzio cadde nella cantina
Il vino novello si interrogò e chiese:
“Perchè hai quel buon profumo e sei pure vecchio ?”
Rispose:
“Ho conosciuto l’Agricoltore che fin dalle origini ha avuto cura.
Posso condividere con te la gioia che hai tu, perché giovane e pieno di vita
Sono contento per te perché la tua gioia è stata la mia gioia
Ora è diverso…..
La curiosità del vino novello interrompe il discorso
“Voglio essere come te”
“Già sei come me- rispose il vino vecchio- Ma ti devi fare amica la pazienza”
Il vecchio vino cominciò a dire :
Dopo la pigiatura non sei vino anche se hai sofferto
Dopo la bollitura nel tino non sei vino anche se hai sognato
Poi inizia la vita vera lontano dai riflettori e dal chiasso della gente
Perchè quel vino che viene bevuto subito è novello e inesperto
Ti trovi in cantina al buio dove il tempo non ha colore e i giorni passano
Ti viene da pensare che la vita è una fregatura abbi pazienza entra nel fuori tempo
L’Agricoltore che ti curava è scomparso abbi pazienza Egli arriverà e ti dirà:
“Vieni amico mio è il mio tempo e ti invito alle nozze”
Non avere fretta impara a rinnovare la tua fedeltà all’Amore
Anche se ti sembra inutile
I primi tempi quando mi hanno messo nella botte ho avuto delle difficoltà
L’incontro e lo scambio nel tempo e mi sono invecchiato
E ora ho il profumo che senti
mercoledì 27 novembre
Pastorale della zappa
Sfumature
Diffidare di se stessi e non accaparrare diritti è l’atteggiamento sano.
E’ importante diffidare di se stessi
Non per l’insicurezza che portiamo dentro
Ma per essere aperti e non prevenuti nella relazione
La diffidenza verso noi stessi ci permette di parlare a tempo opportuno
A differenza della insicurezza che ci fa parlare
Che ci fa prendere delle decisioni non sempre sane e parlare definendo qualcosa che non conosciamo e non abbiamo sperimentato Della serie ci fa parlare troppo
Questa condizione di diffidenza verso noi stessi ci pone in una situazione di essere un foglio bianco dove tu Signore puoi scrivere
Signore scrivi su questo foglio l’amore
In modo che io possa sempre ricordare il tuo amore per noi Metti il colore rosso che risalta sul bianco come sangue
In modo che possiamo capire che amando fino alla fine si rimane nella Verità
Scrivi Signore!!!
E’ grazia la tua Scrittura
Voglio che Tu scriva qualcosa in modo da dare al mio ego nessuna possibilità.
Io voglio solo ciò che Tu vuoi.
Nella fede Padre mi abbandono a Te causa della diffidenza verso me
Tutto ciò mi dice che tu sei contento di questa mia decisione e mi basta questo.
Lo Spirito Santo mi guiderà a Te e farà verità in me
martedì 26 novembre
Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Lc 21,5-11
La fine del mondo viene vista come qualcosa di straordinario
Gli esempi che fa Gesù sono fatti di vita quotidiana
Il regno di Dio si compirà sotto i nostri occhi
E questo avviene senza che ci accorgiamo
I segreti di qua i segreti di la,
qualche venditore parla delle ultime catastrofi
Dio ha nelle Sue mani la verità
Vuole che la maggior parte di noi va da Lui
E sicuramente non è uno sprovveduto
Dobbiamo fare del nostro quotidiano una lode continua
Solo allora toglieremo a Satana la forza
Visto che viviamo di paura,infatti questa è entrata nelle nostre menti
Satana vede tutto ciò e ci spinge a fare qualcosa di egoismo
Il regno vive di quotidiano e si manifesta in un giorno che non conosciamo
Del resto Gesù ci ha detto:
La catastrofi cadono all’improvviso
Quando svolgiamo le mansioni di tutti i giorni mangiare bere dormire
In tutto questo essere vigilanti
Diamo quello che possiamo come ultimo momento
Diamo come se non abbiamo mai fatto quel gesto
Diamo come che se fosse la prima volta
Tutto ciò per il Signore
Facendo così siamo entrati nel regno
lunedì 25 novembre
Ella invece, nella sua miseria, ha gettato tutto quello che aveva per vivere Lc 21,1-4
Questa donna è coraggiosa è in miseria
e getta via da se quel poco che ha da vivere
Anche Abramo si avvia verso il monte con il figlio Isacco
Il suo unico figlio che deve sacrificare
e dice: “sul monte Dio provvede”
Forse anche tu stamani ti trovi a fare i conti con la realtà che vivi
E nella testa un cumulo di pensieri si abbatte
Non sai da che parte cominciare
Come si suol dire la coperta è corta
Sempre qualcosa rimane scoperto
Getta via la stessa coperta anche se copre una parte
E fidati senza condizioni
Forse oggi ti giochi la vita, giocala fino in fondo
Non mettere da parte neanche un centesimo
Perchè anche il centesimo può essere di intralcio al tuo cammino
Come fai a dirmi questo ? E’ la tua domanda
Ti dico che tante volte nella fede o si gioca tutto
O è meglio non prendere in mano l’aratro
Perchè è quel poco che mette il limite alla scelta che fai
Quel poco causa il dubbio perché vuoi proteggere te stesso
E ti infogni nella menzogna dove la chiarezza è un miraggio
Getta via da te anche quelle piccole sicurezze
Perchè nella stanchezza diventano catene e non ti fanno andare spedito
Getta via da te tutte quelle strategie che hai messo in atto per proteggerti
Ora ti trovi da solo e non sai a chi dare i resti
Nella fede non lasciare niente nascosto perdi Dio per Dio
E’ bene che faccia Lui
giovedì 21 novembre
Se avessi compreso anche tu, in questo giorno, quello che porta alla pace!
Ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi. Lc 19,41-44
Oggi e non domani e non ieri
Oggi siamo chiamati ad accoglierlo
Nelle azioni che l’oggi ti presenta
Lui viene a farti visita sin dall’inizio di oggi
Se non l’accogliamo nell’oggi
Siamo avvolti su noi stessi
Nei giorni della lotta va il pensiero
L’emozione fa rivivere qualcosa di buono o di brutto
E il nostro volto deformato dal negativo
ci fa ripiegare nella mosceria dell’oggi
Lui che ti fa visita vuole solo darti la pace
Mentre tu appena alzato hai già acceso la mitraglia
Il tuo fare deve essere centrato e non hai tempo per la pace
Se tu avessi compreso che quest’oggi hai un’opportunità
La prima volta che ami
L’ultima volta che ami
E l’azione che compi oggi è unica e non avrai altre
Per fare questo devi abbandonare il fare
L’amore dell’oggi è la sua presenza
che si staglia nell’ordinario
Allora l’oggi non ha il tempo
Ha il tuo e il suo tempo e tu ne apprezzi la visita
Ha portato al tuo cuore la pace
Che quando scende su di te ti accorgi che gli appartiene
Perchè un altro non la può dare
Vi lascio la pace vi do la mia pace non quella del mondo
martedì 19 novembre
….ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Lc 19,1-10
Caro Zaccheo non riesci a vedere il Signore
Tutti ti temono ma nessuno ti fa posto
Sei solo devi fare i conti con la tua statura
Non riesci, eppure vuoi vedere che ti può aiutare
Quanta sofferenza hai nel cuore per la tua statura?
Sei su di un albero per superare il limite
Forse ti sei sentito ridicolo, l’uomo temuto di Gerico scala un albero
Mi fai tenerezza e mi fai ridere nel vederti scendere dall’albero come una bertuccia
O forse sei un uomo coraggioso che ha deciso di cambiare ?
Tu sapevi che la tua statura non era come quella di Gesù
A me hai insegnato che quando un limite diventa invalicabile
E’ meglio vedere Gesù che viene da te
Entra nel tuo intimo dove i limiti diventano corde che paralizzano
Lui sa sciogliere quei nodi che tengono paralizzati
Non occorre salire sugli alberi per vedere
Bisogna dare indietro ciò che il limite ha rubato
E dividere per quattro volte ciò che non siamo riusciti a dare di noi
In questa dimensione conosciamo la statura del nostro amore
Usando il limite che ci ha legato per una vita intera
lunedì 18 novembre
Allora gridò dicendo: «Gesù, figlio di Davide, abbi pietà di me!». Lc 18,35-43
Gridò quando gridi è perché esprimi un bisogno
Vogliamo tante cose e ci perdiamo in esse
Non riusciamo ad andare al centro dei nostri bisogni
Li smorziamo sul nascere
e quando ci travolgono li narcotizziamo
Questo non urlare non è perché non hai bisogni
E’ perché non ti fidi di Lui
e vuoi fare le cose da indipendente e non da uomo libero
Questo cieco lo vogliono far tacere e lui grida più forte
Conosce Chi sta passando, infatti lo chiama Signore
Il cieco poiché sa che è il Signore grida
Ha il bisogno di vedere e grida più forte senza riguardo
Tante volte fai tante richieste e Dio non ti da niente
Non perché non gridi sei solo un bambino che vuole tutto
E non conosce veramente ciò che ha bisogno
Oppure ti nascondi dietro a delle formalità per giustificare la tua mancanza di fede
E partorisci nella tua mente: “Ho chiesto molto e Dio non mi ha dato niente”
Sei da compiangere quando il tuo bisogno viene ad essere soddisfatto
E tu lo rifiuti solo perché i tuoi pregiudizi verso la persona che fa da tramite
non è degna, mentre tu pensi che meriti di più
La tua superbia ti fa essere sempre infelice
Hai fatto due errori uno per la tua superbia,
hai tradito la tua libertà per l’indipendenza
Si sa che Dio usa per il regno degli incapaci
Tu aspetti Dio in persona che soddisfi i tuoi bisogni
Questo cieco ci vede bene dietro la sua cecità
Quelli che lo vogliono zittire (gli apostoli) perchè sono disturbati
E sai perché? Stanno discutendo chi è il più grande
Tu non urli non perché non sei capace, ma perché non ti conosci veramente
Ascolta quel grido vero che sta dentro di te
Da un nome al tuo bisogno urlalo o verbalizzalo
Ma non mettere in atto strategie che abortiscono il tuo bisogno
Perchè questa è perfidia figlia della superbia
Se ti senti minacciato urla più forte
Non ripiegarti su te stesso dandoti delle giustificazioni fasulle
Immagino il cieco vede con la sua fede chi è Colui a cui grida
Ha in se la certezza della salvezza
venerdì 15 novembre
Chi cercherà di salvare la propria vita, la perderà; ma chi la perderà, la manterrà viva.
Lc 17,27-37
C’è un’espressione nel vangelo che dice : “Venite dietro a me”
E’ l’invito che il Signore ci fa a camminare sulle sue orme
Quando vai in montagna e la neve è alta per non sprofondare
Metti il piede sulle orme di un’altra orma
Quando fai così vedi che la strada è spedita e sei felice
Poi arriva il tempo della tentazione dove l’orgoglio ti solletica
Ti fa sentire capace di fare da solo
Oppure anche la superbia questa è più fine nella stupidità
Allora, il venire dietro a me, diventa asfissiante
Oppure l’ansia dove il controllo è forte e non ti fa vedere la strada
Chi sta davanti a te, deve essere superato, perché non ti permette di vedere
Fa ancora peggio non ti sa dare risposte ai tuoi perché, quindi è da superare
Comincia l’inquietudine e tu vuoi salvare la tua vita dall’altro
Sorpassi il Maestro e vedi che sei pure più bravo
Esci fuori dal sentiero battuto e pensi nella tua megalomania
che hai preparato un nuovo sentiero per gli altri
e il sentiero di prima era pericoloso mentre il tuo è il migliore
Il sorpasso, il nuovo sentiero è come salvare la propria vita
Invece è egoismo che ti spinge a lasciare l’amore
E batti zone a te sconosciute dove ti perdi e non riesci a trovare la vita
L’orgoglio ti vieta di chiedere aiuto
La superbia ti fa sentire superiore a tutto quasi invincibile
L’ansia come una mosca di di questi tempi,
che girano a vuoto perchè malate
se ci fate caso toccano sempre la stessa parte del corpo per questo noiose
Dice il Signore per mezzo di Isaia
“Ritornate a me su trattiamo…”
Se Dio è Dio e si umilia con te e vuole trattare
Perchè tu non esci e riprendi in mano la tua vita perdendola nell’amore?
O forse pensi che Dio deve fare così se non perde i clienti?
Ci perdi tu se Dio si umilia davanti a te e ti chiede di trattare
Umiliati davanti a Lui e riprendi la tua relazione d’amore
giovedì 14 novembre
Perché, ecco, il regno di Dio è in mezzo a voi! Lc 17,20-25
Come fai a vedere il regno di Dio, mentre vedi intorno a te solo macerie ?
Ognuno di noi ha una visone di regno a secondo di ciò che ci suggerisce la parola regno
Il Regno è un piccolo seme che tuo cuore può accogliere e fare di quel seme un albero
Il Regno è un po’ di lievito che si perde nella farina tu sei quel lievito che si perde
Il tuo perderti nell’amore di chi ti passa accanto porta il Bene
Il Regno è la lampada che arde e da luce
Quante lampade umane si consumano e danno speranza con il loro dolore?
A te fa male vedere quella sofferenza
Ma chi è smarrito trova la via della speranza
Il Regno sono i doni che un Re da e chi li riceve li investe
Il Regno non ha una struttura monolitica pesante
E’ come prendere un pezzo di pane immerso nel vino
Ha l’esperienza del vino invecchiato nel buio di una botte
E il sapore del pane appena sfornato
Il vino che allieta il cuore dell’uomo
Il pane che da forza nel cammino
Se metti gli occhiali dell’amore vedi intorno a te tracce del Regno
Ogni piccolo gesto d’amore, nascosto agli occhi del mondo
Dio lo utilizza per il Suo Regno
mercoledì 13 novembre
Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro lodando Dio a gran voce,
e si prostrò davanti a Gesù, ai suoi piedi, per ringraziarlo.
Era un Samaritano. Lc 17,11-19
Una vera relazione d’amore ha il senso della gratitudine
Diamo per scontato ciò che Dio deve fare con noi
Ma noi nel nostro andare non ci fermiamo per tornare indietro
Dobbiamo arrivare al tempio un edificio fatto di pietre
Dobbiamo andare avanti nel realizzare le nostre quattro carabattole
Ma non torniamo indietro come questo Samaritano
Lui Riconosce che è guarito e ringrazia Chi l’ha guarito
Noi pensiamo che siamo convertiti
Non abbiamo bisogno di ritornare alla fonte della guarigione
di incontrare chi ci ha guarito abbiamo bisogno di essere sanati ma non di guarire Dio ha fatto il suo mestiere ci ha sanati ha fatto il miracolo Ma siamo molto lontani dalla relazione di gratitudine e riconoscenza Le nostre relazioni opportuniste non ci permettono di rendere grazie Tanto Dio non ha bisogno del grazie
“E gli altri nove dove sono?”
Questo peccato di superficialità non ci permette di guarire Sanati nella carne ma lo spirito è lontano dal rendere grazie Passiamo la vita di credenti ordinari che fanno il loro dovere
Costoro non canteranno mai il loro magnificat Perchè ciò che Dio ha fatto per loro è un atto dovuto
Ciò che loro fanno con Dio è un atto dovuto
Questa relazione naftalinica sa di morte
non è viva è un piattume da quattro soldi
Dove la gratitudine nel dare e nel ricevere è un puro formalismo
“ E gli altri nove dove sono?”
Gesù si meraviglia dell’uomo che ama
E si accorge a Sue spese della sua ingratitudine
martedì 12 novembre
Pastorale della zappa
Ora la nostra gente soffre
Ieri pioveva e bussa alla porta una nonna con il nipote
Questo bambino ha cinque anni è stato buttato fuori dalla scuol Perchè picchia i suoi compagni e le maestre l’hanno sloggiato La nonna è venuta da me disperata Pensa che il nipote ha qualche problemaE’ la seconda volta che viene, e sempre per il solito motivo Questa volta l’aveva combinata grossa Lo guardo e non ho niente da rimproverare Mi abbraccia e mi dice mi manca la mamma La mamma è scomparsa Ma che gli vuoi dì a un fringuello triste
Ho pensato ai vari orfanatrofi dove sono stato non ultimo quello di Calcutta
Ieri davanti a me la nostra gente che soffre
Forse la giornata uggiosa che metteva tristezza Ho visto la solitudine di questo fringuello con la nonna
Una mamma non la puoi dare è insostituibile
Vedere gli occhi smarriti di chi chiede di avere la mamma
Mi sono sentito venire meno
E’ vero davanti a tanta sofferenza innocente Cominci a chiedere a Dio pensaci tu Oggi e tra poco incontrerò solo la nonna per capire qualcosa E’ un po’ preoccupata perché pensa che anche oggi sarà buttato fuori dalla scuola Dietro questo nostro benessere c’è morte e solitudine Ai miei occhi questa sofferenza sta diventando quotidiana Credetemi fa soffrire vedere la sofferenza vissuta da soli Almeno negli orfanatrofi c’è la gioia dei bambini che giocano
Cosa fa un fringuello pieno di vita ?
Io so che è da solo con la nonna mentre vuole la mamma
lunedì 11 novembre
Pastorale della zappa
E’ domenica, la messa è finita ,vado a preparare il pranzo.
Quando mi chiamano:” una persona ti aspetta in chiesa”
Vado, è una donna che piange, mi avvicino è una mamma.
E’ confusa vuole parlare e dire il suo dolore
Ascolto le dico qualche parola e poi la benedico
Va via, è un andare senza meta andrà sicuramente a casa
Quell’andare è di chi non sa quello che deve fare
E’ un camminare stanco e affannato, prende la macchina e va
Questa settimana mi sono capitati almeno quattro casi
Gente confusa che vuole avere a che fare con Dio
Prima capitava di vedere poveri che avevano bisogno di cose
Oggi c’è un’emergenza molto più sottile e profonda
Ci sono poveri che hanno tutto e anche la morte nel cuore
Tu non ti accorgi di questi poveri non sono arroganti
Questi poveri sono umili e piegati nel loro dolore
Cercano con gentilezza un aiuto
Sono disperati e cercano Dio
Questi mali invisibili che rendono la vita impossibile
Fanno andare senza meta
La chiesa è l’unica tenda che accoglie e da ciò che ha di più caro “Dio”
Basta l’ascolto la benedizione e una parola buona….poi Dio fa tutto
Ti vedi questi poveri ritti che prendono il loro cammino
C’è il grido senza voce nascosto e non ti accorgi
Perchè chi porta questo dolore è isolato e oggi si pensa alla quantità
Grazie Signore tu ci ami personalmente e ci chiami per nome
Nel dolore chiami questi figli personalmente e loro cercano la vota
venerdì 8 Novembre
Pastorale della zappa
Il desiderio di tutti è trattenerlo in modo privatistico
Lui quando era con noi si è fatto uno di noi
Quando è risorto ci ha portati nel seno del Padre
Guai a quell’uomo che lega a se le persone
Ogni creatura non ha potere sulle creature
Se è nella verità deve fare come Gesù
Vedo tanti maestri e pochi testimoni
Vedo tanti piccoli appezzamenti e nella chiesa
Tanti capi che si fanno il loro orto presumendo di essere il Cristo
Vedo nuove congregazioni almeno così dicono con abiti colorati
Sembra la fiera di carnevale e nessuno che lavora nella vigna del Signore
Questa presunzione di pensare di essere proprietari di messaggi o visioni
Mi fa pensare alla Maddalena che vuole trattenere Gesù
Lui parla di Dio vostro e Padre vostro Lui solo può dire “figlio mio”
Noi dobbiamo dire “Padre nostro” come Gesù ci ha insegnato
Gesù della fede e della verità vuole che noi non ci appropriamo di Lui
Ma viviamo per Lui tutti
Non giudico gli amanti della Sposa ma ricordo che siamo amici dello Sposo
Non voglio polemizzare con quelli che sono pieni di Spirito Santo
Ma chiedo almeno di imitare lo spirito del Signore che si è fatto piccolo in noi
È in questa povertà che sta la vera fede in chi non vuole trattenere Cristo come proprietà privata
giovedì 7 Novembre
Pastorale della zappa
Oggi manca il Tu in cui ti puoi abbandonare
Ramingo e solitario cerchi la felicità
Non la trovi fai sforzi per essere perfetto
E poi ti trovi da solo
Ieri è venuta una ragazza buddista a cercarmi
Abbiamo parlato aveva fatto tante tecniche per elevarsi
Ma non aveva nessuno in cui perdersi
L’amore non esisteva e sola è venuta da me
Sperava che le insegnassi una tecnica e le ho detto:
che potevo farle conoscere una Persona
Mi ha detto: che conosceva Dio perché battezzata
e le ho chiesto di scoprire questo Tu che stava in lei
Invece di fare tecniche autoreferenziali
che la portavano a disperdersi
Quanta paura in quegli occhi ?
Non c’era il Tu
Aveva girato a vuoto cercando la felicità
E si è dispersa in mille rivoli
Così è per molti cercano e non sanno che il Tu aspetta
Devi solo farti trovare da Lui
Invece di incaponirti da solo a cercare qualcosa che ti isola
Basta un tuo cenno e Lui si presenta a te
E’ la fede che ci fa credere nella Sua presenza
E’ la fiducia che ci fa aprire la porta e farci trovare da Lui
E quando questo avverrà la gioia sarà piena
mercoledì 6 Novembre
Pastorale della zappa
Ieri mattina dopo la messa mi arriva una ragazza esile vestita di nero
Il sorriso era triste
Ascolto la sua storia e dopo un po’ le ho fatto una domanda
“ Hai mai visto il bello davanti a te ?”
Risposta
“ Ho paura del bello”
Per un attimo ho visto la sofferenza di un’anima
Questa anima aveva vissuto tanta di quella sofferenza
Che il suo grido si era fermato come un tappo alla gola
Nello stesso tempo vedevo la sofferenza di Dio
Che cercava quest’anima che non era mai partita
Perchè gli uomini con la loro violenza avevano impedito il suo andare
Anche Dio grida il suo dolore:
Non fare del male a mio figlio è tuo fratello
Il grido fermato alla gola della ragazza mi diceva :
Violenza fin dal seno materno ho solo esperienza di morte
Ho visto il sole che non mi riscaldava aveva una coltre nera
I suoi tramonti rossi erano incendi devastanti
Le sue albe rosacee sangue vivo
Leggo la parola amore e non ho mai fatto esperienza
Ecco la società di morte che si presenta
Dio spinto ai margini e per Lui c’è il filo spinato
Figli incarcerati immobili perché pieni di paura del bello
E’ una scena raccapricciante e potrebbe far disperare
Invece no :
Per togliere il filo spinato basta volerci bene come fratelli
In modo che Dio possa entrare nella nostra vita
C’è una sete d’amore di cui tutti siamo bisognosi
Ma pochi sono coloro che rinunciano a bere per dare acqua agli altri
Chi vuole conservare la vita la perderà
Chi perde la vita per amore la troverà perché nasce nel cuore degli assetati
martedì 5 Novembre
Pastorale della zappa
Quando gli chiedi qualcosa Lui la da con i suoi tempi
Non stare a chiedere giocattoli come fanno i bambini
I giocattoli degli adulti sono diversi
Sono proporzionati alle eta :soldi potere successo e altro ancora
Scandaglia nel profondo di te e trovi desideri nascosti
E proprio quelli Lui vuole soddisfare
Tanto che nel vangelo trovi questa espressione:
A coloro che chiederanno lo Spirito santo sarà concesso
Credimi non è poco Lo Spirito Santo è la vera Guida che ti fa andare
Perchè suscita in te la vera ricchezza
Il Padre disse a Salomone chiedimi :
Salomone chiese la saggezza, non è poco
Salomone voleva regnare secondo lo Spirito di Dio
Come vedi chiedi esprimi i desideri profondi del cuore
Dio ti darà quello di cui hai bisogno
Quello che ti serve lo puoi costruire anche tu da solo
E’ bene che continui a dire il Suo amore per te
Quando dici nel dolore Lui si è dimenticato di me
“Si può dimenticare la madre del suo piccolo ?”
“Cosi il tuo Creatore non si dimenticherà di te”
Sotto il Suo sguardo discreto e vigile ti guiderà alla Verità
Egli si chiama Misericordia e amministra la giustizia
La Misericordia è Lui stesso
La giustizia gli diamo noi il metro
“Bussò alla porta di una parrocchia un povero che non aveva niente
aveva bisogno di dormire, il parroco gli disse stai qui tre giorni e poi vai via
Mori un giorno il parroco e andò in paradiso
Il Signore gli disse stai tre giorni e poi vai via
Quando il samaritano diede i soldi per due giorni con la promessa
che se l’oste avesse speso di più il terzo giorno quando Lui passava
l’avrebbe rimborsato Cfr Lc
Quello che spendi per il povero Dio pagherà il suo debito a te
lunedì 4 Novembre
Pastorale della zappa
Sai dove sei arrivato
Ma non sai dove stai andando
E’ quello che succede quando si vive la vita a scampoli
Viviamo più l’attesa e già la sera della vigilia tutto muore
Tutte le volte che ci mettiamo in viaggio
la preparazione è bella poi arrivati alla meta arriva anche la noia
Ma tu dove stai andando?
Non lo sai e il velo della tristezza ti avvolge
Fai digiuni, fai un sacco di cose anche nuove
Ma dove stai andando?
Non ti agitare eppure questo ti serve per essere vivo
Alienati nel lavoro questo ti serve per poi sentirti vivo
Come vedi sono tutte cose appiccicaticce
Durano il tempo dei fuochi d’artificio
C’è qualcosa o Qualcuno a cui vuoi consegnare la vita?
Hai un compagno di viaggio che ti fa vedere chi sei ?
Hai un amico la cui relazione è libera e profonda e non ti fa sconti ?
Io conosco Uno
Che non si propone ma ti aspetta
Uno che non pensa che tu possa essere cattivo
Uno che non ti chiede di essere alle Sue altezze
Ma se tu ti abbandoni ti porta al settimo cielo
Uno che vuole essere amato da te senza giudizio verso te
A Lui non interessa quanto lo ami o come lo ami
In questo è molto rustico
Perchè il Suo amore gentile ti copre nel tuo essere più profondo
A domani se Lui vuole ti racconterò il resto
mercoledì 30 Ottobre
Disse loro: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perché molti, io vi dico, cercheranno di entrare, ma non ci riusciranno. Lc 13,22-30
La vita dipende da come la vivi
Passi la vita a meritare di essere amato
E ti presenti alla porta stretta con le credenziali meritorie
Non entri è sicuro
Passi la vita a dare per poter essere amato
Fai un errore e ti scartano ti disperi e ti scoraggi
Non entri è sicuro
Passi la vita a fare del bene e poi ti accorgi
Che il tuo bene era interessato
Non entri è sicuro
Ci sono tante sfumature del non amore
Che se vai a vedere sono impedimenti per entrare
Cerchi la salvezza e la vuoi anche pagare
Ci provi e ti sottometti a degli sforzi inumani
La porta stretta non la troverai mai
Perchè la tua vista non va al di la del tuo ombelico
L’amore nella sua bellezza ha dalla sua l’umiltà
Si espropria e da senza misura
L’amore diventa piccolo per amore del Suo Signore
E confida in Lui e allora nella ressa di entrare per la porta stretta
Viene chiamato “ Ehi tu piccolo vieni ed entra”
E passando in mezzo agli altri entra alle nozze
Se noi conoscessimo le altezze a cui Dio ci chiama
Staremmo sempre con gli occhi al cielo
e i piedi ben piantati in terra
martedì 29 Ottobre
A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape
A che cosa posso paragonare il regno di Dio?
È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, Lc 13,18-21
Dio ha un’ economia diversa dall’uomo
Sia nei parametri delle dimensioni e sia nelle quantità
“ E’ nato per voi un bambino che vi salva”
Chi si affida a un bambino nato in una mangiatoia ?
Il seme di senape viene gettato in un giardino e diventa un albero
Cristo viene sepolto in un giardino dopo la crocifissione
Si sa che l’Uomo della croce morto in modo ignobile e scartato
Porta in se la vita che non muore sull’albero della vita
Nella scrittura ci sono molti di questi esempi di economia di Dio
L’economia di Dio ha delle vie obbligate
La via dell’umiltà si vive nella quotidianità del giorno per giorno
La via della povertà dove il dono è bellezza e ricevere è grazia
La via della pazienza dove il patire fortifica e rende saldi nelle decisioni
Come vedete questo si oppone :
alla mondanità dove la visibilità l’ostentazione diventano fuochi d’artificio
All’orgoglio dove l’altro non esiste se non per essere offeso
Alla prepotenza atteggiamento di chi prende e non da
Tutto ciò ci fa poco credibili
lunedì 28 ottobre
Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli….Lc 6,12-19
Dopo una notte di preghiera chiamò Dopo essere stato con il Padre in preghiera chiama i discepoli Li chiama per farli comprendere la bellezza della figliolanza
Siamo prima figli e dobbiamo imparare a crescere in questa figliolanza Uno che non sa di essere figlio non potrà essere mai discepolo Chi ha la presunzione di sapere già tutto E rifiuta il suo essere discepolo non potrà essere mai apostolo Perchè il discepolo impara dal Figlio come essere figlio Perché Figlio ci da la conoscenza della bellezza paterna E’ il Padre l’origine da cui viene ogni cosa E’ nel seno del Padre dove il buio della notte riempie il cuore del Figlio E il Figlio da a noi uomini ciò che E’
Lui vive dell’amore del Padre e a noi da Il Suo amore per il Padre Questi discepoli, dopo che sono stati con il Figlio, vengono inviati Si chiamano apostoli Tutti noi siamo chiamati ad essere apostoli Perchè l’amore che portiamo nel cuore per il Padre e il Figlio Ci spinge ad andare verso Quella spinta che abbiamo dentro la Luce La fiamma si vede perché la candela arde Gli apostoli portano la Luce, quella vera che illumina ogni uomo Il loro non è proselitismo ma il grido di Paolo:
“Guai a me se non evangelizzo”
Perchè è l’amore verso il Padre Che ci porta alla condivisione Una volta condiviso si va via Come è successo a Maria dopo che Lei ha detto il suo Si
Dice Luca nel vangelo “ L’Angelo partì da Lei”
Dio non ci lascia si fida di noi
E noi viviamo di questa Paternità
Altrimenti creiamo gruppi settari che credono di essere loro dio E oggi ci sono troppi eletti secondo la carne del potere E pochissimi sotto l’azione dello Spirito Santo
Che ascoltano il grido del Padre che soffre perchè i figli si perdono Per l’economia di Dio è sempre il piccolo il poco il povero che vince
venerdì 25 Ottobre
«Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”,
e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade.
Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo?
E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Lc 12,54-59
Quando il vento viene da ovest porta acqua
Quando viene dal sud caldo e quando si ferma acqua con polvere
C’è il tempo che determina le stagioni
C’è il tempo in cui sappiamo quando seminare
Gesù ci domanda :
Come mai non sappiamo discernere il tempo opportuno?
Il tempo opportuno è quando vengono fuori i conflitti
Ed è nelle conflittualità che il male viene fuori
Vigilate dunque attentamente sulla vostra condotta,
comportandovi non da stolti, ma da uomini saggi;
profittando del tempo presente, perché i giorni sono cattivi. Ef 5,15-16
Il tempo opportuno è per agire, quando i giorni sono cattivi
Non è che cercando di stare bene rimani tranquillo
Perché corri il rischio di andare di male in male
Se uno non conosce di avere sentimenti cattivi
Vuol dire che li rimuove li rivive senza accorgersene
Le situazioni cambiano e il negativo lo sommerge
Spera in una felicità inesistente
Se uno riconosce di avere sentimenti negativi
Comincia a ragionare e a dire Signore Pietà
Ha capito in se che c’è una lotta spirituale da sostenere
Quando si aspettano tempi migliori c’è una finta pace
Che ci immobilizza e ci fa dire tutto tranquillo
Tranquillo morì e non seppe mai il perchè
Il male quando ci sta davanti è il momento per darsi da fare
E se nel fare cadi, meglio cadere che fare finta di niente
Ricordiamoci il massimo bene l’abbiamo ricevuto dall’Uomo della Croce
Quando abbiamo ammazzato Dio
Lui ci ha dato la vita vera
Signore Gesù con la tua croce hai redento il mondo
mercoledì 23 ottobre
……, conoscendo la volontà del padrone,
non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; …….,
non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. Lc 12,39-48
La legge non ammette ignoranza
E la giustizia non conosce l’amore
Allora la mediocrità risponde faccio come mi pare
C’è un conoscere che mi invita ad andare oltre
E’ quello di conoscere la volontà del Padre
Tanti conoscono la Scrittura e non se stessi
Allora enunciano denunciano,
ma poi non sanno entrare nel mistero della propria esistenza
Tanti conoscono la morale con i suoi ritmi
Li vedi affannati nella conoscenza di se stessi
E fanno una scelta, “meglio pagare il biglietto”
e avanti nella superficialità
Tanti cercano una relazione con il Padre
ma non sanno entrare nel silenzio della vita
E si bevono il cervello, lasciando il cuore nella sterilità
Come vedete poiché non conosciamo avremo poche percosse
Allora la conoscenza ci impone a coniugare questi due verbi:
Noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il santo di Dio Gv 6,69
E’ il credere di chi conosce se stesso,
perché si confronta nella relazione con Lui
E’ questa conoscenza che ti porta davanti al Padre
E non ti fa dire di Lui che è misericordioso
Perchè Dio non è misericordioso
E’ Misericordia
E’ troppo grande questa conoscenza
Che già dire Misericordia e non approfittare di questo amore
Vuol dire che riceverai poche percosse
Ma la vita te ne da tante perché non hai voluto essere abbracciato da Misericordia
martedì 22 ottobre
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.
E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!». Lc 12,35-38
Il padrone si fa servo dei suoi servi
Pur stando fermi nell’attesa sono pronti
Pronti per accogliere chi arriva
Pronti per partire e fare luce a chi deve andare
Questa immagine dei servi svegli è bella
Lo Sposo che arriva dalle nozze e si mette a servire
E’ come se volesse gioire della nostra umanità
Visto che ci ha regalato la Sua divinità
E se ci trova svegli nel mezzo della notte beati noi
È nella notte buia dove la solitudine regna Che Lui si fa presente e ci fa compagnia
E se ci trova svegli verso la fine della notte dove il sonno fa capolino
Lui dona se stesso perché abbiamo vegliato con Lui
Non lasciamoci cadere le braccia come rassegnati
Perchè la lanterna fa luce finché arde
Altrimenti è un coccio da buttare
lunedì 21 ottobre
E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede». Lc 12,13-21
Quando la vita è legata alle cose da possedere Il salto di possedere gli altri è molto vicino E si cade nell’idolatria dove l’io ha ragion di essere solo se prende Allora la giustizia diventa la stampella della ragione E’ la cupidigia l’inizio di tutti i mali Far dipendere la vita dal possedere Ingolfa il cuore di cose Tanto che la sua forma è come un salvadanaio La stoltezza del possedere acceca la vista L’uomo ricco pensa di vivere fino a quando i suoi beni non finiscono L’uomo vuole dividere i beni con il fratello e chiama Gesù in causa Queste due forme di stoltezza portano fuori strada La prima ti fa pensare che sei eterno e puoi godere di tutto La seconda ti fa usare Dio a comodo tuo e ti metti in una situazione mondana dove la forma è vera idolatria Noi siamo chiamati a evitare questi inganni che non ci permettono di vivere la nostra fede nella purezza Ma il viscidume che ci avvolge ci fa essere più accettati Scappa dalla cupidigia e ti salverai dai legacci Che una volta imbrigliato ti portano al vizio
venerdì 18 Ottobre
Figlio, se ti presenti per servire il Signore, preparati alla tentazione.
Abbi un cuore retto e sii costante, non ti smarrire nel tempo della seduzione. Sir 2,1-2
Quando fai il male lo fai bene anzi non ti accorgi neanche di farlo
Le difficoltà cominciano quando vuoi fare il bene che lofai male
La tentazione è quella di perdere la fiducia e la costanza
E’ la tentazione il luogo della sconfitta o della vittoria
Nei colloqui quando il bene si propone
La domanda nasce spontanea di chi vuole cambiare vita:
“Come faccio a fare il bene?”
Nell’anima della persona mille dubbi mille perplessità
Lo scoraggiamento dietro la porta che abbatte inesorabilmente
E’ proprio lì in quella tentazione la conferma del bene
Che l’anima comincia a capire che ha imbroccato la strada buona
Allora la tentazione è un’ occasione per andare avanti
La scelta è facile da prendere portarla avanti con costanza che è dura
Gesù prima del suo battesimo ha fatto la fila con i peccatori
La scelta di Dio è stare con i peccatori e salvarci
Poi come l’ha portata avanti tutti conosciamo come ha fatto
Con volto deciso si avvia verso Gerusalemme
Arriva sull’altare della nostra salvezza la Croce e la Resurrezione
Per noi le tentazioni dopo la scelta sono tante
I dubbi che ci minano e ci fanno ripiegare su noi stessi
E’ proprio li non ascoltarli e procedere con passo sicuro
I compromessi dove mettiamo verità e menzogna
E cerchiamo di dare una soluzione e l’inquietudine aumenta
Cambiamenti di scelte che fanno di noi gente senza onorabilità
Dio quando ci ha scelti peccatori ha onorato la scelta con il sangue
Lo so è difficile portare avanti le scelte fatte
Forse devi verificare che la scelta fatta non l’hai fatta nella serenità
L’hai fatta nella violenza e nella rabbia
Figlio ricordati che le scelte vanno fatto quando le cose vanno di bene in meglio
perché tante volte le scelte sono via di fuga
E invece di vivere nella pienezza vivi di surrogati di bene
Questo è il grande inganno che ti fa essere mediocre
giovedì 17 ottobre
Pastorale della zappa
Non farti rubare Dio
Basta poco e tutto va in fumo
Solo perché sei stato dietro alle cose
Ti sei attaccato alle cose che avevi lasciato
E le cose ti governano ora
Avevi fatto tanta di quella fatica a non giudicare
Poi ti sei trovato in un intreccio di relazioni malate
Hai smarrito la fiducia e ti sei chiuso nei tuoi pensieri
Pensavi di essere forte e di volare alto
Ti sei accorto come l’uccello che ha la zampa legata
Spicca il volo, ma poi ritorna giù
I pensieri a cui ti affidavi erano passioni nascoste
Allora scoraggiato ti sei arreso
Dio è scappato No!!! Dio è fedele alle promesse
Tu lo hai smarrito nei meandri dei tuoi pensieri
Che ti hanno fatto perdere nella melma delle tue passioni
La tua supponenza ti ha distratto visto che volavi alto
E ti sei fatto rubare Dio
Dio vola basso si incarna nel quotidiano
Voli troppo alto con il niente all’orizzonte
Perchè Dio lo trovi nel basso
Infatti “ Spogliò se stesso assumendo la condizione di servo” Fil 2
Non farti rubare Dio vola basso
Mercoledì 16 ottobre
Egli rispose: «Guai anche a voi, dottori della Legge,
che caricate gli uomini di pesi insopportabili,
e quei pesi voi non li toccate nemmeno con un dito!». Lc 11,42-46
Quì Gesù va duro con i dottori della legge
Perchè ?
Pesi insopportabili sulle spalle degli uomini
Sono tutte quelle minuzie , fatte di virgole
Che ingannano e rendono la relazione con Dio pesante
Sul mercato della pignoleria trovi molto di queste cose
In periodo di magra si serrano le fila
Affinchè attraverso discorsi forti e noiosi le pecore sono scappate
Ho trovato pecore disperse nel cuore perché minacciate
Minacce di questo tipo :
“ Se vai via da noi, andrai all’inferno”
“ Ti devi impegnare di più altrimenti Dio ti abbandona”
Poveri cristiani entrano per liberarsi e si trovano con la corda al collo
Perchè le leggine fatte dagli uomini diventano una corsa ad ostacoli
E le pecore si azzoppano, vanno lente e appesantite
Gesù dice:
“il mio giogo è leggero” spero che l’abbiate ascoltata questa parola
Come può il giogo essere leggero?
E’ un pezzo di legno massiccio che viene messo sul collo di due buoi
Che devono arare
In un anello del giogo c’è Gesù e nell’altro anello ci sei tu
Gesù ara con te, il peso del lavoro che spetta a Gesù lo porta da solo
La parte che spetta a te la divide a metà con te affinchè tu non soccomba
Lui ara con te nel terreno della tua vita
Non fa le leggine fregarole per ingannarti
Il peso lo porta con te
Spero che tu te ne accorga che Lui ara con te
E non ti fa fregare dagli scienziati odierni
Anche loro come quelli antichi mettono pesanti fardelli sulle spalle
E loro non li toccano nemmeno con un dito
Martedì 15 ottobre
Pastorale della zappa e Vangelo
E’ tempo delle mele Capita di trovare delle belle mele grosse e rosse Gli occhi corrono subito e il cervello ti dice di comprarle Le porti a casa e quando le tagli ti trovi che sono marroni dentro Perfette all’esterno, ma dentro sono necrotizzate Se poi le tagli in maniera orizzontale vedi due cerchi concentrici Uno interno marrone che prende anche il frutto Un altro esterno bianco, ma che è compromesso E la mela la butti via Per dare quella veste esterna a quella mela è stato un lavoro duro :
Le reti antigrandine, gli antiparassitari, tutti gli anta… per farla perfetta Non hai comprato la mela piccola perché brutta Aveva forse sulla buccia qualche macchia, costava di meno Eppure quella mela è dolce , dentro la pasta è bianca, il frutto è nitido e ha contorni definiti
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto,
ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria.
Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno?
Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Lc 11,37-41
Passiamo la vita a mostrarci perfetti ,consumando vista e il cervello, affinché gli altri ci vedano Superbi abbastanza da non essere presi di mira, Pieni di ego per farci accettare e questo lo facciamo con gli uomini Qualcuno lo fa anche con Dio, perché non ricorda la Parola che recita così:
Signore con l’uomo buono tu sei buono
Con il perverso tu sei astuto cfr Salmi
Fai tutto sto casino e non dai in elemosina per il regno :La tua dolcezza, la tua bellezza costruita sulla tua sofferenza perdi tempo a costruire relazioni effimere e perse in partenza invece di animare con il tuo sorriso e la tua gioia la vita Guarisci il tuo cuore che si sta necrotizzando Con questa medicina : umiltà Sei oftamicopatologico metti gli occhiali dell’amore E darai sapore alla tua vita e intorno a te
Lunedì 14 ottobre
Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Lc 11,29-32
Passiamo la vita a cercare segni e non riusciamo a capire la realtà Fino a quando cerchiamo segni personalizzati che ci esaltano Siamo fuori dalla figliolanza di Dio Fino a quando cerchiamo segni che ci confermano
Tutto il mondo gira intorno a noi e siamo fuori della realtà Chi nei segni cerca la propria realizzazione
Vuol dire che non ha un contatto con se stesso L’unico segno che dobbiamo guardare è la morte e resurrezione di Cristo Perchè ci mette difronte alla realtà dell’amore Se il segno dell’Uomo crocifisso e risorto Non ti da niente sei molto lontano dalla fede e dall’amore Se vuoi cercare un segno Lui te lo da :
Il segno della piccolezza
Il segno del servizio
Il segno della povertà
Il segno di espropriarsi
Il segno della libertà
Quanti segni sparsi davanti a noi che ci portano al Suo amore Ma forse noi cerchiamo segni che esaltano il nostro ego
Venerdì 11 Ottobre
…alcuni dissero: «È per mezzo di Beelzebùl, capo dei demòni, che egli scaccia i demòni».
Altri poi, per metterlo alla prova, gli domandavano un segno dal cielo. Lc 11,15-26
Al versetto 14 il Signore ha fatto un esorcismo
Ha scacciato uno spirito muto
E ci sono questi che la sanno lunga che dicono:
“ Gesù scaccia il male con il male”
Queste affermazione non vengono dalla gente comune
Ma vengono dai teologi gente che ha studiato e conosce la scrittura
E’ la stessa pantomima che si ascolta oggi fatta sempre dagli scienziati teologi:
“ Il diavolo non esiste “ non faccio nomi perché grandi intellettuali
Io mi occupo della zappa
Ecco il demonio muto che non vuole parlare
Ma fa parlare di parole menzognere coloro che gli sono amici
Noi miseri mortali la verità la impariamo giorno per giorno e chi ha l’arroganza e la presunzione di saperla non sa che Dio nasce ogni giorno in noi E piano piano come un Padre buono ci accompagna a conoscere
la cosa più bella di questo Padre è che tutti i giorni ci istruisce Ci porta per mano nella conoscenza e grazie allo Spirito Santo ci unisce nell’amore e ci riconosciamo fratelli e figli del Padre
Dio non ha tempo per parlare alle folle, perché parla a ciascuno di noi
Tutti coloro che hanno le certezze e le verità nella loro malizia negano l’evidenza dei fatti
Gesù con questa espressione “ Un regno diviso in se stesso va in rovina”
Questa gente con le loro certezze false e ipocrite portano divisione, portano Satana
Giovedì 10 Ottobre
Pastorale della zappa
Sulla tua parola getterò le reti cfr Luca
Pietro ha fiducia e fa una pesca abbondante
I 10 lebbrosi vengono mandati a Gerusalemme e lungo la via sono sanati perché hanno fiducia
Oggi ci sono tanti stressati è perché non hanno fiducia
Tanti lebbrosi isolati che non hanno fiducia
Oggi la Parola non ha un valore
Ho il ricordo nitido quando da bambino Sono andato al mercato delle bestie con un mio padre Ho visto fare una compravendita tra due Che per stipulare il contratto ci si sputava nel palmo della mano ci si dava la mano quella parola data rimaneva sigillata nel contatto Nessuno poteva cambiare E’ bello avere fiducia
Siamo tutti lebbrosi ma per dare fiducia vogliamo le prove
Sia Pietro che i lebbrosi hanno obbedito alla parola e hanno avuto fiducia Siamo lebbrosi e stanchi perché non ci fidiamo di Dio, di noi e degli altri
Così si fa una vita da paurosi e diffidiamo di tutti
Passiamo una vita ad escludere i pericoli
La morte è la mancanza di fiducia
Solo l’amore da fiducia e vita
Fino a quando uno non ha fiducia nell’amore chiede sempre prove E più prove chiede tanto più rimane infelice perché non crede nella Parola
E’ proprio lì il punto dove c’è bisogno di camminare dietro la Parola
Nel cammino verso Gerusalemme guariscono i lebbrosi
Nel gettare le reti dopo una notte di lavoro si prende il pesce Non lasciarti cadere le braccia con la paura Abbi fiducia e la felicità altro non vuole che donarsi a te Non dar retta alla paura con i suoi calcoli Perchè la margherita quando le togli i petali è brutta da vedere Non fare della tua vita una bruttura
Mercoledì 9 ottobre
Lc 11,1-4
Una relazione costante fatta di piccoli atti
Recitata con parole semplici
Che parte dal cuore e arriva al cuore
Il silenzio è il luogo dell’incontro
Il perdersi nell’abbandono è sapienza
La relazione ha tempi diversi
La modalità è varia
Il tempo è presente ed è parte dell’Infinito
Nel parlare si dona ciò che uno ha dentro
Si riceve solo nell’ascolto sincero e aperto
Lui quando parla vuole incarnarsi in te
L’incontro non prevede un tempo stabilito
L’ azione è un frutto della relazione
I miracoli di questa relazione sono ordinari
Tocchi con mano la tua povertà
Guardi con gioia la Sua grandezza
Allora la tua preghiera è aperta alla speranza
La fede ti porta dove la ragione mette la mano sulla bocca
E sa che deve tacere
L’ amore si bea perché sta con chi ama
La preghiera
Martedì 8 ottobre
Pastorale della zappa
Stamani mi sono alzato con questa frase
“ La rugiada del mattino bagna i petali della mia anima”
Credo che sia un canto e il ricordo è sfuocato
Poi pensando alla preghiera di stanotte
E’ proprio così
Raggomitolato nel sonno e poi disteso dalla preghiera
Veramente l’anima prende forza e si apre
E’ la luce del sole che apre il fiore
E le gocce di rugiada all’apice del fiore scorrono con lentezza sui petali
Si possono fermare in diverse forme ovali a fuso o a bolla
Così l’anima quando si trova nella luce della preghiera
Si schiude e la rugiada che è grazia bagna i petali
Come il fiore con la rugiada affronta l’arsura del giorno
Così l’anima affronta la sua battaglia giornaliera
Veramente pregare è bello
Ritrovarsi a pregare dopo che l’anima si era accartocciata
E’ veramente rugiada la preghiera
L’anima ne percepisce la presenza e si bea davanti a Lui
Poi quando la luce colpisce i petali con le gocce di rugiada
I colori dell’iride in quella minuscola goccia esplodono
La bellezza si imprime nell’anima
Il silenzio della notte ti fa tornare a letto
E non si sa se è un inizio di giorno o fine
E’ il tempo al punto pieno
Lunedì 7 Ottobre
Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così». Lc 10,25-37
C’è un mandato evangelico a cui tutti siamo chiamati:
Ad assistere a questo uomo che ci passa a fianco
ed è tramortito nel suo dolore
Va e anche tu fa così
Fare come il Signore che si avvicina e cura
Ci mette l’olio della misericordia per lenire il dolore
Mette il vino per purificare le ferite
Quanto amore è presente in questo Samaritano?
E’ uno che paga di persona o meglio che ha pagato di persona
Paga per il primo e per il secondo giorno
Il terzo giorno carissimo oste non aver paura
Al Suo ritorno ti ricompenserà con gli interessi
Dio quando ci chiede d’amare non ci fa fare brutte figure
Il debito d’amore che possiamo contrarre
Lo compensa con il centuplo
Eppure il nostro braccino corto non ci permette di andare oltre
Va e anche tu fa così
Il tuo vicino ha bisogno si generoso
Devi fare anche tu lo stesso come il Samaritano
E’ il nemico che ti passa accanto e che ha bisogno
Il nemico che si fa vicino sei tentato di farti prendere dal torcicollo
Ma non puoi è lì il tuo nemico che chiede aiuto
Se riesci ad amare quel vicino nemico hai svoltato nella vita
Le fibre del tuo cuore si sono irrobustite e si sono allargate
Poichè anche tu hai fatto come il Samaritano
Al terzo giorno Lui ti dirà :
Vieni benedetto dal Padre mio mi hai accolto nel tuo nemico
Venerdì 4 Ottobre
Pastorale della zappa
Il gioco della danza e il gioco del lamento
Euforia di danza
Tristezza di un lamento
Dove gli stati d’animo hanno il sopravvento
E lasciano al cuore solo solitudine
Sia nella danza che nel lamento
C’è un giocare con Dio in tutte e due le situazioni
Dove l’anima condivide con il Suo Amato
La bellezza della danza per le cose belle
Il dolore della danza per le cose brutte
E’ pur sempre un danzare
Dove l’anima moltiplica la sua gioia nel dare gloria a Dio
E dove divide il suo dolore nel dare gloria a Dio
Dio è un Dio di compagnia moltiplica la gioia e divide il dolore
Forse un amico non fa la stessa cosa?
Anche l’amico fa la stessa cosa almeno…. dovrebbe
Con Dio è diverso perché il danzare è già un uscire da se stessi
E allora puoi entrare nell’Altro
L’Altro ti accoglie e ti comprende
Ti porta al Suo cuore e ti sana
Cura il male danzato perché non lo hai riversato su un Suo figlio
Gioisce con te perché Lo hai lodato per i miracoli accaduti sotto i tuoi occhi
Beato colui che sa danzare sempre davanti a Dio
Giovedì 3 ottobre
Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; Lc 10,1-12
Gesù ci manda come Lui è venuto, questo è il metodo Gesù è povero
E’ stato mandato dal Padre e non ha tenuto per se la Sua divinità
Ha spogliato se stesso affinché noi fossimo ricchi di Lui
Per andare dobbiamo essere poveri di tutto anche di noi stessi
Qualsiasi armamentario abbiamo, anche quello più sofisticato
non serve, diventa un impedimento alla gratuità del mandato
I mezzi sono pericolosi, perché nella paura diventano i fini
E dimentichiamo di andare verso i fratelli come agnelli
E andiamo come lupi che vogliono il tornaconto
L’agnello è utile perché da la lana la carne
è ricco perché si lascia mangiare non prende da altri
Gesù è umile
Siamo noi che siamo degli stupidi orgogliosi autoreferenziali
L’amore si da perché è umile
Gesù non trattiene nessuno tra le sue mani ma si consegna per amore
L’umile si consegna all’altro nella pienezza del dono totale di se
L’umile si mette al servizio di tutti
Queste sono le condizioni affinché tu possa essere un agnello
E puoi andare con la forza dello Spirito Santo
Che brucia ciò che è pula e lascia in piedi la Verità
Mercoledì 2 ottobre
Vangelo -zappa
Chi è il più grande nel Regno ?
Una domanda che mi vuoi fare Signore
Ti posso rispondere secondo la carne :
Il più grande è il più bravo
E’ di quelli che sa tutto
e si muove con agilità come un ‘anguilla
E’ di quelli le cui mani sono appoggiate sulla testa del fratello
Emerge spingendo in giù i fratelli
Tu, Signore prendi un bambino e lo metti al centro
Mi chiedi di essere come lui
Lo guardo gli giro intorno
Mi fa tenerezza
Il suo sorriso mi confonde
Non capisco questa tua mossa Signore
invece di stare Tu al centro metti il bambino
Ma che mi vuoi dì?
Su un bambino non ci si appoggia
E tu mi dici : “ Impara a servire i fratelli come servi a un bambino”
e ancora continui “Servi nella gioia, con mobilità di spirito sempre nuova,
cura un bambino perché ha bisogno di cure tuo fratello, non ti fa prendere dalla tristezza,
abbi le lacrime grosse del pentimento e come un bambino ricomincia sempre”
Ti potrei dire tante cose, spero che hai capito il perché del bambino al centro
Grazie Signore
Ora Signore mi spieghi il perchè da conversione?
La tua conversione è quella dell’adulto-bambino
Hai mai visto giocare un bambino con la fiamma?
“E’ attratto vuole, toccare forse tocca si brucia, poi ritorna poi si ribrucia
poi si allontana e va giocare altrove, si è convertito e continua a giocare
certamente alla fiamma non va più, ma continua ad amare altro”
Tu invece quando pecchi :
“ Sul tuo peccato ci ritorni e ritorni fai novene e altro ma non ti sei convertito a lasciarlo”
“ Ami il potere di comandare fai notti in bianco, tu sai che per Me è importante servire,
e tu continui a non dormire di notte; eppure dici di amarMi, ti devi convertire lascia il sogno del potere, allontanati dalla fiamma come il bambino, e buttati nelle Mie braccia”
Gesù i tuoi insegnamenti sono semplici, io sono un uomo profondo
Sarà!!!….
Martedì 1 Ottobre
Pastorale della zappa
Ci hanno messo intorno al cuore un filo spinato
Dove non riusciamo più a vedere l’entrata
E l’uomo si espande con la ragione facendo voli pindarici
Confondendo la realtà con il virtuale
Tutto ciò diventa morte un io gassoso che esplode al tocco di uno spillo
Allora gli scienziati tutti pronti a fornire metodi tecniche o altre stupidaggini
Eppure in fondo al cuore c’è una piccola luce
A te che vuoi entrare in te taglia con amore quel filo spinato
Non occorre andare dagli scienziati
Quella luce ti racconta che sei amato da Dio
Quella luce ti racconta degli affetti umani che hai ricevuto
Ieri sera, dalla finestra della cucina, vedevo il sole rosso che tramontava
Al vederlo ho pensato alle cose semplici e belle che la vita da
E la fiammella prendeva ancora più forza nel cuore
Quanta ricchezza ha il tuo cuore e tu ti perdi all’esterno di te
Non disperderti entra in quella ricchezza che è tua
Non entrare nell’inganno che nasconde la verità
Tu sei vivo grazie a quella fiammella che continua ad ardere in te
Pensa contiene anche i sogni realizzati, le consolazioni ele attese con le risposte
Rompi quel filo spinato che ti distoglie da te e ti fa vedere niente
Hai una luce scalda le tue mani
Prendi la tua vita e da senso alla piccola fiamma
Così risplende la vostra vita davanti agli uomini
Lunedì 30 Settembre
Pastorale della Zappa
Ieri sera mentre innaffiavo le piantine
E l’ombra spegneva i colori
Vedevo queste piantine con le foglie a penzoloni
Erano come le orecchie dei cani da caccia
Tante volte l’anima si trova ad avere le orecchie basse
Il buio l’avvolge e perde il colore della vita
Come le piantine penserà : “Il buio e il fresco mi aiuteranno”
Ecco l’acqua a sera tardi arriva e le piantine gioiscono
Il fresco della sera e l’acqua per bere e mangiare
L’anima si trova nelle stesse condizioni e si domanda?
“Dio mi ascolterà?”
Il Signore ascolta il grido del povero e ha pietà del misero
che non trova aiuto
Ecco la consolazione è l’acqua dell’ascolto
Che Dio manda a coloro che lo invocano
L’anima anche se per poco riprende forza
Nel silenzio del buio si sente riparata
Vive il buio che spegne i colori
L’anima in quel buio ha speranza
e dice:
Il Signore ascolta mi ha dato da bere con la Sua grazia
E mi ha dato da mangiare il suo corpo
Rimane nell’ombra della sera
Dove il colore si spegne
Sa forte nel cuore che la notte passa
E Lui ascolta perché è fedele alla Sua opera creatrice
Venerdì 27 Settembre
Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare.
I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?».
Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Lc 9,18-22
Se la domanda fosse fatta oggi avremo queste risposte
La folla risponde così :
Gesù un grande uomo
Gesù un benefattore dell’umanità
Gesù uno Yogi
Gesù è stato nel Tibet
Gesù un idealista
Gesù una brava persona
I cristiani di nome rispondono così:
Gesù ha portato l’uguaglianza
Gesù ha portato la giustizia
Nessuno può realizzare quello che dice Gesù
Gesù un amico
I preti come rispondono:
In teologichese
Discutiamo sull’eucarestia e non credono al cuore pulsate dell’ostia consacrata
Mostrano un Gesù vivace per attirare e poi ci muoviamo come uomini senza speranza
Parliamo dell’onnipotenza di Gesù e non crediamo alla provvidenza
Come potete notare tutte risposte dette per sentito dire
E’ questa la cultura dominante
dove la superficialità ha la meglio sulla conoscenza e l’esperienza
Tutto ciò toglie al Signore la Verità
Lui è vivo ed è presente in noi e in mezzo a noi, ci ha resi redenti
Ammazza la fede
Perchè non stimola la ragione a cercarla e fare esperienza
Distrugge la speranza
Perchè fa sposare i valori distruggendo la vera dottrina e facendoci dividere con le nostre ideologie
con pensieri vani
Io so che Gesù è vivo e opera prima di tutto in noi
Perchè la vera domanda è:
E voi chi dite che io sia ?
E tu?
Giovedì 26 Settembre
Pastorale della zappa
Un fulmine al ciel sereno tale è il dolore all’improvviso
Brucia ogni cosa e quando è passato lascia il sereno
E’ così quando Tu vuoi far vedere il suo peccato ad un‘anima
E’ un bruciare dentro e viene da piegarti in due dal dolore
Però ci sei Tu che vigili affinché l’anima non si perde
Tutto sembra tranquillo nessuno intorno si accorge
Eppure l’anima anela a stare con Te
Non è tempo di promettere
L’anima sente il bisogno di un abbandono totale
Come una figlia che sa che è arrivata a casa
Grazie alla luce di quel fulmine che ha bruciato il marcio
E ha lasciato in piedi l’appartenenza a un Padre
Tale è la pulizia autunnale dell’orto
Lo vedi povero orto con le piante di ortaggi ormai secche
Hanno prodotto ora sono steppe in più la terra è secca
Con il piccone si va duro si prepara alla semina autunnale
E si pianta ortaggi invernali tutto è fatto manca l’acqua
Il sole di settembre è bello poi un fulmine a ciel sereno
Ed ecco arriva la pioggia leggera e bagna semi e piantine
E’ la grazia di Dio che arriva
quando l’anima ha bisogno di semina autunnale
Non è il bello della primavera
E’ il bello dell’autunno con un verde diverso
Martedì 24 Settembre
In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». Lc 8,19-21
Quante volte cerchi di avvicinarti a Gesù
Ma a causa della tua folla interiore non riesci ad avvicinarti
Si sa che la folla dei pensieri è scomposta e non ti fa capire niente
Tante volte la folla alza la polvere e non ti fa vedere
C’è un desiderio quello di Maria di vedere il Figlio
Maria sa come trovare il Figlio è nel suo cuore
Perchè si ricorda quando Lui è rimasto a Gerusalemme
Sapeva da sempre che quel Figlio non era solo Suo
I fratelli restano fuori e pensano che sia pazzo (cfr Mc)
Anche noi rimaniamo fuori pur desiderando di vederlo:
Per quelle volte che abbiamo delle aspettative
Quando in maniera arbitraria da soli poniamo delle condizioni alla relazione con Lui
Quando abbiamo la presunzione che ci deve rispondere
Quando la superbia la condiamo con la falsa umiltà
Quando lo interroghiamo e Gli suggeriamo le risposte
Siamo sempre fuori e non lo ascoltiamo
Fare casa con Lui entrare in quell’intimità
Dove le parole sono sussurrate all’orecchio
E l’ascolto riempie il cuore
Ma chi è madre e fratello di Gesù?
E’ chi fa carne nella sua vita la Parola
Maria ha ascoltato e la Parola si è fatta carne in Lei
Noi siamo fratelli di Gesù quando ascoltiamo la Sua parola
E questa diventa carne in noi
Lunedì 23 Settembre
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere». Lc 8,16-18
Signore facci essere botti piene di vino buono
Che ha passato il tempo nel buio della cantina
E in quel silenzio ha maturato il suo bouchet
E quando lo metti sotto il naso annusi qualcosa di buono
E quando lo bevi il cuore si rallegra
Signore non farci essere come quelle bottiglie di vino
Che si presentano belle e senza polvere
o con la polvere che non segna il tempo
Dentro non c’è vino buono perché non invecchiato
Serve per fare un botto e un po’ di scena
Infatti questo vino viene lasciato nelle bottiglie e buttato
Hai pagato la confezione ma poi è il niente
Tali cristiani sono sprint sulla scena e poi niente
Quando li vai a trovare in privato capisci e dici:
“E’ tutta scena”
Qualcuno si accorge prima qualcuno dopo
ma se quel morire non avviene nel silenzio nel buio e nel tempo
Dai cristiani non uscirà mai vino buono
Tutto e subito non dai amore
e se vuoi riceverlo devi imparare ad accoglierlo
Come la luce già la parola luce ti fa capire cosa è
E la stessa luce non fa nessuna pantomima per fa luce
Venerdì 20 Settembre
Combatti la buona battaglia della fede, cerca di raggiungere la vita eterna alla quale sei stato chiamato e … 1Tm 6,2-12
Dice Paolo :”Ho combattuto una buona battaglia, ho conservato la fede”
Arrivare verso il tramonto della vita con questa consapevolezza è bello
Come si conserva la fede ?
Certamente non si mette nella naftalina altrimenti sa di morte
Non si conserva sotto sale altrimenti brucia e rende arida l’anima
Non si conserva sottolio l’anima rimane molliccia e senza scheletro
Non si conserva sotto alcol la fede spiritata alterata la bellezza dell’ordinario
La fede nasce nel cuore di chi sa accontentarsi:
Sa di essere ricco perché gli basta poco
Sa di essere povero perché il suo metro non sono gli uomini ma Dio
Una lucerna davanti al sole si perde è l’anima che sa essere lucerna
La lucerna da luce ai tuoi passi specialmente nel buio è la fede
La fede non trova posto di chi attraverso la ragione sa tutto
Non pensare se ti trovi in chiesa hai fede
Anche gli animali li portano in chiesa ma non hanno fede
Ci sono alcuni che con ragionamenti pensano di essere profondi nella fede
Si incartano nei ragionamenti e restano fermi nel loro punto di vista
Perchè sono chiusi alla fede e al fratello
E credono di essere santi e ispirati Dio non ha tempo da perdere
Possono recuperare la loro originale bellezza nell’umiltà
Mercoledi 18 Settembre
Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli». Lc7,31-35
C’è un linguaggio sapiente di Dio
Che facciamo fatica a riconoscere
Passiamo la vita duettando con il bene e il male
Un po’ di bene diventa troppo e si scivola altrove
Il male quando lo facciamo ci giustifichiamo
E diciamo: “ Non ho fatto niente di male”
Un po’ una vita scialba e moralista
Se facciamo una piccola riflessione
Sulle prime due parabole di domenica scorsa
La pecora ritrovata viene caricata sulle spalle
La moneta viene trovata nella spazzatura
Non si dice che si convertono
Ma dice che Dio cerca chi si smarrisce
E viene a trovarci nella monnezza dove entriamo spesso
La sapienza è l’aspetto materno e paterno di Dio
La sapienza dice ancora è vero che i peccatori stanno vicino a Lui
Ma la parabola è detta per i giusti
E la conversione dove è ?
Quando i peccatori si convertono e quando i giusti si convertono
Dove è la sapienza di Dio?
I peccatori e i giusti con la conversione sono fratelli
E quindi sono figli che riconoscono la Sapienza di Dio
Una persona mi chiese se conoscevo badanti
e prima che potessi rispondere mi disse :
“Non cercarmi immondizia che gira”
Gli risposi :
”Mi dispiace io sono uno che è stato trovato nella monnezza dall’amore
materno di Dio”
Martedì 17 Settembre
Pastorale della zappa
Piccoli miracoli di vita quotidiana
L’abbandono non è rilassarsi in Dio
Ci sono a volte dei pensieri che diventano ossessivi
E tu sei preda di quello che pensi e il cornuto si beve il cervello
Ti incarti e giri come un vortice su te stesso
E’ proprio lì
Che devi prendere tutte le forze che hai
Forse sono le ultime che ti rimangono
Parla con il Signore affidagli quei pensieri e le loroproblematiche
Affida te stesso a Lui
Farai un po’ tanta fatica
Perchè vuoi prendere in mano la situazione
Abbandonati ancora di più a Lui
In questo combattimento fai fatica a perdere il controllo a causa dell’ansia
Ma vinci questa fatica e piano piano
Il pensiero che ti assillava non lo ricordi più
Arriva come un miracolo la soluzione
E tocchi con mano che Lui ha lavorato
E’ nell’abbandono che tu ritrovi le persone che ami
E’ nell’abbandono che Lui ti indica la via
E mentre l’anima trova la pace e la sua realizzazione
Il corpo acquista più libertà
Come un miracolo arriva la soluzione e la consolazione
Lunedì 16 Settembre
Figlio mio, raccomando, prima di tutto, che si facciano domande, suppliche, preghiere e ringraziamenti per tutti gli uomini, ……. 1Tm 1,2-8
Quando chiedi non chiedere mai per te
Quando chiedi a Dio chiedi con amore
Quando chiedi a Dio chiedi con fede
E’ la tua fede che da il permesso a Dio
Di realizzare la tua richiesta
Quando chiedi a Dio ricordati
Che Lui è fedele alle promesse
Camminiamo certe volte nelle richieste più assurde
E non vogliamo dare niente
Come se Dio ci dovesse dare tutto
Questo non è possibile almeno cerchiamo di dare
Facciamo del nostro meglio per dare
Fosse una piccola intenzione
Una preghiera detta per amore
Un atto virtuoso nascosto è accetto a Dio
Questo vale più di una supplica
Martedi 10 Settembre
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.
La mia fantasia vola nel cercare di vedere la tenerezza di Dio
L’ho vista in un agnello appena nato che sgambetta
Cade e si rialza in quel rialzarsi c’è la mano di Dio che l’aiuta
L’ho vista in una foto di una contadina stanca
Che si appoggiava alla vanga con dietro il sole al tramonto
L’ho vista nei solchi rugosi del volto di un vecchio
L’ho vista nel tremolio delle mani che accarezzano
perché hanno paura di fare male
L’ho vista nelle gocce di rugiada che sembrano perle
L’ho vista nei visi composti di chi conosce il dolore e l’amore
L’ho vista in quei gesti semplici ed eterni
che danno alla vista lo spazio del tempo
Il Creatore ha fatto ogni cosa bella
I nostri occhi non sanno vedere il bello impresso nel creato
E’ il bello che fa risaltare la tenerezza di Dio
Se tu conoscessi la danza delle api rimarresti a bocca aperta
Lavorare danzando solo l’Eterno ha questa fantasia
Ogni figlio di Dio è unico e ha un pizzico della Sua bontà
Perchè Dio dona senza misura fino a dare se stesso come cibo
Lunedì 9 settembre
Il Signore è mia forza e mio scudo,
in lui ha confidato il mio cuore.
E’ il salmo della liturgia di oggi
La confidenza del salmista nel Signore è grande
Stamani anche noi possiamo dirgli:
“Tu Signore sei mia forza e mio sostegno
Mi appoggio su di Te con tutta la mia fragilità
So che Tu non guardi il mio peccato
Ma tieni molto alla mia figliolanza
Sei Tu mio Padre fedele dove trovo riparo”
Il mio io ramingo nel suo isolamento
Ha lasciato il posto al cuore
Che aperto a Te veglia giorno e notte
Il mio cuore confida in Te e lontano da Te
E’ come terra arida senz’acqua
Allora lo Spirito mi conduce nel Santuario
Dove contempla la Tua bellezza e la Tua gloria
E dove le mie labbra mosse dal cuore
Cantano la Tua lode
Tu fratello caro oggi muovi il cuore
E Lui lo prenderà tra le Sue mani
Non Gli importa che il tuo cuore sia lontano o vicino
Per Lui il tuo cuore è il cuore di figlio